33. Pentimento

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Piccola nota d'autrice prima di iniziare: vi prego non odiatemi.

Erano passate due settimane da quel giorno. Graham era ancora incredibilmente freddo nei miei confronti. Pensavo e speravo che col passare del tempo avrebbe dimenticato la faccenda, ma evidentemente mi sbagliavo. Mi rivolgeva la parola solo quando si trattava di questioni relative al Concilio, ma a parte quei brevi momenti, era come se fossimo due perfetti sconosciuti.

Sentivo il legame tra noi vacillare, diventare sempre più flebile, quasi come se fosse un filo consumato, pronto a cedere al minimo peso applicato. Ero sicura che mi amava ancora, ma la delusione che provava nei miei confronti aveva danneggiato ciò che avevamo tra noi.

Nikolai sembrava aver notato la situazione. Nei giorni scorsi avevo provato a parlargli, a convincerlo a cambiare idea, ma ovviamente non mi aveva dato ascolto.

<<O lo convinci, o sarà lui il primo a morire>> fu la sua unica risposta.

Qui nasceva un altro problema: come potevo convincere Graham a votare per l'esecuzione di Oberon, quando a malapena ci davamo il buongiorno?

Il mio livello di stress era ormai oltre ogni limite. Di solito, quando ancora abitavo nei Quartieri Umani, per rilassarmi preparavo dei biscotti. Una cosa apparentemente stupida per alcuni, ma preparare dolci era la cosa che sapevo fare meglio, l'unica in grado di rilassarmi e farmi riacquisire sicurezza in me stessa.

Purtroppo, non potevo mettermi a preparare torte e biscotti durante le riunioni del Concilio.

<<Oberon è un pericolo>> tuonò la voce di Nikolai. 

Alzai immediatamente lo sguardo verso di lui. Era l'ennesima riunione in cui ripeteva la stessa cosa, e dagli sguardi annoiati degli altri, non sembravo l'unica ad essere stanca.

<<Hai intenzione di mostrarci delle prove concrete, Nikolai? O vuoi continuare con le tue speculazioni all'infinito?>> chiese Ines, alzando gli occhi al cielo.

Nikolai le rivolse un'occhiata piena di astio.

<<Questa volta, mia cara Iris, sono riuscito a raccogliere tutte le prove di cui avevo bisogno>> il suo volto mostrò un sorriso pieno di soddisfazione. A quelle parole tutti si allarmarono, me compresa. Raddrizzai la schiena e potei vedere lo sguardo del bastardo cadere su di me, ammiccando. Graham si girò, guardandomi attentamente, probabilmente notando ed avvertendo il panico che si era instaurato dentro di me. 

<<Come ben vi ricorderete, ho preso l'incarico di interrogare Owen Lockwell, il traditore. Bene, il nostro caro amico irlandese è stato così gentile da spiegare come ci siano ben tre clan di Licantropi in Irlanda che stanno collaborando con i Lupi>> Si alzò e iniziò a camminare per la sala, in mezzo al cerchio creato dalle sedie dei membri del Concilio.

Il silenzio era glaciale, fu Sawyer, il membro più anziano, ad interromperlo.

<<Voglio sentirglielo dire con le mie stesse orecchie>> 

<<Non puoi, Sawyer>> aveva gli occhi talmente spalancati che sembravano voler uscire dalle orbite <<Owen Lockwell è morto. Non ha retto la tortura>> la freddezza nella sua voce era spaventosa.

Sentii il mio cuore saltare in gola. Sapevo benissimo dove Nikolai stava per andare a parare, la sua intenzione di uccidere Oberon, ma io non avevo nessuna possibilità di convincere Graham di votare per la sua esecuzione dopo gli ultimi avvenimenti.

In quel momento, non so cosa mi prese. Forse era la paura di quello che sarebbe successo da lì a poco, ma nella mia mente calò la nebbia. 

<<Nikolai mi ha minacciata>> avevo parlato, eppure neanche mi ero resa conto di aver aperto bocca.

Vidi Nikolai gelare sul posto, il suo volto piano piano girarsi nella mia direzione. 

Dall'altra parte, sentivo lo sguardo di Graham bruciare su di me. Sapevo che nella sua mente le ragioni del mio comportamento stavano prendendo forma, e la parte più egoistica di me, quella che non si preoccupava della guerra, ma solo che Graham fosse al sicuro, sperava che lui mi avrebbe perdonata una volta viste le mie motivazioni.

<<Ha detto che se non avessi convinto Graham a votare per l'esecuzione di Oberon, l'avrebbe ucciso>> 

Scoppiò il caos totale.

Nikolai si slanciò verso di me, con un ruggito animalesco, cercando di attaccarmi. Iris cercò di fermarlo ma fu troppo lenta. Chiusi gli occhi, preparandomi al colpo, che però non arrivò mai.

Sentii delle urla e, facendomi coraggio, aprii gli occhi.

Graham era davanti a me, gli artigli di Nikolai nel suo petto, il quale si stava piano piano riempiendo di sangue.

Era tutta colpa mia.

Mi mancò l'aria. Sentii qualcuno urlare, forse ero io. Cercai di buttarmi davanti, per afferrare Graham, ma una persona mi tenne ferma.

<<Ti ucciderà se ti intrometti>> mi disse una voce, non so di chi. Cercai di liberarmi dalla presa, ma la forza dei Licantropi era ben superiore a quella di noi, deboli umani.

Graham cadde a terra e Nikolai venne preso da Sawyer.

<<Traditore! Graham era tuo amico!>> continuava ad urlare Sawyer.

A quel punto la persona che mi teneva stretta mi lasciò andare, e io mi precipitai sul corpo esanime Graham.

Lo tenevo stretta fra le braccia, non curandomi del sangue che iniziava a bagnare anche me. Avrei preferito che fosse il mio, non il suo.

<<Perdonami Graham, perdonami, ti prego>> singhiozzavo mentre lo tenevo stretto a me. I suoi occhi erano chiusi. Avrei dato oro per rivedere il suo sguardo di fuoco. Si era messo in pericolo pur di salvarmi, nonostante io avessi tradito la sua fiducia.

<<Chiamate un medico!>> urlò una voce femminile, forse quella di Iris.

Un dolore lancinante si espanse nel mio petto, talmente forte da farmi urlare. Le mie mani strinsero il corpo di Graham, cercando qualsiasi cosa alla quale ancorarmi. La testa mi girava, vedevo doppio, e mi sembrava di aver totalmente perso il controllo del mio corpo. Di aver perso una parte della mia anima.

Nikolai, ancora tenuto fermo da Sawyer, scoppiò a ridere.

<<Te l'avevo detto che lui sarebbe stato il primo>>

Il legame era stato spezzato.

Il cuore di Graham aveva smesso di battere.

Ciao a tutti!

Vi prego, non odiatemi. 

Al prossimo capitolo!

Black Widow D

Song of Shadows - SOSPESAWhere stories live. Discover now