Doki Doki

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Felice come una pasqua tornai a casa seguendo il solito percorso e mi accorsi di non vedere l'ora di rimettermi a parlare con todoroki come i giorni precedenti, ma in metro mi resi conto che nessuno dei due avesse accennato nulla riguardo il vedersi tutti i giorni.
Probabilmente era venuto solo per i compiti e, dato che aveva appurato che non ne avessi bisogno, non sarebbe più venuto....
Questo fatto mi rese inaspettatamente triste, era normale che non sarebbe più venuto, mi aveva già sorpreso molto il fatto che si fosse preoccupato nei giorni precedenti: nonostante potessi ritenermi il suo migliore amico non potevo vantare una così grande confidenza.
A pensarci bene dopo il festival sportivo si era comportato in modo piuttosto bizzarro, cambiando completamente atteggiamento nei miei confronti; aveva sviluppato una specie di attaccamneto che lo portava a vedermi in qualche modo prima dei nostri compagni.
Per esempio uraraka mi diceva sempre che, per riferirsi a un gruppo in cui fossi presenta anche io diceva sempre "midoria e gli altri" come se le altre persone fossero irrilevanti; o ancora il suo comportamento con l'incidente di stain, gli è bastato vedere la posizione per capire che fosse successo qualcosa e precipitarsi da me, mi sembrava ci fosse una specie di intesa particolare tra di noi e mi faceva sentire speciale, l'unico con cui potesse aprirsi.

Suppongo sia dovuto alla sua completa assenza di precedenti per quanto riguardi le amicizie ma mi rendeva felice.
Come sempre finii per rimuginare troppo e mi ritrovai alla mia stazione senza neanche accorgermene e rischiando di perdere la fermata.
In qualche modo riucii a scansare la folla che si riversata fuori e ad uscirne intero.

Mi diressi a casa senza troppa fretta, convinto che sarei stato da solo invece, contro ogni previsione, c'era qualcuno seduto appena fuori dalla porta... Proprio QUEL qualcuno.
Potei chiaramente sentire il mio cuore saltare un battito per la felicità e gli corsi incontro.
-ciao, sei qui anche oggi? - chiesi, col sorriso stampato in faccia.
Come al solito non capí la mia espressione e mi guardò confuso.
-non dovevo?- chiese leggermente deluso.
-certo che no!! Sono felice che tu sia venuto - dissi, arrossendo leggermente nel dover spiegare una cosa così imbarazzante.
-meno male, non avevi detto nulla quindi avevo paura di dare fastidio- ammise con la solita voce piatta.
-figurati, anzi scusami, ti ho fatto aspettare molto? - chiesi ricordandomi improvvisamente di quanto ci avessi messo a tornare.
-no, figurati, oggi siamo uscito più tardi del solito- spiegò... Certo che fa davvero schifo a mentire.

-mi dispiace, davvero, entra pure!! - dissi, cercando le chiavi nella borsa e facendole cadere per la troppa foga.
Mi chinai a raccoglierle ma un'altra mano le afferrò prima della mia.
-ho uno strano dejavu - dissi ridacchiando.
-già anche io- ammise con la solita espressione, poi sembrò ricordarsi qualcosa e mi rivolse un sorriso appena accennato.
E il secondo battito del giorno è andato.... BENE.

Probabilmente notò il cambio di espressione ma lo interpretò male.
-era strano? - chiese senza preavviso, lasciandomi spiazzato.
-cosa? -
-il... Sorriso, sai ieri mi avevi detto che sarei stato meglio sorridendo di piu- spiegò, e di nuovo mi parve incredibile la sua poca stima di se nonostante l'aspetto palesemente attraente.
-certo che stai bene! Non me lo aspettavo dato che non sorridi spesso, ma stai molto bene. - cercai di spiegarmi evitando frasi imbarazzanti e fallendo miseramente.
-grazie...- disse e sta volta, potrei girarci, le sue gote si arrossarono leggermente mentre abbassava lo sguardo.

-cosa vuoi fare oggi? - chiesi, cercando di cambiare argomento.
-abbiamo un paio di esercizi di chimica e poi siamo liberi - spiegò, mostrando il libro.
Chimica... Mai esistita una materia più odiabile.
-d'accordo allora, meglio mettersi al lavoro- dissi, tirandomi leggermente su le maniche per dare enfasi alla frase.

Finimmo I compiti relativamente in fretta o meglio, lui finì i compiti mentre io copia o cui che scriveva cercando di capirci qualcosa senza grandi risultati.
-la chimica non è il tuo forte vero? - chiese notando la mia espressione frustrata.
-decisamente no- ammisi sbuffando, sul punto di strappare il foglio.
Lui si sporse leggermente verso di me per leggere ciò che avevo scritto e individuò subito l'errore che io non avevo trovato in mezz'ora.
Si sporse, anche troppo, verso di me per farmelo notare.
-hai sbagliato in questo punto vedi? Devi usare il logaritmo non la radice quadrata-spiegò, ma tutto ciò che riuscii a pensare fu "troppo vicino".
Fortunatamente sembro non notare il fatto che da broccolo fossi passato a pomodoro.

Grazie ai suoi insegnamenti riuscii a capirci qualcosa ma la spiegazione richiese più tempo del previsto così, per fare 4 esercizi, servì quasi un ora.
-scusami, ti ho fatto sprecare tutto questo tempo- dissi mortificato, chinando il capo.
-no figurati, non mi dispiace aiutarti poi chimica è importante, vale la pena impararla - asserí, pragmatico come sempre.
-allora grazie mille - mi limitai a dire sorridendogli e sta volta, altro che gote leggermente arrossate, avvampò direttamente, facendomi sorridere ulteriormente, ma feci finta di non notare nulla, non volevo metterlo in imbarazzo.

Senza nessun motivo apparente il mio cervello decise che fosse il momento migliore per farsi venire paranoie e mi chiese cosa succederebbe se scoprisse dove realmente io andassi la mattina.
Mi rabbuiai leggermente e todoroki sembrò notarlo.
-che succede? - chiese preoccupato e, da bravo stratega quale aspiro a diventare, inventai immediatamente una bugia che potesse portare a galla il discorso.
-no niente, mi è tornata in mente una scena che ho visto questa mattina - dissi - sai, mi sto rendendo conto solo recentemente di quanto facciano schifo certi eroi... - ammisi.
-che è successo? - indagò preoccupato.
-correndo mi sono imboscato in un vicolo e ho visto un hero che stava per aggredire un comune cittadino per derubarlo. - dissi, prendendo ispirazione dalla storia di shinsou e cambiando un po la motivazione per non renderlo sospettabile.
-seriamente un hero si è abbassato a diventare un ladro? - chiese shouto strabuzzando gli occhi.
- esatto, volevo intervenire ma qualcuno ha fatto prima di me, non l'avevo mai visto quindi forse era un vigilante o forse addirittura un Villain- ammisi.
- un Villain? -
- non sono sicuro ma penso fosse uno di quelli scappati dopo l'attacco allo usj.
Mi sembra incredibile che ora siano i Villain a proteggere i cittadini dagli eroi... - e no, non era assolutamente una frecciatina a ciò che faccio io, decisamente no...
-dobbiamo davvero cambiare questa società- disse convinto.
-hai ragione... Anche se a questo punto mi chiedo se ha senso combattere i Villain se si comportano meglio degli hero- dissi, fingendosi sovrappensiero.
-certo, molti hero si comportano male ma c'è ne sono molti di più che aiutano le persone-
- e dei Villain allora che mi dici?!- sbottai, per poi rendermene conto e riprendere la calma.
-non voglio combattere chi aiuta le persone, e non potrò mai sapere se la persona che ho di fronte sia effettivamente cattiva, chi mi dice che non si tratti solo di qualcuno che non ha saputo cos'altro da fare in questa società? - chiesi calmo e lo vidi assumere uno sguardo mortificato.
-scusa non avevo capito che tutti ciò ti preoccupare così tanto, anche se ci sarei dovuto arrivare dato che so come sei... - mi disse e tali parole bastarono a farmi sentire in colpa. Questo ragazzo ha 3 quirk, non due; non è possibile scatenare tali reazioni con uno sguardo!!

-ma ci eravamo promessi di migliorare questa società no? E io ho piena intenzione di mantenere la promessa - disse, e persi definitivamente la speranza di fargli cambiare ideologia in quel modo.
Discutemmo ancora un po' di varie cose ma presto il padre lo chiamò di nuovo, pretendendo che tornasse immediatamente a casa.

Hohayou
Scusate il capitolo più breve del solito, probabilmente avrà anche molti errori dato che non ho controllato perché, teoricamente, non era ancora finito...
Ma in questo momento non sto benissimo e solo i commenti alle mie storie riescono a tirarmi un po su, quindi lo sto pubblicando già adesso.
Scusatemi nel caso di errori gravi, alla prossima.
Sayonara.

1331 parole

villain per amore Where stories live. Discover now