La picchio da più o meno due ore e incredibilmente non si sta lamentando per nulla, sembra un sacco da boxe fatto di carne e che gocciola sangue.
Esco dalla cella lasciando il suo corpo a terra e mi incammino verso Vladimir ancora più incazzata di prima, pensavo che sfogarmi su quella ragazza mi avrebbe aiutato.
Cammino a passo svelto verso il suo ufficio, spalanco la porta e lo trovo con la testa china su dei fogli, mi avvicino a lui e sentendo i mei passi alza lo sguardo.
Mi metto a cavalcioni su di lui, mi sorride e appoggia le sue mani sul mio sedere, <quella del bar ha risvegliato la belva focosa dentro di te...>
<nessuna belva mi sei solo mancato> inizio a baciarlo con trasporto, lascio che le mie mani vaghino per il suo petto fino a i suoi capelli, ci affondo la mano dentro e li tiro.
Lui mi solleva e mi appoggia sulla scrivania, con un braccio sposta e fa cadere tutti i fogli che stava compilando.
Mi sfila la maglietta e inizia a baciarmi il collo scendendo sempre più giù, sul seno e poi si sposta su ventre.
Arriva fino ai pantaloni e li sfila velocemente, <quanto sei bella> risale fino alle labbra ma prima bacia alcuni dei miei tatuaggi, lasciando dei succhiotti.
Mi fa voltare e mi ritrovo a pancia in giù, slaccia il mio reggiseno e strappa le mie mutandine di pizzo, inizio ad accaldarmi ed eccitarmi sempre di più.
Mi dimeno sempre più impaziente, e come risposta ricevo una sculacciata <non mi piacciono le bimbe impazienti>
Mi fa allargare leggermente le game e avvicina la sua mano alla mia intimità, inizia a fare movimenti circolari sul mio clitoride pulsante e rosso.
Senza avvisare infila con un colpo secco due dita nella mia stretta entrata, <quanto sei stretta> inizia a fare su e giù, all'inizio sento un leggero dolore.
Sento il piacere ammontare e sono sul punto di venire, <vieni per me Rosy> e mi lascio andare.
Sento il fruscio dei pantaloni abbassarsi, avvicina il suo membro e penetra nella mie carni bagnate, lancio un grido per l'eccitazione e lo stupore
Mi afferra per i capelli e mi fa alzare il busto, sospiro ad ogni spinta e pian piano mi abituo alla sua presenza.
<sei uno stronzo...manipolatore> dico, lui aumenta il ritmo e mi fa urlare ancora di più, <sarò pure stronzo ma tu faccio godere comunque> sussurra al mio orecchio con voce roca.
Dopo pochi minuti si riversa dentro di me, io vengo e mi accascio sulla sua spalla, mi solleva a sposa e mi porta in camera da letto, ci stendiamo sul materasso e continuiamo a scaricare la tensione e la rabbia accumulate negli anni a modo nostro.
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Destinata a Lui da Sempre
ChickLitEro destinata a lui da sempre.... Senza saperlo Destinata a lui da prima della mia nascita... Lui è stato e starà il mio unico uomo questo non l'ha deciso la mafia ma io stessa. Ero nata nella Mafia e sapevo già che questo era il mio destino. Inizi...