Ero destinata a lui da sempre.... Senza saperlo
Destinata a lui da prima della mia nascita...
Lui è stato e starà il mio unico uomo questo non l'ha deciso la mafia ma io stessa.
Ero nata nella Mafia e sapevo già che questo era il mio destino.
Inizi...
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Sono passate circa due settimane da quando Vladimir mi ha fatto la proposta e non ho avuto un momento di pace dopo nemmeno 4 giorni ho cominciato a ricevere mazzi di fiori da tutto il mondo con biglietti d'auguri.
Sarà sicuramente stato merito di Alina che per l'emozione l'ha detto ad una amica che l'ha detto ad un'altra e via di seguito, aggiungendo che nel mondo della mafia le voci giriamo molto veloci.
Per mia esperienza ho appurato che le donne dai mafiosi, mogli, sorelle o figlie spettegolano tutto il giorno ed essere protagonista dei loro discorsi non mi entusiasma più di tanto.
Devo anche ammettere che io non ho fatto quasi nulla, mi sono affidata completamente ad Alina, abbiamo girato un mere di negozi di fuori, vestiti e decorazioni.
Manca meno di una settimana alla cerimonia e ora stiamo andando a cercare un vestito per Adelà che mi dovrà fare da damigella e a detta sua in casa non ha un vestito che le stia bene e non la faccia assomigliare ad un pallone.
Arriviamo al negozio e inizia a provare un abito dopo l'altro di tutte le lunghezze, colori e modelli, la scena è sempre la stessa prende un vestito che le porgo, entra dentro il camerino, lo prova, esce, si guarda allo specchio mentre io cerco di convincerla che sta benissimo ma lei mi guarda storto.
<ok, adesso ti posto l'ultimo vestito e se non ti piace lo compriamo lo stesso> gli porgo l'ultimo vestito e lei lo afferra, appena si guarda vedo nei suoi occhi che finalmente il vestito gli piace.
Dopo aver pagato il vestito ci dirigiamo fuori e dopo essere salite in auto faccio riaccompagnare Ade a casa, ed io vado a casa di Alina per passare il restante pomeriggio in compagnia.
Ultimamente mi sento molto sola, la casa completamente in silenzio mi rende triste, più guardo il salone vuoto più sento il rimbombo delle nostre risate quando eravamo piccoli e ci rincorrevamo per tutta la casa.
Arrivo a casa Sokolov e mi accoglie subito Alina con un Gran sorriso ed abbracciandomi con fare materno, ci scambiamo i saluti ed andiamo subito in soggiorno.
Mi siedo su divano, <scusami se sono di nuovo qua ma sai la casa con Vladimir sempre fuori è silenziosa>
<non devi scusarti cara sai il pre matrimonio è molto duro soprattutto se ti devi sposare con un mafioso, prima del matrimonio il e tua madre ci tenevamo compagnia a vicenda. Comunque non preccupati ho sentito che si tratta di un affare con la droga, qualche trafficante che non ha fatto il suo dovere o ha parlato troppo.>
Dopo questo iniziamo a discutere degli ultimi particolari del matrimonio, tra piccoli aneddoti e risate il pomeriggio passa molto velocemente e ritorno a casa per rivedere Vladimir e passare la serata con lui.
