Destinata a Lui da Sempre

-23- matrimonio

Si dice che quando si è sul punto di morte di rivive in un secondo tutta la propria vita, in pochi secondi si vedono i flashback della propria vita prima di arrivare al termine.

Adesso mi sta succedendo la stessa cosa, l'unica cosa che cambia è che non sono sul punto di morte, mi sto semplicemente per sposare.

Sto fissando il mio riflesso allo specchio e l'unica cosa che mi riesco a domandare è "sto facendo la scelta giusta?" come sarebbe la mia vita ora se non mi fossi innamorata di Vladimir, forse non sarei qui me me sarei già andata.

Cerco di scacciare via tutti i pensieri, mi giro e mi concentro solo sul maestoso abito luccicante che ho appeso sotto gli occhi e che tra pochi secondi dovrei indossare per poi incamminarmi verso l'altare.

Sento la porta aprirsi e arrivano Alina ed Adelà già vestite di tutto punto e preparate ed io sono ancora in alto mare, dietro di loro ci sono 5 cameriere.

Due di loro prendono il vestito, mi avvicino a loro e infilo la gambe nella gonna e loro la sollevano, ora arriva l parte faccio scivolare la mie braccia nelle delicate maniche del corpetto e iniziano ad allacciarlo dietro in modo molto stretto.

<ok, Ross ora trattieni il respiro> di Ade e faccio come mi dice, la cameriera prende i nastri del bustino e li stringe, <sento i miei organi comprimersi> dico per smorzare un po' l'atmosfera.

Dopo un itero set fotografico in giro per casa siamo finalmente pronte per partire, diciamo che salire in auto è stato un po' complicato con questo vestito molto ingombrante.

In pochi minuti arriviamo a davanti al nostro hotel dove si terrà la cerimonia nei enormi giardini dietro l'hotel, scendo dalla macchina sempre con molta goffaggine ed aiutata da alcune persone.

Ci incamminiamo all'interno dell'hotel fino al portone che porta direttamtente al giardino, dietro quella porta c'è la novata che percorrerò e dopo questa breve camminata diventerò ufficialmente la signora Sokolov.

Incrocio lo sguardo di mio padre in smoking mentre mi sorride, mi avvicino a lui e tra noi non c'è nessun scambio di parole, parliamo direttamente con gli occhi.

Questa piccola bolla di felicità viene interrotta da un senso di nausea, <mi viene da vomitare> dico allarmata in preda al panico, Ade si avvicina a me dicendomi di calmarmi, respirare e cose del genere.

<ok, voi andate> dico ad Alina e Adelà che mi hanno accompagnata, appena loro si incamminano verso il giardino guardo mio padre e annuisco facendogli capire che sono pronta.

Si apre in portone e noi iniziamo a incamminarci a braccetto verso Vladimir, che mi guarda con una scintilla negli occhi.

Più mi avvicino, più passi faccio, più sento che sto commettendo un errore, l'unica cosa che mi appare nella mante è lei solo lei, non riesco a concentrarmi sul altro.

Non mi rendo nemmeno conto che sono ad un passo da lui, mio padre mi guarda, mi da un bacio sulla guancia e mi consegna al mio futuro marito.

Ci troviamo uno di fronte all'altra, mi guarda e mi sussurra un "sei bellissima" io in risposta gli sorrido e poi inizia la cerimonia.

<Vuoi tu Vladimir Salvatore Sokolov prendere la cui presente Rosa Dasha Torricelli come tua legittima sposa, ed amarla ed onorarla, in salute e in malattia per il resto della tua vita?>

<si, lo voglio>

<Vuoi tu Rosa Dasha Toricelli prendere il cui presente Vladimir Salvatore Sokolov come tuo legittimo sposo, ed amarlo ed onorarlo, in salute e in malattia per il resto della tua vita?>

<si...lo voglio>

2 ore dopo...

Sono seduta sul sedile, mentre ho lo sguardo perso verso il finestrino tra le nuvole, ripenso a tutto, a la mia vita.

Penso che questa sia la decisione giusta, la definirei la decisione che pochi avrebbero preso al posto mio, ma è la scelta giusta.

Non mi rendo veramente conto di quello che sto facendo, della grande confusione che la mia sparizione provocherà, ma sono stata cresciuta in questo mondo, so nascondermi, sono la migliore in questo.

Scappare è stata la scelta giusta...

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