-25- fuga

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Finita la cerimonia ci siamo spostati all'interno dell'hotel nella sala più grande che possedeva, stiamo facendo il rinfresco con tutti gli invitati e qualcuno che non è potuto venire alla cerimonia

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Finita la cerimonia ci siamo spostati all'interno dell'hotel nella sala più grande che possedeva, stiamo facendo il rinfresco con tutti gli invitati e qualcuno che non è potuto venire alla cerimonia.

Ho sentito minimo cento volte la parola "congratulazioni" e come sempre ho ringraziato con un sorriso stampato sul volto.

Giro la testa verso Vladimir che sta parlando con un uomo abbastanza anziano, gli tocco leggermente il braccio per ricevere la sua attenzione.

<vado a fare il cambio vestito> lo avviso e lui annuisce, faccio vagare lo sguardo per tutta la sala per cercare Adelà e la trovo a parlare con tutta la sua famiglia, mi avvicino a loro e noto che c'è anche il fratello gemello di Adelà che non vedo da una vita insieme ad una ragazza, il che è molto strano perché da quando lo conosco non l'ho mai visto insieme a nessuna.

Appena Marcel si gira verso di mi lo abbraccio, posso definirlo il mio migliore amico, anche se a Vladimir non è mai stato molto simpatico perché continuava a provarci con me davanti a lui, per scherzo ovviamente negli anni ho capito che a Mar piace fa incazzare di brutto Vladimir.

<quién volvió...quien es la chica contigo?>(chi si rivede...chi è la ragazza con te?) chiedo in uno spagnolo un po' arrugginito, <Rosita lei è Margherita> <Margherita lei è Rosa> gli allungo la mano e per me la stringe timidamente.

<Ade vieni ad aiutarmi con il cambio dell'abito>

<se durante il ricevimento mi avvicino a te e mi parlo di qualcosa a proposito di un cambio d'abito vuol dire che il piano si fa, se non ti dico nulla rimango in Russia>

<oh si certo arrivo subito> mi segue e ci incamminiamo verso l'ultimo la stanza più costosa del piano terra, entriamo e chiudiamo subito la posta dietro di noi a chiave.

<te ne vai...> l'unica cosa che dice, mi ha buttato in faccia la realtà, me ne vado, si ma non per un capriccio, non riesci più a convivere con tutto questo magari sarà solo un pausa con i cinque anni dopo il tradimento, forse tornerò tra 30 anni e nel mentre mi sarò rifatta una vita.

Tra di noi c'è solamente un silenzio tombale, si avvicina e ma ed inizia a slacciarmi il vestito, liberata da quel ammasso di stoffa costosissimo vado verso la valigia che avevamo fatto recapitare in camera, tiro fuori dei semplici abiti comodi e una parrucca bionda.

Mi vesto prendo la borsa con i documenti falsi, mi giro verso Ade la abbraccio più possibile per quanto il pancione c'è lo permetta <diventerai una mamma fantastica, mi mancherai...ora vai>

<tu andrai di nuovo al ricevimento dicendo che volevo un po' di tempo per pensare o per ritoccarmi il trucco o cose del genere, quando si accorgeranno della mia presenza sarò all'aeroporto>

Sento la porta chiudersi e mi scende qualche lacrima, prendo l'ultima cosa dalla valigia prima di rinchiuderla.

Mi avvicino al vestito da sposa dei miei sogni che giace ormai in terra e ci appoggio sopra una lettera per Vladimir.

Prendo la valigia ed esco dalla finestra, corro verso il parcheggio e prendo la macchina con cui siamo arrivate e mi dirigo verso l'aereoporto.

Lo raggiungo in poco tempo e vedo subito che ci sono delle telecamere ma mi preoccupano poco, sono praticamente inriconoscibile bionda con dei grandi occhiali da solo e con dei vestiti che sono tutto tranne che l mio genere.

Sono diretta in Francia, Parigi non per qualcosa di specifico, solamente ho un'amica italiana che studia medicina li e si è offerta di ospitarmi per quanto tempo voglio, sento una persona darmi una spallata <sta più attenta> dice in modo scorbutico, rimpiangerà di essersi comportato male con me, prendo il mio cellulare e velocemente lo infilo nella sua giacca, d'ovunque sia diretto Vladimir rintraccerà quel telefono e probabilmente lo torturerà per avere informazioni su di me, peggio per lui.

Circa mezzora dopo mi trovo già imbarcato sull'aereo e la prima cosa che mi viene in mente e se abbiano già capito che sono stappata.


Nello stesso momento al ricevimento...


<come non hai idea di dove cazzo sia mia moglie

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<come non hai idea di dove cazzo sia mia moglie...> sto per impazzire Rosa dal quel maledetto cambio d'abito non è più tornata, <Adelà Blanca Castillo ora dimmi in quale stanza hai lasciato Rosa>

Lei inizia ad incamminarsi verso una direzione ed il la seguo immediatamente, raggiungiamo la posta di una delle stanze al piano terra e appena la porta si apre vedo sul pavimento l'abito da sposa con sopra una busta da lettere con sopra il mio nome.

La prendo e appena inizio a leggerla mi inginocchio a terra.

Caro Vlady...


(644 parole)

Destinata a Lui da SempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora