Osservazione

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Finiti i I compiti provai a invitare todoroki a cena ma suo padre fu intransigente e gli vietò di rimanere un minuto di più.
Mentre usciva potevo tranquillamente notare la sua espressione dispiaciuta e lo sguardo sprezzante rivolto al cellulare; odia molto suo padre e sa quanto è sbagliata questa società, magari ho ancora qualche possibilità di portarlo sulla giusta strada.

-se vuoi passare anche domani per i compiti posso aiutarti in letteratura per sdebitarmi per oggi - proposi sorridente.
-vorrei tanto, ma "mio padre" - pronuncio le parole con odio evidente -ci tiene ad allenarmi personalmente nonostante sia entrato alla yuei, il pomeriggio dovrò passarlo con lui... -
Sapevo che la situazione fosse molto pesante e non mi sembrava il caso di infierire, quindi provai a sdrammatizzare.
-ok, riformulo, oltre che come tutor di letteratura, mi offro anche come psicologo, amico con cui sfogarsi e rifugiò in caso di un eventuale futura fuga da casa- dissi poggiandogli la mano sulla spalla e sorridendogli, ricevendo in cambio uno sguardo grato e malinconico.
-grazie mille, ma per ora posso sopportare. -
-dico davvero, per qualsiasi cosa non esitate a chiedere, sono disposto a mentire a tuo padre sul non sapere dove tu sia mentre ti nascondi in camera mia - promisi.
-me ne ricorderò - promise lui, mettendosi le scarpe e uscendo.
-ci vediamo.... - mormorò tristemente chiudendosi la porta alle spalle.

Chi avrebbe mai pensato che il semplice rumore di una porta che si chiude possa scatenare tanta malinconia?
Un mix di ricordi del pomeriggio piacevole appena trascorso e varie immagini spaventose create dalla mia immaginazione, in cui veniva spinto ben oltre i limiti dal padre.
Mi dispiaceva molto per quel ragazzo, non meritava assolutamente quel padre di merda, vorrei farlo unire a noi anche solo per accoglierlo nella base e dargli la possibilità di vendicarsi....
Prima o poi ci riuscirò, lo prometto.

La mattina successiva mi alzai prima del solito e andai a fare un po di corsa per tenermi in forma nonostante la sospensione.
Misi le cuffie e sparai a tutto volume la prima band metal europea che trovai scorrendo la Playlist; vedendomi così nessuno lo direbbe, ma è il mio genere preferito, soprattutto quella che sembra puro rumore unito a qualche urlo, aiuta a sgombrare la mente e a non pensare.

Ed ovviamente, come sfiga vuole, non potei non imbattermi in kacchan.
Provare a fare finta di nulla non sarebbe servito, ma tanto valeva provare.
Esattamente come previsto mi venne dritto addosso, convinto di buttarmi a terra come alle medie, peccato che non avesse tenuto in conto la diversa costituzione e a finire a terra fu lui; ma ciò lo fece arrabbiare solo di più.
Che poi perché è sempre arrabbiato?
-sei sulla mia strada, levati! - inizio ad abbaiarmi contro, e dico abbaiare perché mi rifiuto di riconoscere quei latrati come parole.
-in realtà sei TU sulla mia strada, ma per evitare di infastidire gente innocente con le tue urla sono disposto a fare il sacrificio di scostarmi io- dissi spostandosi a destra di mezzo centimetro, mentre lo fissavo ghignando.
Incazzato come non mai si avvicino e mi sollevò per il colletto, ma non feci una piega, rimasi lì a fissarlo ghignando.
-cosa c'è kacchan? Vuoi che ti guardi dall'alto in basso? - chiesi facendo riferimento al fatto che, convinto di spaventarmi, mi aveva sollevato ben più in alto di lui.
-non darti arie stupido nerd, sei solo un sassolino di nessuna importanza- urlò, mollando la presa; non sapeva come comportarsi con qualcuno che ribatteva, non avendone mai trovati.

Feci per andarmene ma prima decisi di gongolare un po.
Lo fissai un attimo con uno sguardo tagliente come pochi.
-giusto per tua informazione, l'unico motivo per cui sei ancora vivo è che questo "sassolino" alle medie ha deciso che non valeva la pena andare in prigione solo per aver ammazzato della spazzatura come te.- dissi.

Forse lui non si era ancora accorto che quei quaderni che tenevo contenevano tutte le debolezze degli eroi e dei nostri compagni oltre che i punti di forza.
Io potrei effettivamente uccidere tutti coloro di cui ho scritto effettivamente...
Questa prospettiva è alquanto allettante e mi fece sentire potente come mai prima d'allora.
Forse questi sentimenti si rifletterono nel mio sguardo dato che, per ben più di un attimo, il suo sguardo si fece confuso e leggermente intimorito.
Evidentemente non si aspettava che anche io potessi avere un lato del genere.
-tu.... - ma, dopo un po' di esitazione tornò il suo solito ghigno beffardo.
-allora anche tu sei solo un piccolo bastardo!? Sono certo che i tuoi amici saranno felicissimi di conoscere questo lato di te - tentò di provocarmi, al che non potei trattenermi dal prendermi gioco di lui.

In mezzo secondo spensi completamente quella scintilla che si era accesa nel mio sguardo e lo fissai spaurito.
-cosa vorresti dire su di me, kacchan!? Non ti è bastato rovinarmi la mia vita fino ad ora? Vuoi anche portarmi via i miei amici? - chiesi con tono innocente e spaventato, come se fossi sull'orlo di una crisi di pianto, per poi scoppiare a ridere.
-sicuramente crederanno tutti al ragazzo perennemente incazzato che cerca sempre di rovinare il suo amico di infanzia anziché a quello gentile e disponibile che farebbe di tutto per i suoi amici, compreso quello che lo perseguita- dico ironico.

Lui continua a fissarmi allibito.
-tu piccolo stronzo - urla lanciandosi contro ma si ferma appena nota gli sto puntando le dita contro, probabilmente è abbastanza intelligente da notare che non sto puntando alla sua spalla ma alla sua gola.
-sai... L'ultima volta che abbiamo combattuto avevo un controllo davvero basso sul mio potere e hai comunque faticato molto a vincere... Come finirà ora che io sono migliorato così tanto? O forse anche il tuo potere è passato dall'8 al 45?- continuai ridendo e, per la prima volta nella mia vita, potei vedere un briciolo, seppure minuscolo, di paura nel suo sguardo.
-hai paura? - chiesi divertito - vedo che finalmente hai capito - continuo ridendo, per poi rimettermi le cuffie.
-bene, ci vedremo appena tornerò a scuola... Kacchan - dissi, salutandolo con la mano mentre mi allontanavo.

Finito di correre arrivai alla LOV.
-buongiorno- li salutai togliendosi le cuffie.
-hey- salutò toga da dietro lo sportello del frigo con un succo in mano.
-bentornato - disse kuroghiri, mentre Dabi si limitò a un cenno con la testa.
Di tomura neanche l'ombra...
-hem... Dov'è il capo? - chiesi.
-a parlare col sensei- rispose semplicemente la bionda.
-il sensei? - chiesi confuso; quindi c'era qualcuno più in alto di lui nella gerarchia qui.
-si, pare che sia il padre adottivo di shigaraki o qualcosa del genere.
È un Villain super famoso di qualche anno fa - rispose sempre toga, l'unica che si degnava di rispondermi.
Mi tornò in mente un discorso che mi aveva fatto all might tempo addietro e tentai.
-all for one? - chiesi esitante e notai kuroghiri voltarsi alla velocità della luce verso di me perplesso.
-come lo sai? - chiese confuso.
-me ne aveva parlato all might - dissi la verità e lui si calmo un po'.
-è davvero lui? - insistetti.
-si, è lui... - disse sollevato, ma mi venne in mente una cosa e scoppiai a ridere.

-cosa c'è di così esilarante? - chiese proprio tomura, entrando nella stanza, mentre gli altri mi guardavano perplessi.
- ho appena realizzato che all for one e all might sono nemici da sempre e che noi siamo i loro rispettivi successori; quindi io sarei dovuto essere colui che aveva il compito di sconfiggerti e, invece, mi sono alleato a te- riuscì a dire tra una risata e l'altra.
Dopo averci pensato su un po anche lui iniziò a ridacchiare.
-ok, in effetti è esilarante - ammise, mentre anche tutti gli altri si unirono alla risata, cosa che non aiuto affatto a fermare la mia che ormai si componeva anche di spasmi, dato che toga aveva una risata acutissima, dabi sembrava grugnire e kuroghiri sputava nuvolette di fumo viola... Anche il capo non scherzava dato che, nel tentativo di soffocare la risata, si stava quasi strozzando.
Continuammo a ridere così per un bel po, dato che ogni scroscio di risa ne suscitava immediatamente un altro.

-ma... Siete.... Sicuri.... Di essere Villain!? - chiesi con il fiatone per la risata, una volta riuscito a calmare gli spasmi.
-teoricamente si- rispose toga, continuando a ridacchiare leggermente.
Gli altri tre non accennavano a fermarsi.
-ma praticamente non ne sono tanto sicura- aggiunse guardandoli.

Hohayou minna
Scusate per l'assenza prolungata ma è un periodo un po mhe.... Di merda a essere franchi.
La motivazione non so neanche cosa sia e faccio molta fatica a fare anche le cose che mi piacciono come scrivere.
Ma sono riuscita a tirare fuori questo capitolo nonostante tutto, quindi sono un po più fiera di me...
Comunque non ho la minima intenzione di abbandonare la storia, anche se ci dovessi mettere un mese a capitolo la porterò avanti.

Voi invece come state? La pandemia come va?
Spero almeno che il capitolo sia venuto bene, fatemi sapere se vi è piaciuto.
Alla prossima.
Sayonara

1500 parole

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