Claudio
Alice ha intenzione di farmi morire... praticamente esce quasi tutte le sere... tornando tardissimo.. e non posso dire niente... non solo perché non ne ho il diritto, visto quello che ho combinato, ma anche perché mi mangia vivo e rischio davvero che mi cacci di casa... e non posso permettermelo, rischierei di perderla... almeno stando qua mi vede, anche se non mi parla, ci scambiamo solo informazioni per la piccolina e la casa. Poi a lavoro solo il minimo indispensabile... quasi zero contatti. Oggi è domenica e lei è fuori con Giada... non mi ha voluto... io sistemo il giardino e nel frattempo la spio da lontano... per vedere eventuali avventori o telefonate... ma niente... ho anche chiamato Amalia per carpire qualche notizia su queste fantomatiche serate e avere un consiglio... ma lei mi ha detto solo di portare pazienza... oltre a stendermi come uno zerbino... visto che la nipote sta ancora nera e potrebbe fare cose avventate... come suo solito. Alice continua a fare la signora in giallo... come mi rivela Sergio... come mi sono ridotto... nel chiedere a lui per sapere cosa combina... mentre Silvia mi ha mandato a quel paese dicendo che mi merito tutto ed ancora di più... se non proprio di essere mollato definitivamente. Vado a fare una doccia e a cucinare mentre lei gioca con la ranocchietta che diventa sempre più bella... come lei... che sta dimagrendo anche se non si fa mancare mai i cannoli di Paolone. Penso che si nutra solo di quelli e mangia poco di quello che cucino per dispetto. Di uscite insieme non se ne parla neanche lontanamente, volevo andare da Amalia sperando dicesse di si, ma ha rifiutato... così la domenica mi passa lavorando al pc e giocando con la mia ranocchietta... facendo versi... lei in serata se ne esce un' altra volta mentre io muoio di gelosia... ma stavolta non l' aspetto più sul divano... mi porto Giada nel mio letto della camera degli ospiti. Così mi addormento cercando di rilassarmi e non pensare a lei con un altro.... i giorni diventano settimane... sembrano fotocopie... però piano piano complice la presenza di Giada iniziamo a scambiare qualche parola... forse è troppo definirla chiacchiera... ma mi sembrano dei passi avanti... anche grazie alle pappine spruzzate dalla ranocchietta ... spesso addosso a me... finalmente risento la sua risata... quella di Alice ovviamente... perché la piccoletta ride spesso... non accorgendosi di nulla... poi ho un pensiero... visto che quello che faccio non funziona più di tanto... ripenso a come riconquistarla... come ho fatto in passato? Come erano i primi tempi? Ero parecchio stro...o, quello no... non va bene... ma il resto... potrebbe intrigarla... le battutine... la curiosità... ci posso riprovare... tanto che mi costa..? gioco il tutto per tutto... se mi va male mi ritiro come un lupo nella mia tana ... ma ci spero tanto....
Così inizio questo nuovo gioco di sguardi e parole per riconquistarla, ma senza essere pressante... anche a lavoro cerco di intrufolarmi nei suoi progetti... poi un giorno la fortuna gira dalla mia parte... mi chiamano ad un sopralluogo per un caso dall' inizio complicato ed io le chiedo di accompagnarmi per le sue capacità... così tento di riattivare quell' alchimia scientifica e professionale che c' era all' inizio... idem con l'autopsia e la condivisione del referto... lei è perplessa, ma apprezza... mi guarda curiosa... ma non mi urla contro, né rifiuta... anche a casa cerco di coinvolgerla con i giochi con la ranocchietta... le passeggiate... dicendo che le fa bene stare con entrambi i genitori... qui credo che lei capisca che si tratta di una tattica... ma soprassiede... l'importante è che la piccolina stia bene... sia felice... poi approfitto dei momenti insieme per sfiorarla piano, a malapena... come un caso o una vecchia complicità... da ricordare... o non dimenticare... dipende dai punti di vista... solo una delle prime volte mi ha detto "smettila" in modo rude... ed io ho smesso... poi piano piano ho ricominciato stando più attento... e lei si limita a scuotere la testa o spostarmi la mano... spero che prima o poi ricominciamo ad essere quelli di prima...Alice
Il rapporto con Claudio é sempre distaccato, anche se ora parliamo un pò di più, sia a casa, per il bene della bambina ovviamente... e sia al lavoro... per dei progetti in comune... lui vuole trovare la vecchia complicità... lo noto dal suo sguardo dai suoi gesti... una mano appoggiata all'improvviso sulla gamba o sulla spalla o mi sfiora casualmente, quando mi sposta i capelli dietro l' orecchio... qualche battuta... all'inizio mi dava fastidio... poi mi sto abituando, ma non troppo... non voglio dargliela vinta... come per esempio oggi avevo in braccio Giada e lui mi ha spostato i capelli per non farglieli prendere in mano o in bocca... ma non solo... me li ha spostati dietro l' orecchio come faceva prima... ho sentito un brivido... era da tanto... che non lo sentivo... troppo presa ad odiarlo... Anche le serate fuori sono diminuite... e lo vedo respirare quando vede che non esco e mi siedo sul divano accanto a lui con la bimba e giochiamo come una vera famiglia... è così divertente quando lei gli acchiappa il ciuffo dei capelli...
"Me lo dovrò tagliare prima o poi.."
"Non lo farai mai... ci tieni troppo.." gli rispondo a tono... riconosco quello sguardo... da mesi non gli infilo più le mani nei capelli... e gli aggiusto quel ciuffo sbarazzino... lui dorme sempre nella camera degli ospiti.. e qualche volta porta Giada con sé... non so se un giorno ritornerà nel mio letto... non sono pronta... anche se il nostro feeling lo sento... sta uscendo fuori di nuovo... era soltanto sepolto sotto la rabbia, la delusione ed il rancore.... ne parlo sempre con nonna e Silvia... che ormai si sono rotte le scatole...
"Amore de nonna, ancora a pensa' stai? Tu lo ami il dottorino... sennò lo avresti buttato fuori casa, anzi te ne saresti andata tu in quattro e quattr'otto con la piccoletta..."
"Ma nonna... con tutto quello che ha fatto!"
"È stato debole... mo' ha capito, pure io ci so passata co tuo nonno, era birichino, ma eravamo felici, se ne è andato troppo presto! "
"Io non voglio un marito birichino, una volta era accettabile, ora no!"
"E cosa vuoi fa? Lasciarlo?"
"Non lo so..."
Finisce sempre così... con un non lo so grande quanto una casa... anche con Silvia.
"Aoooooo... ma datti una mossa... so due mesi che state così.."
"È che non lo so..."
"Questo tempo ti serviva per decidere che fare... ed ancora niente, dormite pure separati, almeno fattelo... a che ti serve averlo in casa? "
"Silviaaaaa..."
"Che c'è? È ancora tuo marito... sennò mollalo... se non fosse che ci tieni tanto, ci farei un giro io, giusto per sapere che ci trovate di tanto eccitante in Conforti!"
"Silviaaaaa... e stai pure con Sergio!"
" Ogni tanto fa bene cambiare... io non sono così bigotta come te... e poi mica faresti la spia?"
"Ma quale spia... tu non dovresti dire queste cose!"
"Dai sto scherzando.... per sdrammatizzare... hai sempre sta faccia da funerale... e dattela na botta de vita! "
"È che ho paura... di dargli fiducia... e che lui lo rifaccia..."
"Ma mica puoi vivere di paura..? non puoi continuare così... devi decidere cosa fare..."
Silvia ha ragione... lo so... ma io ancora non mi sento pronta... anche se lo seguo con lo sguardo... mentre prima evitavo... guardo le sue mani che si muovono... quando sorride... quando fa le facce buffe con nostra figlia... e tremo quando mi accarezza e chiede scusa... col suo sguardo furbetto... le prime volte l' ho sgridato a muso duro... ancora arrabbiata... poi man mano.. ho risentito il suo calore.... sarà che mi manca tanto... sarà l'attrazione che non può scomparire da un momento all'altro... ma mi manca... anche se ora il suo gioco è più sottile... come i primi tempi... me lo ricordo... e ho scoperto che mi intriga ancora.... parecchio... purtroppo...

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L'allieva 1 Funzioniamo... e poi?
FanfictionImmagino come continua la prima serie riempendo quel vuoto tra la prima e la seconda serie dove troviamo Claudio e Alice già insieme... e poi continuo immaginando le loro disavventure insieme... o no? che succederà?