Capitolo 8

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Pov. Caleb
Non so se essere sorpreso o no, credo di no. Dovevo aspettarmelo di ritrovarmi la piccola Cecilia davanti alla porta di casa, mi ha fatto leggere la lettera. Ho saputo che è praticamente scappata da suo cugino per non farli sapere niente, ora ho solo due problemi, il fatto che Cecilia non sappia guidare e che anche se andassimo a Parigi dove cavolo viviamo. Ok un problema alla volta, prima deve imparare a guidare. Prendo un bel respiro e poi dico.
Caleb- Allora piccola, tuo fratello oltre a quella lettera mi ha spedito qualcosa di davvero singolare. Dalle minacce velate che mi ha fatto nella lettera che ha scritto per me non ho osato toccare quello che mi ha spedito.
Cecilia mi guarda confusa, così io sorrido e la portò fuori. Arriviamo nel garage e dopo che sposto un telo scopro una Ferrari rosso fuoco, la piccola guarda l'auto con gli occhi che brillano sembra più tenera di come invece sia. Ha un caratterino niente male, che dire non è cambiata, mi concentro su di lei e sorrido mentre lei esamina l'auto. 
Pov. Cecilia
Dopo essermi svegliato ricordavo l'incidente, così senza se e senza ma prendo la lettera e corro fuori casa. Appena arrivo fuori riguardo la lettera e noto che dietro c'è scritto un indirizzo, senza troppi problemi cerco la posizione di quella casa e vado lì. Non so come facevo a sapere che era casa di Caleb, ma forse perché era lui la persona incaricata di prendersi cura di me da mio fratello. Sono un po' triste che lo faccia solo per questo ma non è il momento di deprimersi, devo farmi aiutare non essere simpatica a lui. Dopo che arrivo a casa sua lui mi dice che mio fratello li a spedito qualcosa di particolare, mi porta al garage e scopre una Ferrari rosso fuoco, dio mio se è bella anzi che dico è fantastica. Esamino l'auto come se fosse un gioiello, o effetti lo è. Mi avvicino all'auto e alzo il cofano per vedere il motore, Caleb si avvicina e quando lo vede sgrana li occhi.
Caleb- Decisamente questo non è un normale motore di una Ferrari, credo che questa macchina sia più veloce di una da corsa.
Cecilia- Mi sembra normale, nelle corse clandestine quale auto non è modificata. Anche se guidarne una è un grosso rischio, la maggior parte delle modifiche che vengono fatte a quei motori sono illegali.
Pov. Caleb
Per essere una novellina ne sa parecchio, che mi aspettavo stiamo parlando di una ragazza che è figlia e sorella di piloti di corse clandestine. Però c'è qualcosa che non và, sembra essere preoccupata.
Caleb- Piccola cosa c'è che non va?
Cecilia- Niente, solo che tutta questa storia è un casino. Posso farti una domanda?
Caleb- Certo.
Cecilia- Hai scelto tu il nome Luna?
Caleb- Si perché?
Cecilia- Quando ero piccola mio fratello mi raccontava una storia per farmi addormentare, la storia aveva come protagonista una principessa di nome Luna. Cris non lo sapeva ma io amavo quella storia.
Caleb- Capisco, se vuoi posso sceglierne un'altra.
Cecilia- Non serve va bene così.
Cecilia fese un sorriso amaro e torno a concentrarsi sull'auto, chi sa quanto deve aver sofferto questa ragazza.

Spazio autrice.
Eccomi l'ottavo capitolo, spero che vi piaccia. Vi ringrazio per le stelline.

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