Capitolo 6

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Eccomi davanti al vicepresidente, io con la testa abbassata e quella Barbie ricoperta di spaghetti con il sugo e frappe al cioccolato. Vi starete chiedendo cosa è successo, ecco eravamo in mensa e noto Jessica la sorella minore di quella Barbie, che viene infastidita da tre ragazzi. Sembra intimorita da loro, be non si può dire che riescono a mettere una ragazza a proprio agio, mi avvicino a quei tre e dico.
Cecilia- Hei voi tre, ma volte lasciarla in pace. Non vedete che è spaventata.
Uno dei tre si gira, fa una risata e cerca di accarezzarmi una guancia. Prima che riesca a toccarmi li prendo un braccio, glielo porto alla schiena e li faccio fate un suono simile a quando calpesti un ramo secco. Il ragazzo inizia a implorare pieta e io lo mollo, dopo averlo lasciato lui e i suoi amici scappano. Mi volto e vedo tutti guardarmi.
Cecilia- Che avete da guardare, su tornate a mangiare.
Mi volto verso Jessica, ma prima che possa parlate sento la voce di quella bionda finta.
Brooke- Bene, bene vedo che la mia sorellina ha abbassato i suoi standard sulle amicizie che sceglie, sai Jessi potresti stare con noi se vuoi.
Prima che Jessica ribatta dico.
Cecilia- Che intendevi con quella frase?
Brooke- Semplicemente che sei penosa.
Cecilia- I sguardi che mi rivolgono i ragazzi dicono il contrario, aspetta forse ho capito. Visto che non sei più al centro dell'attenzione cerchi di approfittare del fatto che io invece lo sono, povera cara sai credo che la tua reputazione sia calata dopo che hanno scoperto che vai a letto con il primo che capita.
Diventata tutta rossa, ma a quanto pare non ha perso la lingua.
Brooke- Cosa ai detto stronza.
Non doveva chiamarmi cosi, prendo il piatto di spaghetti con il sugo che è sul suo vassoio e glielo butto a dosso e poi prendo il frullato al cioccolato di un ragazzo a caso e glielo verso in testa. Prima che lei possa anche solo urlare sento un professore dire a entrambe di andare dal vicepreside, prendo Jessica per mano e la porto da mio cugino, Tyler e Ale.
Cecilia- Ragazzi potete tenerla d'occhio.
I tre annuirono mi dirigo verso l'ufficio del vicepreside, mi preparo psicologicamente per essere sgridata e entro nell'ufficio. Il vicepreside è un uomo molto giovane, avrà 24 anni all'incirca, guarda me poi la Barbie. Si schiarisce la vice e dice.
Caleb- Signorina Horan può aspettare un attimo fuori.
La bionda si alza e esce. Il vicepreside rivolge la sua attenzione su di me, è davvero molto giovane, biondo, occhi marrone scuro, abbastanza altro e muscoloso.
Caleb- Devo dire che lei signorina è la fotocopia di suo fratello.
Alzo lo sguardo sorpresa, ma come fa a conoscere Cris.
Caleb- Anni fa io e lui ci siamo incontrati, nonostante non avessimo la stessa età siamo divertiti amici, mi ha chiesto che se li fosse successo qualcosa di darti questa.
Mi diede una lettera con sopra scritto '' Per Cecilia'', guardai Caleb e non seppi che dire, lui mi fece un cenno che significava che potevo andarmene e silenziosamente usci con la lettera tra le mani. Trovai Monro ad aspettarmi e appena mi vide mi abbraccio, avevo bisogno di un abbraccio e lui lo sapeva.

Spazio autrice
Eccomi tornata, mi scuso per il mio periodo di assenza. Spero vi piaccia questo capitolo, nel capitolo dei personaggi aggiungerò Cristofer il fratello di Cecilia e Caleb il vicepreside.


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