Prima Volta

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Nel caso qualcuno non ricordi bene dato che è passato parecchio tempo , deluso ha appena avuto l'illuminazione sulla falsità delle regole morali e ha deciso che può uccidere tranquillamente.

Tornai a casa abbastanza tardi, rilassato come non mai, come se avessi finalmente fatto pace con la mia mente.
Questa volta ad aspettarmi a casa trovai mia madre, intenta a spadellare non so cosa per preparare la cena.
Passai velocemente dalla mia camera per lasciare giù la felpa e nascondere il coltello dietro i miei quaderni; so bene che sono l'unico che se ne interessa e non corro il rischio che venga trovato per sbaglio.

Dopo aver controllato di non avere tracce di sangue addosso tornai in cucina.
-serve una mano? - chiesi sorridendo come mio solito mentre iniziavo a mettere il riso nel bollitore.
-grazie mille- rispose, sorridendo di rimando, leggermente preoccupata.
-oggi il tuo amico non viene? - alluse a todoroki, che si era presentato per tutti i giorni della mia settimana di punizione.
Arrossì leggermente, rimasi sorpreso per primo di questa reazione e mi finsi completamente impegnato nel travasare il riso per guardarla in faccia, così da nascondere il cambio di colore che poteva essere frainteso.
-oggi non è potuto venire, il padre lo voleva a casa per.... Questioni familiari- esitai sulle ultime parole, incerto se potessi raccontare della sua delicata situazione familiare.

Lei sembro un po' delusa e preoccupata, come se le stessi mentendo - oh, capisco-
Non avendo idea di cosa le passasse per la testa preferiti evitare di aggravare la situazione e mi limitai a cambiare argomento.

-cosa stai preparando? - chiesi.
-katsudon- disse con il viso compiaciuto, senza più traccia della delusione.
-wow... Festeggiamo qualcosa? - chiesi incerto.
Quello è il mio piatto preferito e mia mamma lo prepara solo in occasioni importanti.
-niente di particolare, mi andava di prepararlo, per caso non ti va? - chiese ironica, puntando i il mestolo contro e rischiando di schizzati con l'olio con cui stava friggendo la cotoletta.
- hei, attenta!! - la ribeccai, saltando di lato per evitare dii bruciarmi.
-o cielo, scusa!! - urlò, in preda al panico, rimettendo l'utensile nella pentola - ti sei bruciato!? - chiese apprensiva come al solito, correndomi incontro.
-tranquilla, non mi sono fatto nulla- la rassicurai, sorridendo per calmarla.
-meno male - esclamò, con un sospiro talmente teatrale che mi fece scoppiare a ridere, il che non le piacque molto e le fece mettere il broncio.
La aiutami a finire di preparare scherzando come sempre, mi mancavano questi momento spensierati con mia madre, dalla mia entrata alla UA non avevamo più avuto modo di essere così leggeri, c'era sempre qualcosa a preoccuparla.
È sempre stata molto apprensiva e l'idea che io rischiassi costantemente di ferirmi, per non parlare dei vari attacchi ce abbiamo subito, la tiene visibilmente agitata, è bello vederla allegra e spensierata per una volta.
All'improvviso mi tornò in mente mio padre, io ero stato molto felice di vederlo, lei probabilmente si metterebbe a fare i salti di gioia dato che, con la scusa del viaggio di lavoro, non lo vediamo da molto tempo.
- mamma, oggi ho sentito papà- le dissi e lei alzò subito lo sguardo, dopo essersene andato lo telefonavamo spesso, ma io ero piccolo ed ero abituato a stare senza di lui, quindi col tempo ho smesso di sentirlo.
-è insolito da parte tua, cè qualche ragione?- chiese fingendo indifferenza anche se si vedeva che ne era contenta.
-nessuno in particolare, mi andava solo di parlarci, ti saluta e dice che gli manchi- la informai, travisando leggermente ciò che all for one mi aveva detto.
-oh...ne sono felice- sorrise.

Continuammo a mangiare tranquillamente e a ridere e scherzare e, per la prima volta da parecchio tempo, passi la serata con lei invece di rintanarmi in camera a studiare o di uscire ad allenarmi; parve farla molto felice.
La notte ero certo che avrei avuto difficoltà a dormire, per la paura o per l'eccitazione; invece ci avevo ragionato su così tanto che il mio cervello aveva classificato un micidiale come una normale parte di routine, così mi addormentai quasi subito.

villain per amore Donde viven las historias. Descúbrelo ahora