Famiglie

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Richie tirò fuori il tacchino dal forno e lo richiuse con un colpo d'anca.
Un delicato profumo di carne e spezie si levò nella cucina, e dovette spandersi fino alla sala dove stavano giocando i gemelli, perché Cathy e Matthew lo raggiunsero correndo e schiamazzando.
-Il tacchino!- Urlavano.- É pronto il tacchino!-
Matthew iniziò a saltellare attorno al fratello, rischiando di fargli cadere la teglia.
-Ehi, sgorbietto!- Richie mantenne il tacchino con una sola mano e posò l'altra sulla testa del bambino, per fermare i suoi movimenti.- Smettila, se non vuoi mangiare tacchino e polvere.-
Matthew mise il broncio, le piccole braccia conserte, e Cathy iniziò a prenderlo in giro, la sua risata un tintinnio di campanellini d'argento alle orecchie di Richie.
Il giovane posò la teglia al centro della tavola che aveva preparato: per l'occasione, aveva apparecchiato con la tovaglia ricamata della nonna e i calici di cristallo, dono di nozze per i suoi genitori.
Poi prese in braccio Timothy, che era rimasto a fissarlo mentre cucinava dal suo seggiolone, e lanciò un'occhiata ammonitrice ai gemelli.
-Non toccate nulla.- Sibilò, mentre usciva dalla cucina.
Sentí i bambini ridacchiare mentre saliva le scale, e sorrise tra sé.
Che pesti.
Aprí con delicatezza la porta della stanza di sua madre; i cardini erano cosí malandati che se l'avesse spinta con piú violenza avrebbe suscitato un cigolio tale da far tremare i vetri delle finestre.
Maggie era in piedi accanto al letto, ad infilarsi le pantofole.
-Ehi, Meg.- La salutò Richie, sorridendo da orecchio a orecchio. Timothy, tra le sue braccia, continuava a mordicchiare il ciuccio.- Ti sei alzata, ne sono contento.-
Era raro che sua madre abbandonasse il letto per un qualsiasi motivo, e il giovane si complimentava con lei ogni volta. Si complimentava con lei per qualsiasi delle sue azioni, anche le piú semplici, perché sapeva quanto sforzo le costassero, e che traguardo rappresentassero.
Maggie annuí, continuando a guardare in basso, verso le ciabatte che era finalmente riuscita ad indossare.
Richie sistemò piú comodamente Timothy tra le braccia.- É pronta la cena.- Disse poi.- Ti va di scendere a mangiare? É il Ringraziamento, oggi.-
La donna alzò lo sguardo su di lui. Nonostante l'età che avanzava e i dolori della vita, era ancora bella.
Richie sapeva di non aver preso nulla da lei - né i suoi occhi azzurri, né la pelle ambrata, né i morbidi capelli castani.
Era il ritratto di suo padre, e questa cosa lo feriva. Doveva essere una croce per Maggie guardarlo e rivedere in lui ogni giorno il volto del marito che aveva perduto.
Forse sarebbe guarita prima se la sua faccia fosse stata diversa.
-Davvero, Richie?- Chiese stupita, la voce arrochita dal silenzio cui si era condannata.- É il Ringraziamento?-
-Sí.-
Gli occhi della donna si illuminarono un po', e parve quasi che sorridesse.
-É la mia festa preferita.-
-Ho fatto anche il tacchino.-
Il sorriso sul volto sciupato di Maggie si fece piú evidente.-Bravo, Richie.-
-Allora vieni a mangiare con noi?-
Lei annuí.- Sí, certo.-
Il figlio le si avvicinò con passo felpato, perché sapeva quanto le desse fastidio il rumore, e la prese delicatamente sottobraccio.
La condusse nel piú totale silenzio giú per le scale, mentre Timothy continuava a succhiare il ciuccio con insistenza.
-Hai quasi due anni.- Gli sussurrò Richie.- Che ne dici di piantarla con quel coso?-
Timothy scosse con veemenza il capo e prese a succhiare piú forte.
Raggiunta la cucina, Richie lasciò andare il braccio di Maggie e infilò nuovamente il fratellino nel seggiolone, spingendolo verso il tavolo.
Cathy e Matthew, appena videro la madre, le si aggrapparono come scimmie, tirandola da un lato e dall'altro per avere le sue attenzioni.
Maggie posò le mani sul capo di entrambi, scompigliando loro i mossi capelli castani.
Richie rimase a guardare la scena per un po', il cuore talmente gonfio di emozioni da essere incapace di identificarle.
Poi, quando sentí le lacrime premere per uscire, distolse lo sguardo e aprí un tiretto per estrarre un coltello.
-Mangiamo?- Chiese, rivolto al resto della famiglia.
I gemelli emisero un urletto entusiasta e andarono a sedersi accanto alla madre.
Richie spostò la sedia del posto a capotavola per avvicinarsi al tavolo e infilò il coltello nel tacchino, compiendo il taglio rituale.
Distribuí abbondanti fette nei piatti dei fratelli e una piú sottile in quello di Maggie, che era di scarso appetito.
Poi sedette a tavola, e disse:- Allora, per cosa volete ringraziare?-
-Per il tacchino!- Esclamarono tutti, persino Timothy, che aveva da poco imparato a parlare.
Richie sorrise mentre i familiari iniziavano a mangiare.
-Per il tacchino.- Mormorò tra sé, e guardò Maggie.

White Lies - ReddieTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang