Luke...Cioè, Deku...Io Sono Tuo Padre!

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Seppur molto confuso dalla situazione, kuroghiri non fece domande e apri immediatamente il gate che ci avrebbe portati da mio... mi sembra impossibile dirlo pensando ad all for one.... Padre.
Mi sembra ancora impossibile il fatto di essere il figlio del più grande criminale di tutti i tempi, colui che, fino a prima di incontrare all might, consideravo solo una leggenda metropolitana, che poi ho scoperto essere reale e ho temuto, odiato, compreso e ammirato.
Mi sembra impossibile che una persona che ho sempre considerato così distante da me, quasi inafferrabile ed evanescente, si trovi appena oltre quella soglia viola a pochi metri da me e che, con poche parole, avrei potuto farlo "saltare di gioia" come diceva tomura.

Guardai verso il portale ed esitai qualche secondo.
Tutta quella storia mi sembrava talmente irreale che non avevo ancora realizzato bene cosa stesse succedendo.
Mi sentii uno stupido a domandarmi solo in quel momento come mi sarei dovuto comportare con lui.
Era un supercriminale è vero, ma era pur sempre mio padre... Oltre che il mio capo.
Mi ero abituato a crescere senza di lui, solo con la mamma, non sono mai stato arrabbiato per il fatto che non passasse molto tempo con me, alla fine ci sono stato assieme troppo poco per sentirne effettivamente la mancanza.
Anche quando era a casa stavo più tempo con shigaraki che con lui, eppure i pochi ricordi in cui compare sono molto felici, sapevo che ci teneva a me e la recente scoperta lo aveva dimostrato...

Ciò non toglieva che, ai miei occhi, era praticamente uno sconosciuto.

Decisi che rimuginarci troppo avrebbe solo creato problemi e che avrei deciso cosa fare una volta avuto davanti.
Feci un bel sospiro e mi avvicinai al gate, per poi alzare lo sguardo verso il mio capo-fratello.
-andrà tutto bene... - disse, forse per rassicurarmi, forse per placare la sua stessa eccitazione.
-seguimi- ordinò, appena prima di lanciarsi nel fumo viola.

Lo seguii immediatamente sotto lo sguardo sconcertato di kuroghiri e mi sentii in colpa a non avergli detti nulla.
Non che progettassi di tenerglielo segreto per sempre, glielo avremmo detto ovviamente, ma all for one aveva la priorità.

Arrivai appena in tempo per sentire all for one chiedere a tomura il motivo della visita.
Aveva una voce molto profonda e tranquilla, che trasmetteva molta forza e sicurezza in sé stesso; per coloro che sapevano di non essergli nemici era quasi rassicurante ma scommetto che, per chi se lo fosse ritrovato contro in battaglia, sarebbe stata una non discreta fonte di paura.

Mi guardai intorno curioso ma non riuscii a vedere quasi nulla, la stanza era interamente buia, l'unica fonte di luce era puntata verso l'uomo davanti a me, seduto su una specie di macchinario e con tubi collegati in tutto il corpo.
Nonostante le ferite evidenti e il volto deformato molto simile ad una patata al cartoccio (non potete dirmi di no, quell'uomo è una fottuta patata parlante) emanava un'aura schiacciante che lo faceva sembrare un vero e proprio re.

Da dove mi trovato probabilmente era visibile a mala pena da mia sagoma quindi mi degno giusto di uno sguardo incuriosito per poi riprendere a parlare col suo protetto.

-maestro, credo di avere scoperto qualcosa che la renderà immensamente felice. - disse tomura, compiaciuto.
-ne dubito a meno che non abbia a che fare con un metodo per distruggere all might. - rispose bonariamente il suo interlocutore.
Shigaraki ignorò completamente le sue parole e continuò a parlare.

-per caso ricordate la nuova recluta che si è recentemente unita alle nostre fila? - domando.
-certamente, il beniamino dell'eroe numero uno che passa al lato oscuro, come non potrei ricordarlo. - rispose seccato.
-a quanto pare in questo ragazzo c'è qualcosa in più di un semplice eroe corrotto. - disse per poi farmi cenno di avanzare - keiji, vieni avanti -

Deglutii cercando di scacciare l'ansia e avanzai lentamente, fino a che la luce non illuminò anche me, mostrando il mio viso all'uomo deformato che, pur senza tratti somatici, riuscì a mostrare un'espressione di sgomento.

-quel viso - mormorò, ed ebbi la certezza che mi ebbe riconosciuto.
-tu sei... ? - domandò, lasciando la frase a metà.
-izuku midoria, finalmente ti rincontro... Padre - aggiunsi dopo un attimo di esitazione.
-sei davvero tu? - chiese senza parole.
-come mai ti trovi qui? Me ne ero andato per permettere a te e tua madre di vivere un esistenza serena, tu avevo anche provato del tuo quirk e ora ti trovo qui... -
-sono successe un bel po di cose, a iniziare da all might che mi ha designato come suo successore e mi ha donato il suo potere. - dissi e potei, per la prima volta, notare una leggera somiglianza tra i tratti tumefatti di fronte e me e il viso sorridente dei miei ricordi d'infanzia.
Sembro sorvolare sul fatto che all might avesse donato il suo potere proprio al figlio del suo peggior nemico e continuò a fissarmi incredulo, probabilmente valutando la situazione e decidendo se esserne felice o costernato.
Evidentemente optò per la prima dato che vidi la maschera sollevarsi e le ruge intorno al luogo in cui sarebbero dovuto esserci gli occhi farsi più accentuate, indicando che stava sorridendo.

-finalmente ti posso rivedere figlio mio.... Non hai idea di quanto a lungo ho atteso questo momento.
Hai molte cose di cui devi parlarmi - sentenziò, facendomi cenno di avvicinarmi oltre.
-non avere paura, nonostante il mio aspetto sia diverso sono comunque lo stesso uomo che ti ha cresciuto per i tuoi primi anni di vita. - e, detto questo, iniziò a riempirmi di domande sulla mia vita, sul periodo che avevamo vissuto senza di lui, sulla mamma, sulla scuola, i miei compagni, anche su all might; ma non ne parlò come dell'eroe che voleva distruggere, ma come di un mio mentore che avrebbe ucciso se avesse fatto male il suo lavoro.
Il netto contrasto tra l'uomo che si mostrava in pubblico e quello che avevo davanti in quel momento mi fece quasi ridere e mi permise di sentirmi ben più a mio agio di quanto potessi mai immaginare.

-dunque quel bambino sbruffone è cresciuto peggiorando ulteriormente vedo... - disse una volta che ebbi finito di raccontare di kacchan.
Non omisi nulla, neanche quella volta che mi disse di suicidarmi, nella speranza che, se mai un giorno mi fossi voluto vendicare, me lo avrebbe permesso.
Bakugo.. Non so se te ne sei accorto ma hai bullizzato per anni il figlio del Villain numero uno nonché beniamino dell'eroe numero uno.

Hohayou minna
Avete il diritto di odiarmi.
Non so bene perché non abbia più scritto ultimamente, forse non avevo idee per il capitolo o ispirazione, o semplicemente non avevo voglia.
Comunque sono inscusabile per questa assenza prolungata e assolutamente ingiustificata ma ho seriamente paura che possa succedere di nuovo....
Comunque cercherò di aggiornare un po più spesso anche se di sicuro non riuscirò tutti i giorni.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, alla prossima.
Sayonara.

villain per amore Where stories live. Discover now