Immagino come continua la prima serie riempendo quel vuoto tra la prima e la seconda serie dove troviamo Claudio e Alice già insieme... e poi continuo immaginando le loro disavventure insieme... o no? che succederà?
Scuola Claudio Giada ha iniziato la scuola media... e all inizio è stata un po' dura perché prima andando al tempo pieno, non aveva compiti dopo la scuola, invece a scuola media non c è e perciò si è dovuta abituare a studiare e parecchio pure... fortunatamente è brava e si impegna... nonostante abbia una vita sociale attiva... tra amiche e lezioni di ballo... ma ha dovute diradare le uscite in quanto spesso finisce di studiare tardi. Fra due anni tocca a Guido, ma neanche di lui mi preoccupo... "Allora Giada come va questa scuola media?" "Si chiama scuola secondaria di primo grado. " "Ehhhhh....Prima si chiamava media. " "Una vita fa." "Prendi in giro il tuo povero padre." "Hai dimenticato vecchio." "Povero me... tapino." Lei è molto ironica ... come me... poveri uomini con cui avrà a che fare... spero il più tardi possibile. "Prendilo in giro tu.. cosi non ti dà più la paghetta." Si intromette Guido. "Si chiama ironia... la conosci?" Esclama Giada. "No, mi è sconosciuta." E fuori una linguaccia. "Finitela voi due, anzi tre. " arriva Alice "Acompagnatemi a fare la spesa..." "Vengo se mi compri la cioccolata." Dice Giada. "Cosi diventerai una bombola e non piacerai più a quel coso curioso." Dice Guido. "Quale coso curioso.. chi è? " dico. "Ma nulla Claudio.." mi risponde Alice. "E un mio fidanzatino papà. " Oddio.... "Ma non ti preoccupare fra poco diventerà ex." Ecco è rinsavita.. è piccola... "Perché mi piace un altro..." Noooo... mi sento male... "Giada ti ho detto mille volte di non parlare cosi con tuo padre... gli parte un embolo." Dice Alice. "E si deve abituare... papà ti credevo più aperto... sono grande ormai." "Io sono aperto... ma tu quale grande... hai 11 anni.... lo dicevo io che non andava bene ad uscire da sola... e tu che fai? Non dici niente?" Ora mi rivolgo ad Alice. "E che devo dire? Proibire non serve a niente, ora sono più precoci." Me lo dovevo aspettare... che da un giorno all altro la mia bambina si trasformasse in una signorina, una donna... ma non credevo cosi presto... naturalmente lei parla più con Alice, si confida con lei... mentre Guido con me. "E tu perché non mi hai detto niente?" La riprendo dopo che i bambini sono andati in camera... non li posso più neanche chiamare bambini... come li devo chiamare... ragazzi? "Vedi come reagisci? Aspettavo che lo capissi da solo." "Mi stava venendo un infarto.... capisci? Un fidanzato.. ha detto... mo un altro.." "Eh che sarà mai? Sono cose da piccoli..... per ora." "Non farmici pensare." "Lo sai quanti ne cambierà prima di trovarne uno buono... spero meglio di me." "Com è spero meglio di me? Ed io?" "Ma io dico all inizio, mica per sposarsi... si dovrà divertire... io la prendevo troppo sul serio." "Oeeeee che divertire? Mia figlia deve fa la seria." "Ma fammi il piacere.... hai sempre pensato che uno si deve divertire... e mo tua figlia no? Credo che non pensi lo stesso di Guido. " "È diverso." "È che ne è della parità dei sessi." "Quale parità? Mia figlia non si tocca." "Se è come te... è lei che tocca."
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Bicicletta Giada "Papà mi compri la bicicletta?" "Prendi quella di mamma... ma dove devi andare?" "È vecchia quella di mamma, poi voglio averne una mia." "Non mi hai risposto... dove devi andare? Ti accompagno io." "Non serve, vado con la bici... ad incontrare gli altri." "E perché non ti posso accompagnare? " "Voglio essere indipendente e poi tutti vengono da soli..." "Tutti chi? " "Tutti... i miei amici... quando c è anche solo un maschio si dice il maschile... non penso sia giusto... ma è così. " "Non mi distrarre con la grammatica... chi sono questi?" "Sono amici di scuola....papà non ti preoccupare." "Io invece mi preoccupo." "Dai... loro sono innocui... però si spaventano... gli fai paura con quello sguardo assassino." "E fanno bene, se succede qualcosa... io li prendo per i capelli e.." "Basta Claudio..." mi ferma Alice.... poi continua... "Giada per ora prendi la mia, poi domani andiamo in un negozio e te la scegli." "La fai facile tu..." La riprendo dopo che Giada è uscita. "E che devo fare? Tenerla segregata a casa? Isolata dagli altri? Poi com è lei sarebbe capace di scappare. " "Avrebbe chiamato al telefono azzurro." Si intromette Guido. "Ora per parità voglio anch io..." "La bicicletta?" "Nooooo troppa fatica... un monopattino! "