3. Caramello

5.2K 233 18
                                    

La specialità di oggi erano i brownies al caramello.
Non mi facevano impazzire, pensavo che fossero troppo dolci, ma Molly ne andava matta.
Dopo quattro giorni di febbre, era finalmente tornata a lavoro, il che mi dava una certa serenità, non sarei stata da sola.
Avevo avvertito Cornelia di ciò che era successo il giorno prima, lei, come sempre, cercava di essere ottimista. Mi ripeteva che era una fortuna essere una compagna, che in un futuro non molto lontano non avrei più dovuto preoccuparmi di nulla. Sapevo benissimo che erano solo bugie che alcune donne si dicevano per giustificare il maltrattamento che noi umani subivano, sempre con la paura di essere picchiati e umiliati da quelle bestie per un minimo sguardo sbagliato.
Avevo detto tutto anche a Molly, ero sicura che lui si sarebbe presentato di nuovo, quindi inutile nasconderlo. Ero solo terrorizzata da ciò che avrebbe potuto farmi.
Dopo aver trovato la propria compagna, se umana, di solito le creature la rapivano e nessuno poteva fare o dire nulla.
Era questo che mi aspettavo ieri, eppure, grazie agli Dei, ero ancora nel negozietto a preparare e vendere dolci.
Gli unici completamente ignari della situazione erano i miei genitori: inutile allarmarli, mi avrebbero fatto lasciare subito il lavoro e questa era l'ultima cosa che volevo. Avevo bisogno del mio lavoro per mantenermi sana di mente in questa orribile situazione.

La giornata stava trascorrendo abbastanza in fretta grazie alla compagnia di Molly. Io e lei scherzavamo, cercando di fare finta di nulla, ma sia io che lei sapevamo che da un momento all'altro un licantropo avrebbe potuto varcare la soglia della porta.
Molly, per ovvi motivi, era decisamente più tranquilla di me: non era lei la possibile vittima. Lei era al sicuro, per questo mi aveva proposto di servirlo lei, in modo tale da evitare qualsiasi contatto fra noi due.

Erano di nuovo le tre del pomeriggio, il sole illuminava la città, quando l'uomo che più temevo entrò nel negozietto, accompagnato dal suono del campanello.
Era impossibile non notare la sua figura altissima e quei suoi occhi infuocati, senza contare lo stesso abbigliamento strano che indossava ieri.

Io mi girai di spalle, facendo finta di pulire qualcosa che in realtà neanche c'era davvero.

<<Buongiorno! Come posso esserle utile?>> esclamò Molly con la sua dolcissima voce. Solo chi la conosceva bene poteva percepire la leggera tensione che si nascondeva sotto come un velo. Con la coda dell'occhio lo vidi corrucciare le sopracciglia, ovviamente infastidito.

<<Non ignorarmi>> la sua voce roca mi fece rabbrividire.

Mi girai e decisi di essere coraggiosa, tanto la mia morte ormai sembrava imminente.

<<Non ti sto ignorando, sto solo lavorando>> dissi, cercando di evitare il suo sguardo.
I suoi occhi avevano troppo potere su di me.

<<Voi umani pensate che non sappiamo riconoscere le vostre bugie? Ogni volta che mentite, il vostro cuore salta un battito>> si avvicinò ancora di più al bancone, stavolta mettendosi a faccia a faccia con me.
Anche i suoi movimenti non sembravano umani, erano troppo aggraziati, troppo sicuri.

Era bellissimo, non potevo negarlo nonostante la mia paura, ma era una bellezza crudele, feroce, una bellezza soprannaturale.

<<Non voglio essere la tua compagna>> sputai tutto ad un fiato. Sbarrai gli occhi, rendendomi conto solo dopo di quanto fosse stupido ciò che avessi appena detto.
Notai Molly, poco distante da me, irrigidirsi.

Lui alzò un sopracciglio.

<<Almeno su questo non menti>> inclinò la testa <<Come ti chiami?>> ero sempre più confusa. Ero abituata a lupi mannari che per una sola parola sbagliata erano in grado di mozzarti un arto, ma lui sembrava quasi divertito.

Song of Shadows - SOSPESAWhere stories live. Discover now