Patti chiari

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Finì anche maggio.
L'aria a Derry si era fatta calda e afosa, dai Barren si levava, come ogni metà primavera, un'umidità che impregnava il mattino e i vestiti.
Richie si ritrovò ad affrontare i test finali per recuperare il debito in fisica con la camicia appiccicata alla schiena per il sudore.
Stan e Eddie l'avevano aiutato a ripassare per settimane intere, e per la prima volta a Boccaccia riuscì di guardare delle formule su un foglio senza desiderare di scoppiare in lacrime.
All'uscita dall'aula, Eddie intrecciò le dita con le sue, apiccicose di sudore e tensione, e i Perdenti gli chiesero come fosse andata. Richie rispose che era andata bene.
E fu così.
Superato quel momento di attesa e incessante preparazione, i giorni parvero volare. Eddie si ritrovò a strappare pagine dal calendario con una velocità allarmante. Senza neppure rendersene conto, stava indossando la toga, del rosso vino della scuola superiore di Derry, e il cappello con la nappa.
Spettò a Ben tenere il discorso per i diplomandi, in quanto miglior studente dell'anno, e le sue mani tremarono attorno ai cartoncini promemoria che aveva preparato. Beverly fu la prima ad alzarsi in piedi quando ebbe finito di parlare, battendo forte le mani. Il resto dei Perdenti la seguì, in un coro di incitazione.
Un docente consegnò loro i diplomi, e tutti loro li srotolarono contemporaneamente, scorrendo le poche righe impresse sulla pergamena color grano, con gli occhi sgranati di emozione.
Il flash di una fotocamera li abbagliò, all'improvviso: la zia Amy aveva iniziato a scattare foto a tutti, e subito dietro di lei si erano radunati parenti e genitori dei Perdenti, che davano indicazioni sull'angolazione, sulle luci, sulle pose. La madre di Rebecca pretese delle foto solo di sua figlia - tutti alzarono gli occhi al cielo, ma glielo lasciarono fare, e Bill ridacchiò mentre Rebecca seguiva le istruzioni di sua madre per la posizione perfetta, beccandosi la pergamena arrotolata della ragazza in testa.
Richie si commosse quando la famiglia corse ad abbracciarlo, bagnando le punte dei capelli di Maggie mentre affondava il viso nella sua spalla. Eddie non sentì cosa si dissero, non ne ebbe bisogno: era certo che Maggie fosse fiera del figlio, esattamente come lo era lui, e vedere Richie così felice allargò il sorriso che già aveva sul volto.
La zia Pat lo prese un po' in giro, gli diede una pacca sulla spalla dicendogli che se avesse continuato a sorridere così avrebbe dovuto ricucirgli i lati delle labbra, e poi lo strinse a sè.
Ci furono altri abbracci, altre foto - Richie si divertì a rovinarle quasi tutte, infilando al momento dello scatto una mano, una punta del cappello o della scarpa.
Arrivati al pick-up di Mike, i ragazzi tirarono giù dal cassone enormi mazzi di fiori e li diedero alle compagne - ce ne fu anche uno per Susie, e alla ragazza tremarono un po' le labbra mentre Stan glielo porgeva. Rebecca, Melissa e Beverly strillarono come le ragazzine che erano e non la lasciarono in pace per la successiva mezz'ora.
Le ultime foto del giorno furono quelle per l'annuario - ci fu quasi mezzo pomeriggio di attesa, e Eddie fu più volte sul punto di andarsene, se solo Richie non l'avesse strenuamente trattenuto.
Il ragazzino non si pentì di avere aspettato: mentre sedeva sullo sgabello, il fotografo gli chiese cosa aveva imparato da quel lungo anno.
Eddie rispose:-Essere me stesso.-, e non dovette sforzarsi di sorridere quando l'uomo scattò.

L'aria avvolse il corpo di Eddie in un bollente bozzolo mentre precipitava giú dalla roccia, solo per essere accolto dall'acqua ghiacciata al di sotto.
Riemerse gettando indietro il capo, liberando il volto dai capelli bagnati, e le orecchie si stapparono: attorno a lui un coro di allegre risate, strilla, chiacchiericcio.
Un alto schizzo si levò alle sue spalle, quasi sommergendolo, e Eddie si voltò impacciatamente per fulminare Richie, che stava venendo a galla incurante del piccolo tsunami che aveva causato.
Il ragazzino batté un palmo sul pelo dell'acqua, gettandogliela negli occhi.
-Eddie!- Sbottò Boccaccia, tossendo. Il ragazzino continuò impietosamente a schizzarlo.
-Sei un cazzo di tricheco, Rich!-
-Credo che tu intendessi che ho il cazzo di un tricheco.- Ribatté l'altro, riparandosi con le mani sollevate, e prima che Eddie potesse fare una smorfia disgustata, Richie gli saltò addosso di peso, trascinandolo sottacqua.
Eddie tornò in superficie boccheggiando, un braccio del compagno serrato attorno al collo e una mano sulla testa, pronta a rispingerlo giú.
-É un peccato che tu non abbia davvero l'asma, Spaghetti.- La voce di Richie raggiunse il suo orecchio, minacciosamente divertita.-Perché quest'estate non avrò pietà.-
Eddie gettò indietro una gamba, colpendolo sul collo del piede.-Ti consiglio di mettere a frutto questa scoperta altrove.- Ribatté, liberandosi della sua mano tra i capelli.
-Hai fatto un'allusione sessuale?- La presa di Richie sulla sua gola si strinse, e se fossero stati soli, Eddie avrebbe anche potuto trovarlo conveniente, ma in quel momento si limitò ad assestargli una gomitata allo sterno.
-State facendo la lotta?- Urlò Beverly poco lontana, con gli occhi scintillanti di entusiasmo. Afferrò il braccio di Ben e lo tirò goffamente con sé attraverso l'acqua.-Voglio partecipare!-
Stan li seguí e si fermò in un punto in cui riusciva a toccare con i piedi sul fondo, cosí che tutti potessero vedere le sue braccia sdegnosamente incrociate.-Siete i soliti bambini.-
-I tuoi capelli sembrano dei noodles bagnati.- Commentò distrattamente Richie, e non fu in grado di prevedere lo scatto di Stan, che gli piantò una mano sulla faccia, facendolo inarcare all'indietro.
-Sei solo fortunato che i tuoi non siano biondi!- Ribatté, per poi strillare quando Richie gli leccò la mano in lungo e in largo.
-Non puoi fare sempre cosí!- Vociò, immergendo il palmo nell'acqua per pulirlo.
Boccaccia arricciò il naso.-Sarà la volta buona che perderete il vizio di mettermi le mani in faccia.- Scoccò un'occhiata in tralice a Eddie, e ammiccò.-Non tu, pidocchietto. Tu puoi metterle dove vuo...- Il ragazzino gli gettò di nuovo l'acqua in volto, e una buona quantità entrò nella bocca aperta di Richie, che prese a tossire.
Il ragazzino salí sulle spalle di Ben, piú determinato di prima a fargliela pagare, e Beverly si arrampicò su quelle di Richie come una scimmia, senza il supporto del giovane, che si stava ancora riprendendo dall'accesso di tosse.
Anche gli altri Perdenti si raccolsero attorno a loro; Bill aprí le scommesse mentre tutti bisticciavano su chi avrebbe vinto. Furono puntati due dollari a testa, e Beverly e Richie inorridirono quando sentirono Rebecca scommettere su Eddie.
-Che amica sei?- Sbottarono all'unisono, e Richie le lanciò addosso un'alga.
Stan si scansò.-Non lanciare le cose che trovi nell'acqua. Potrebbero essere urticanti.-
Richie abbandonò la presa su una delle gambe di Beverly per schioccargli in faccia le dita bagnate.-La presenza piú urticante sei tu, Stanley.-
Mike tenne per le braccia l'amico prima che si lanciasse contro la coppia, rischiando di far cadere Beverly dalle spalle di Richie.
-Dopo combatterò contro di te.- Protestò Stanley, puntando un dito verso Boccaccia.-E ti farò il culo.-
-Spiacente, il prossimo scontro é già prenotato.- Disse Bill, che stava districando l'alga dai fitti ricci di Rebecca.-Io e Susie contro Mike e Melissa.-
-Non avevi detto che era una cosa da bambini?- Aggiunse Ben, lanciando a Stan un'occhiata inquisitrice.
Stan riassunse il suo contegno, le spalle dritte.-Sí, infatti.- Rispose, fingendosi disinteressato.
Non gli credette nessuno.

White Lies - ReddieWhere stories live. Discover now