25. Marchio

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Io e Graham passammo il pomeriggio sistemando le valigie. Lui non aveva minimamente accennato all'incontro di domani e forse era meglio così. La mia intenzione era quella di godermi appieno la giornata per poi essere il più rilassata possibile il giorno dopo.

Presto arrivò il momento di preparare la cena e decidemmo di farlo insieme. All'inizio pensavo che saremmo stati costretti ad ordinare cibo d'asporto per il resto della nostra permanenza, ma Graham mi fece notare che effettivamente sarebbe stato impossibile visto che ci trovavamo in una zona isolata. Mi disse che tutte le case venivano rifornite dagli stessi domestici che si occupavano di tenere in ordine il Palazzo dove si sarebbe tenuto il Concilio, e fu così che iniziammo a rovistare nel frigo e nel freezer.

<<C'è del pollo!>> esclamò Graham felicissimo, lui amava il pollo.

<<Ci sono anche delle verdure... prepariamo una zuppa di pollo?>> proposi. Faceva abbastanza freddo fuori quindi sarebbe stata utile anche per riscaldarci.

Ci mettemmo all'opera e in non molto fu tutto pronto, dopo aver mangiato però mi sorse un dubbio.

Provai a guardare nella credenza, provando a vedere se ci fosse qualcosa per cucinare qualche dolce. Con tutto quello che era successo ultimamente non avevo avuto tempo di dilettarmi nel mio hobby preferito e mi mancava terribilmente. Purtroppo però non c'era nulla che potessi utilizzare e ne rimasi un pochino delusa. Sentivo la mancanza di fare quello che amavo.

Graham mi lesse nel pensiero e si avvicinò a me da dietro abbracciandomi.

<<Tranquilla Nika, appena torneremo potrai fare tutti i dolci che vuoi>> io non registrai le sue parole. Ero troppo concentrata sulla sensazione che mi davano le sue braccia intorno al mio corpo e il suo respiro sul mio collo. Sentivo il battito del suo cuore contro la mia schiena e in quel momento potevo percepire il legame, come se fosse una cosa solida, presente, palpabile. Lo sentivo spingerci, tirarci l'uno contro l'altro, quasi come se stesse urlando a lui di marchiarmi e a me di lasciarglielo fare. 

<<Nika...>> sussurrò flebilmente Graham, e da lì capii che lui era nella mia stessa identica situazione, ma allo stesso tempo potevo percepire il panico nella sua voce, il terrore di potermi spaventare e che gli attanagliava lo stomaco.

<<Non ti allontanare, per favore>> sorpresi me stessa con quelle parole, gettate d'impulso.

Ma alla fine, questo non è esattamente quello che voglio?, pensai fra me e me.

Lui mi prese gentilmente per i fianchi e mi girò verso di sé, in modo tale da essere faccia a faccia. I suoi occhi erano infuocati e quasi mi sciolsi quando incrociammo lo sguardo. Poi, con una mano afferrò il mio mento alzandolo verso l'alto per far incontrare più facilmente le nostre labbra. Chiusi gli occhi e mi concentrai sulle sensazioni che solo lui era in grado di darmi. La sua bocca così e morbida e delicata, si muoveva contro la mia con una dolcezza indescrivibile. C'era tanta passione, ma non era famelico il bacio che ci stavamo dando, c'era solo tanta voglia di stare sempre più vicini. Mi sembrava assurdo come la mia opinione su di lui fosse cambiata in così poco tempo.

Lui si staccò leggermente con mio disappunto.

<<Nika, dobbiamo fermarci... il legame mi sta mettendo a dura prova, voglio marchiarti>> confessò. La sua voce era roca, quasi sofferente. Il mio cuore saltò un battito, ma decisi di abbandonare completamente qualsiasi tipo di ragione. Un istinto quasi primitivo si era impossessato di me e non mi avrebbe lasciata andare finché non avesse ottenuto ciò che desiderava.

Il legame ormai ha preso il totale controllo.

Mi avvicinai ancora di più a lui, premendo il mio petto con il suo.

<<Fallo>> fu l'unica parola che lasciò la mia bocca. 

Lui spalancò gli occhi ed era ovvia la sua esitazione, allora io mi mostrai ancora più decisa.

<<Fallo Graham, lo voglio davvero>>

Il secondo dopo mi trovavo in braccio a lui, diretto verso la camera da letto. Una volta arrivati mi appoggiò delicatamente sul materasso morbido e ricominciò a baciarmi, questa volta con ancora più passione. Le mie braccia erano avvolte intorno al suo collo, mentre le sue mani si avvicinarono delicatamente al mio, spostando i capelli per lasciare la superficie libera. Fra un bacio e l'altro, le sue dita accarezzavano delicatamente la zona in cui mi avrebbe marchiato ed io ero a tanto così da poter sentire il mio cuore esplodere. Tutte le mie ansie e le mie preoccupazioni mi avevano abbandonata, mi bastava solo la sua vicinanza per stare bene.

Le sue labbra si allontanarono dalle mie, per poi percorrere la mia mascella e pian piano scendendo al collo. Sentivo la pelle d'oca attraversami, specialmente nei posti dove aveva appoggiato la sua bocca. Piegai il collo per fargli più spazio e lui ne approfittò. Cosparse il mio collo di baci umidi e io riuscivo a sentire l'eccitazione percorrere le mie vene. Quando però sentii i suoi canini spuntare mi irrigidii. Non avevo cambiato idea, ma sicuramente un po' di paura del dolore l'avevo.

<<Stai tranquilla amore, il marchio di un compagno non fa male>> Amore, mi aveva chiamata amore, era la prima volta che lo faceva.

Non dissi nulla, ma seguii il suo consiglio. L'unico suono udibile erano i nostri respiri affannati e questo rendeva la situazione ancora più intima. Cercai di lasciarmi andare il più possibile e godermi appieno quel momento che stava per segnare una tappa importante della nostra vita.

I suoi canini percorsero lentamente tutto il mio collo, per poi tornare nella zona più morbida. Fu questione di un secondo, e sentii i suoi denti dentro la mia pelle. Aveva ragione, non faceva male, anzi. In quel momento potevo percepire il legame cristallizzarsi ed un enorme piacere riempire il mio corpo. La sensazione che provavo era così forte, coinvolgente che mi sembrava quasi di essere ubriaca. Ero in estasi. 

Sentivo le sue mani su di me, e le volevo dappertutto. I miei sentimenti sembravano essersi amplificati e, non so come, sapevo con esattezza ciò che Graham stava provando in quel momento. Potevo avvertire il suo stato d'animo e i suoi pensieri quasi come se fossero i miei.

I suoi canini uscirono dal mio collo e tornarono normali. Mi guardò e mi rivolse il sorrise più dolce che gli avessi mai visto fare, per poi dedicarmi le parole più importanti al mondo: <<Ti amo>>.

Ciao a tutti!

Penso che questo capitolo sia arrivato un po' come una sorpresa: io avevo intenzione di fargli prendere un'altra direzione, ma diciamo che mi sono lasciata trascinare mentre scrivevo.

Come al solito, spero che vi sia piaciuto e in tal caso lasciate un commento e una stellina se vi va!

Al prossimo capitolo!

Black Widow D

Song of Shadows - SOSPESATahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon