PARTE I

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Non ero sicura di tante cose nella mia vita. Non ero sicura di volere continuare la scuola, non ero sicura di quanto cioccolato potesse essere considerato troppo e, soprattutto, non ero sicura che esistesse un futuro per me.
Avevo quindici anni quando vidi davanti ai miei occhi una ragazza dai capelli rossi subire ciò che consideravo la mia peggiore paura: essere reclamata da un lupo.
La conoscevo, si chiamava Florence, ed aveva due anni in più di me. Frequentava la mia stessa scuola, ed era conosciuta per la sua gentilezza e per i suoi vistosi capelli rosso fuoco.
Non era mai entrata nella pasticceria dove lavoravo probabilmente perché si trovava dall'altra parte della città rispetto alla scuola, quindi fu una sorpresa vederla. Mi chiese dei pasticcini con quel suo classico sorriso felice, che ricambiai senza problemi.
Era tutto calmo e tranquillo, stavo per servirla, quando all'improvviso una delle guardie del confine spalancò la porta del negozietto, per poi prenderla fra le sue braccia nel giro di due secondi.
L'avevo già visto in giro, mi pare si chiamasse Felix.
La ragazza tremava e si dimenava, ma tutto era inutile, la forza umana era nulla se paragonata a quella di un lupo.
Il mostro le sussurrava qualcosa all'orecchio, ma lei non ascoltava, nulla sembrava calmarla. Ormai stava piangendo, pregando che qualcuno la aiutasse, pur essendo ben consapevole che nessuno l'avrebbe fatto.
Mi sembrava quasi di guardare la scena in terza persona, ero terrorizzata, non per me, ma per quello che attendeva la povera ragazza dai riccioli rossi.
Ero ferma al mio posto, incapace di muovere un dito. Solo gli Dei sanno quanto in realtà volessi fare qualcosa, qualsiasi cosa, per aiutare la povera Florence, per evitarle un destino così crudele.
La guardia si girò verso di me, solo per un istante, mostrandomi i suoi denti bianchi e affilati a mo' di ringhio, probabilmente percependo ciò che scorreva come un fiume nella mia mente. Riuscivo a percepire la possessività nella sua stretta, la fame nel suo sguardo.
Come un leone quando acchiappa una gazzella.
Si voltò e uscì dal negozio correndo.
La settimana dopo i suoi genitori diedero un funerale, dandola per morta.
Nessuno vide di nuovo la ragazza dai capelli rossi.

Erano passati 4 anni da quella giornata, non andavo più a scuola, ma lavoravo ancora nella pasticceria. Mi piaceva sia fare dolci che venderli e la vecchia proprietaria del negozio, una dolce signora di nome Cornelia, aveva assunto da poco un'altra ragazza con cui mi trovavo davvero bene, Molly, che rendeva le mie giornate ancora più piacevoli.
Nel corso degli anni mi era capitato di assistere ad altri lupi che trovavano la propria compagna, ma nulla riuscì a colpirmi quanto quel primo episodio.
La mia vita era abbastanza monotona e nel profondo speravo davvero rimanesse così.
Il negozietto mi avvolgeva in un aria di familiarità che mi riempiva il cuore di calma, le mie abilità da pasticcera miglioravano sempre di più.
I miei genitori stavano invecchiando, mi avevano avuta relativamente tardi, ma erano sempre arzilli, sempre felici, nonostante la costante paura di perdermi per colpa di uno dei lupi, ma ormai erano abbastanza tranquilli, visto che la maggior parte delle persone venivano reclamate entro i diciotto anni.
Peccato che questo accadeva solo perché i lupi mannari abitavano vicino ai Quartieri Umani.
Peccato che il mio compagno non fosse un semplice lupo mannaro della zona.
Il mio compagno era un licantropo, devoto alla guerra.

Song of Shadows - SOSPESAWhere stories live. Discover now