Primo giorno...cap 150

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Claudio
I giorni successivi Nadia non ha dato il minimo fastidio... per la figuraccia fatta a cena... a lavoro è stata tenuta in considerazione dai colleghi solo per la parte lavorativa e ha perso fascino come persona, anche se bellissima donna... non è stata invitata per le altre due cene... su insistenza delle altre mogli... credo... mentre la mia principessa è stata molto richiesta... e a lei stranamente piace stare con gli adulti... comunque finalmente se ne sono andati e se ne parla tra sei mesi... speriamo che Nadia si trasferisca in un altro istituto,  come ha detto di voler fare...così non la vediamo più. Da oggi la mia principessa va all asilo... nonostante è anno iniziato hanno accettato la sua iscrizione... lei è felicissima non solo di vedere Camilla,  ma anche di conoscere altri bambini... speriamo che non combini qualche guaio... con la sua linguettina... non le manda proprio a dire... come primo giorno la accompagniamo entrambi... lasciando Guido a Sarah.. e ci fanno entrare solo cinque minuti per vedere l aula... ci sono anche gli altri bambini che arrivano... tra cui Camilla... almeno già conosce lei... poi andiamo a lavoro... ma sto in ansia...
"Non vi preoccupate è andato sempre tutto bene finora.." dice Lara.
"Infatti... finora."

Alice
Presa dal lavoro non penso tanto a Giada.. mi viene in mente quando mi fermo nella pausa pranzo... con Lara e Paolone.
"Vorrei chiamare Giada per sapere come va."
"Non essere apprensiva..."
"Tu lo eri prima."
"Infatti, prima, all asilo va tutto bene, altrimenti me ne sarei accorta... camilla è una chiacchierona."
"Anche Giada se è  per questo."
"Non vorrei ci fossero problemi con i compagni, è sempre abituata sempre ad avere tutto... sai i dispetti con Guido. "
"Lo era anche Camilla... ma si è abituata subito a stare con gli altri,  a dividere i giochi."
"Speriamo."
"Non ti preoccupare che le maestre te lo dicono se c è qualcosa che non va."
"O se combina un guaio."
"Li combini più tu che tua figlia... ricordati che in lei c è anche la parte del padre."
"Superiore alla mia?"
"Speriamo, cosi non combina pasticci."
"Oeeeeee!"
"Scherzo... scherzo.."
"E tu Paolone?  Che ne pensi?"
"Che Giada è uno spasso e all asilo si troverà bene."
"Mi sento meglio... grazie ragazzi."

Claudio
Vado a prendere Giada all asilo da solo perché alice è stata chiamata per un sopralluogo... la maestra mi chiede di soffermarmi un attimo...
Ahi..ahi... il mio istinto mi dice che è successo qualcosa... già il primo giorno? E che è?

 già il primo giorno? E che è?

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"Vede... Giada ha litigato con alcuni bambini.. non è mai capitato.."
"Qual è il motivo?"
"Non l ha voluto dire.."
"Strano... lei dice tutto... ora ci penso io... Giada vieni qui... la maestra mi ha detto che hai litigato con le compagne..."
"Mi scusi... compagni.. maschi."
"Che è successo Giada? Perché non l hai voluto dire alla maestra?"
Lei è dispiaciuta... allora io mi abbasso alla sua altezza..
"Ora ci sono io.. non ti preoccupare. "
"No voio fae la pia... e poi è  un segheto."
"Giada non cominciamo da ora... non esiste fare la spia.. né segreti con la maestra."
"Ma io no poso."
"Non farmi arrabbiare,  altrimenti non ti ci porto più qui... è quello che vuoi?"
"Poi no mi paleanno più. "
"Ci penserò io a vedermela con loro... parlerò coi loro genitori." Dice la maestra.
"Ho pomeso di no dilo."
"Tesoro, non puoi fare queste promesse a scuola... si deve risolvere la situazione altrimenti la maestra se la prende con te e se la prenderà sempre con te se non racconti cio che è successo."
"Ma papà.."
"Tesoro... vuoi venire a scuola domani o ti lascio con Sarah a casa?"
"E va bene... io voio tae qua... "
"Allora?"
"Ho ghidato a Maco e Luca peche no davano i giochi a Emma."
E perché non l hai detto?"
"Peche emma mi ha chieto di no dilo... ha paula."
"Ma ai suoi genitori poteva dirlo."
"Ha detto che la ghidano."
"Non ti preoccupare cara... ci penserò io domani."
"Maeta... e Emma? "
"Troverò il modo giusto... quando succede qualsiasi cosa.. la devi dire a me o all altra maestra.. troveremo sempre il modo di aggiustare tutto.. non ti preoccupare... ed Emma non sarà sgridata... non è colpa sua."
"La mia bimba protettrice dei deboli... sembri una piccola adulta... ma è troppo per te... devi dire tutto alla maestra... sempre... ok?"
"Va bene papà.. cusa.."
"Niente scuse tesoro.. vieni qua."
La prendo in braccio... ha preso proprio dalla mamma.
"Lei ...mmmm  è da solo... signor Conforti? "
"Si sono solo ora.. perché..?"
"No mmmm intendevo come padre... cioè separato... è comune ora."
"Ahhh... non avevo capito..."
"Maeta papa sta con mamma... no sono sepaiati.. peche non è venuta mamma? Mica ta cucinado?"
"No.. sta lavorando.. perché..?"
"Peche cucina una chifeza!"
"Giada non si dicono queste parole... poi davanti alla maestra."
"Non si preoccupi, capita."
"E come si dice..mmmm ciofeca?"
"No, quello è il caffe... diciamo che la cucina non è il suo punto forte... ma ora saluta la maestra... perdoni tutto questo disturbo."
"È stato un piacere signor Conforti."
"Claudio prego."
"Grazie, Sofia. "
Appena allontanati...
"Papà no deve chiamati caudio la maeta."
"E perche?"
"Topa cofidesia dice la mamma."
Eh già... non ci ho pensato... ma siamo praticamente coetanei, è uscito spontaneo...
"Facciamo una cosa... non diciamolo a mamna... sarà il nostro segreto."
"E no se ne acoge mamma quado mi acopagnate?"
"Mmmm allora mi sa che scende solo lei ed io aspetto in auto, che dici?"
"Dici bene... "
Mia figlia è più arguta di me...

Alice
"Allora tesoro com è andata a scuola.? Ti piace? Come sono gli altri bambini.? Sei stata bene?"
"Una domanda alla volta, non la rimbambire."
"Si mamma mi piace moto."
"E hai fatto amicizia?"
"Mmmmm.....Con le altre bambine si..."
"E i maschietti .... no?"
"I machi sono pepotenti... ma col tepo li agiutiamo."
Caspita.. che pensieri già adesso..
"Ma che vuoi aggiustare?" Scherza Claudio.
"Ehhhh mica si aggiustano infatti i maschi?"
Le dico io.
"Ma come mamma... tu hai deto che  hai radizato (raddrizzato) a papà... no poso falo pue io?"
Claudio salta letteralmente dalla sedia...
"Che avresti fatto tu?"
"Ma io scherzavo.."
"Diciamo che mamma un po' mi ha cambiato, raddrizzato è esagerato.. non è il termine adatto."
"Alloa ce peransa per i copagni delasilo di cabiale?"

Claudio
"Certo tesoro... ma si tratta di educazione quella, perciò si va a scuola, ci penseranno le maestre non tu... ti ricordi il discorso a scuola?"
"Ceto papà. "
"Che discorso...?"  Si informa Alice.
"Dopo ti spiego."
"No papà piego io... tu che ne sai? "
"L hai detto oggi."
"Ma a mamma dico tutto pe filo e pe segno... poi mi dice che devo fa domani."
Mi sono sbagliato... questa non è tale e quale ad Alice,  è tale e quale ad Amalia. 

Alice
A letto
"Comunque tua figlia è una forza."
"Mia figlia.? Quella è Amalia formato mignon."
"È vero... non ci avevo pensato."
"Ti ha raccontato tutto allora... di come ha preso le parti dell altra bambina?"
"Si, Emma mi pare."
"Mi è sembrata la paladina della giustizia,  come te."
"Ma io da piccola non ero così,  ero più timorosa... e Silvia predeva le mie parti."
"Ti ricordo che ha anche i miei geni. "
"Ahhhh.. allora si spiega tutto."
"Non si prenda gioco di me Allevi. "
"Dottore... non mi permetterei mai... è lei il maestro."
"Allora il maestro le da qualche lezione. "
"Venga pure..."
Gue...gue... gue...gue...
"Non è possibile..  Guido...lo fa apposta?"
"Saranno i denti."
"Ma quando gli crescono sti caspita di denti.?"
"Non eri tu il maestro?"
"Non in questo campo... vado a controllare."
"Ma smettila....Prendilo... io faccio la camomilla."
"Mai na gioia!"


L'allieva 1 Funzioniamo... e poi?Where stories live. Discover now