28. Il Concilio

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Era ormai passata un'ora e i membri del Concilio continuavano a discutere tra loro. Non riuscivano a trovare un accordo sul da farsi e gli animi iniziavano a scaldarsi. C'era chi era favorevole ad un attacco diretto nel futuro più immediato e c'era chi voleva aspettare per vedere l'evolversi delle cose. Solo su una cosa sembravano tutti d'accordo: non era possibile trovare una soluzione pacifica. Lo scontro sarebbe avvenuto, ora bisognava solo capire quando.

Io ero seduta di fianco a Graham, ma non osavo dare la mia opinione. Non avevo mai visto Graham così serio. La sua mascella leggermente contratta mi faceva capire chiaramente che era completamente in disaccordo con quello che stava dicendo Oberon.

<<Un attacco come quello avvenuto sul treno non può essere ignorato. Dobbiamo contrattaccare, e quanto prima possibile!>> Oberon sbatté il pugno sul tavolo e io sobbalzai sulla mia stessa sedia. Graham allungò una mano e mi strinse il ginocchio, cercando di calmarmi.

<<Sono d'accordo con te, l'attacco non può essere ignorato, ma contrattaccare, almeno per il momento, non è una soluzione. La prima cosa da fare è organizzare un piano chiaro, preciso e senza falle, e solo dopo muoverci per un eventuale attacco>> la voce di Graham era sicura. Dai suoi occhi cremisi trapelava determinazione e diversi Licantropi annuirono, dandogli ragione.

Oberon non replicò, ma dal suo sguardo era chiara la sua disapprovazione. Potevo quasi vedere le parole velenose che pregavano di uscire dalla sua bocca, ma invece, non so se per buone maniere o razionalità, scelse di restare in silenzio.

<<Graham ha ragione>> rincarò la dose Nikolai <<Innanzitutto dobbiamo capire come hanno fatto ad infiltrarsi i Lupi>> rabbrividii al sole ricordo di ciò che era successo, di quel povero Licantropo morto a terra... nel giro di pochi secondi, mi salì una forte nausea.

<<I treni sono pieni di telecamere>> parlò una donna dalla pelle scura. Sembrava abbastanza giovane, circa sulla trentina. <<Chiederemo di analizzare i filmati, dovrà per forza sbucare qualcosa, da lì vedremo come muoverci. Se davvero si sono sbarazzati dell'amuleto, l'ultima cosa da fare è attaccarli impreparati>> concluse. Mentre parlava guardava fisso negli occhi Oberon, come per lanciargli una sfida. Vidi lo sguardo di Oberon indurirsi ancora di più e, senza dire nulla, si alzò e se ne andò furioso, e con arroganza e prepotenza sbatté la porta.

All'inizio rimasi confusa dalle sue parole, ma poi realizzai: l'amuleto della leggenda, quello di cui mi aveva parlato Graham. La Dea Luna l'aveva consegnato ai Lupi, cercando di contenere il loro potere... ma gli ultimi eventi avevano portato i Licantropi a pensare che i Lupi se ne fossero sbarazzati.

Era chiaro il disappunto dei Licantropi presenti, ma non sembravano stupiti da questa sua reazione. Pensai che Oberon non doveva essere nuovo a certi atteggiamenti, se nessuno aveva commentato la sua scenata alquanto infantile.

<<Direi che per oggi possiamo concludere, riprenderemo quando avremo i risultati delle telecamere, come ha suggerito Iris>> affermò Graham con tono autoritario e in un attimo la maggior parte dei Licantropi si dileguò.

Io e Graham ci alzammo e subito incrociai la sua faccia esasperata.

<<Oberon deve imparare ad essere più razionale, altrimenti finirà per farci uccidere tutti>> sbuffò.

<<Cerca di capirlo Graham>> mi voltai e vidi la donna che aveva parlato prima, Iris, approcciarci. <<Suo fratello è stato ucciso dai Lupi, sono anni che vuole vendetta. Noi possiamo solo cercare di tenerlo a freno per ora, ma ormai è chiaro che uno scontro diretto con i Lupi sarà presto inevitabile>> la sua voce era soave ed incantevole e solo ora notavo un leggero accento non identificabile, ma furono i suoi occhi ad ipnotizzarmi. Se quelli di Graham erano rossi come dei rubini, i suoi erano ambrati, paragonabili a due pozzi di miele.

Song of Shadows - SOSPESADove le storie prendono vita. Scoprilo ora