Perdono

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Beverly vide distintamente Bill alzarsi dal pavimento e uscire dalla finestra della stanza di Eddie, per poi scomparire da qualche parte sul tetto.
Si sollevò anche lei dal letto, facendo attenzione a non svegliare Eddie, addormentato sulla sua spalla.
Lei non aveva chiuso occhio, tormentata dalla conversazione tenuta qualche ora prima con Richie e Mike.
Aveva passato diverso tempo a fissare il soffitto al buio, con solo il respiro profondo dei suoi amici a disturbare i suoi pensieri.
I Perdenti - di cui ormai erano parte integrante anche Susie e Rebecca - c'erano sempre stati gli uni per gli altri.
Nessuno veniva mai lasciato indietro.
Ma lei aveva fatto male a parecchie persone negli ultimi mesi, e non era ancora riuscita a riappacificarsi con tutte. Aveva fatto la ramanzina a Richie per essersi comportato in maniera tanto sciocca con Eddie da rischiare di perderlo per sempre, ma anche lei aveva spezzato parecchi cuori e non era sicura che le persone in questione avessero ancora tanta voglia di avere a che fare con lei.
Rebecca l'aveva perdonata, il rapporto con Ben era strano ma ci si poteva lavorare su.
E Bill?
A stento si parlavano dal giorno in cui l'aveva accusato di non averle detto la verità sulla cartolina.
Lo conosceva abbastanza bene da sapere di averlo ferito profondamente - Bill faceva un orgoglio della sua onestà - eppure non abbastanza da tenere la bocca chiusa in quel momento e sfogare il suo sconcerto in un altro modo.
La morte della madre di Eddie le era piombata in testa come una sentenza: in momenti del genere, bisogna stringersi attorno tutto ciò che rimane, gli amici, gli amori, i familiari.
E Bill era stato ed era ancora tutto questo per lei. Il suo migliore amico, il ragazzo che aveva amato, un fratello.
Poco a poco lo stava perdendo, a causa del suo egoismo. Della sua immaturità e incapacità di comprendere i propri sentimenti.
Fu con il proposito di chiedergli scusa che gli sedette accanto sul tetto, stringendo le braccia attorno al corpo per il freddo dell'aria notturna.
Bill voltò appena il capo registrando la sua presenza, i suoi occhi chiari splendevano come pozze nell'oscurità, e la sagoma della luna vi si rifletteva come nell'acqua.
Le si fece un po' più vicino, quasi d'istinto, per darle calore, e Beverly non poté fare a meno di sorridere.
Non la odiava, dopotutto.
-Non riesci a dormire?- Domandò lui.
Beverly abbassò lo sguardo sulle tegole rossastre.-No. Troppi pensieri.-
-Sei preoccupata per Eddie?-
-Non lo siamo tutti?-
-Sì.- Bill annuì, tornando ad osservare le stelle, la chioma solitaria di qualche albero che oscillava contro il cielo, nero su nero.-Spero che la nostra vicinanza lo faccia stare un po' meglio.-
Lei si morse una guancia.-Certi vuoti non possono essere colmati.-
-Lo so.- La voce del ragazzo si spezzò, ma il suo volto rimase impassibile.
Beverly sapeva che stava pensando a Georgie, a quella paura di perderlo che non andava mai via, come se l'avesse perso davvero.
Gli mise una mano sul ginocchio, stringendo forte, e la sensazione del calore di Bill sotto le dita fu estranea e familiare al tempo stesso: non lo toccava da mesi, eppure era come se non avesse mai smesso.
-E' per questo che sei venuto sul tetto?-
-No.- Il giovane esitò, lanciandole una rapidissima occhiata.-E' per Rebecca.-Beverly sollevò le sopracciglia, e il giovane proseguì:-Fa sempre un po' più male, ogni volta che ci troviamo insieme nella stessa stanza. Sai, da quando...- Scosse il capo.-immagino che te ne abbia già parlato lei.-
A Beverly si strinse lo stomaco.-Un tempo me ne avresti parlato tu.-
-Già.- Il giovane sorrise.-Quando eravamo ancora amici, solo un anno fa.-
La ragazza prese un profondo respiro. Ora o mai più, pensò, e strinse forte la stoffa del pigiama di Bill tra le mani.-Mi dispiace per quello che è successo tra noi. Non mi sono comportata nel migliore dei modi.-
Il giovane si strinse nelle spalle.-Non posso avercela con te perché non mi amavi.-
-No, ma puoi avercela con me perché ti ho mentito.-
Bill si fece ancor più piccolo, le ginocchia strette al petto.-L'hai fatto a fin di bene. Non ha funzionato, ha fatto schifo, ma non posso biasimarti. E' la stessa cosa che ha fatto Richie con Eddie, e personalmente credo siano due teste di rapa a non rendersene conto e fare pace.-
-Credi che dovremmo fare pace anche noi?- Chiese timidamente Beverly, con il cuore che batteva forte nel petto.
Il giovane la guardò, un po' sorpreso, un po' curioso.-Non sono arrabbiato con te, Bev. Da un bel po' in realtà.-
Lei avrebbe voluto squittire di gioia, ma avrebbe rischiato di svegliare gli altri. Si limitò a sorridere, e per la prima volta in mesi sentì di poter respirare.-Ti chiedo comunque scusa.-
-E' a posto.- Rispose Bill, volgendo nuovamente il capo verso la notte.-La morte della madre di Eddie mi ha fatto capire cosa conta davvero. La vita è breve, e non posso trascorrerla tutta a guardarmi indietro: così non vedrò mai le cose meravigliose che mi aspettano.-
Beverly gli diede un colpetto con la spalla.-Ti riferisci a Rebecca?-
Gli occhi del giovane si fecero un po' tristi.-Ho passato due mesi a disperarmi per noi due, a pensare a te, alle tue bugie, all'amore che provavo...- Quelle parole fecero male anche a Beverly, ma non lo disse, perché Bill si stava finalmente confidando con lei e, suo malgrado, stava dicendo la verità.-so che non avrei potuto fare altrimenti. Voglio dire, chi non sarebbe distrutto dopo una rottura del genere? Però così ho perso Rebecca. E adesso sono doppiamente distrutto.-
-Non l'hai persa.- Ribatté rapidamente Beverly, sgranando gli occhi.-Come ti viene in mente?-
-Tu non l'hai vista la sua faccia quando mi ha detto che non potevamo stare insieme.- Bill prese a tormentarsi le mani, i pollici che scorrevano sui dorsi e sui palmi.-Sembrava così delusa da me. Come se stessi facendo il doppiogioco.-
-Rebecca sa che non è così.- Rispose Beverly, ancora con sorpresa. Non riusciva a credere di dover spiegare una cosa del genere a Bill. Ma forse per lui era più facile - più ovvio - convincersi che Rebecca non lo volesse. Solo perché prima non l'aveva voluto lei.- Pensa solo bene di te. Ma è spaventata.-
Bill fece una smorfia.-Non so come farle cambiare idea.-
Beverly disse, per la seconda volta da quando erano iniziati i suoi problemi con Bill, una cosa di cui sapeva si sarebbe pentita.-Tu mi ami ancora?-
Sentì Bill irrigidirsi accanto a lei, e dopo alcuni istanti stavano tremando entrambi, come se quella domanda gli avesse scosso le terminazioni nervose, percuotendole.
-Non lo so.-
-Ah.-
Il giovane separò le mani, gesticolando.-I-io s-sto...- Prese un profondo respiro.-Sto cercando di c-capirlo. Ma sono s-sicuro dei sentimenti che p-provo per Rebecca.- Nascose il viso tra le ginocchia, e Beverly lasciò scorrere le dita sulla sua schiena, tentando di tranquillizzarlo.-Qualsiasi cosa senta per te, voglio lasciarmela alle spalle.- Proseguì il ragazzo.-Sono sentimenti sterili, che non porteranno da nessuna parte. Con Rebecca c'è tutto un futuro da scoprire.-
Beverly avrebbe voluto maledirsi e tagliarsi la lingua, ancora e ancora, ma rispose:-La penseresti ancora così se ti dicessi che ti amo? Vorresti comunque stare con lei?-
Bill si voltò di scatto verso di lei, la bocca spalancata:-Beverly, ma che cazzo...- Quasi urlò, e l'amica si protese in avanti per tappargliela. Lo guardò fisso negli occhi, e lui continuò ad essere troppo sconvolto per scansarsi o aggiungere altro.
-Devi solo dire sì o no, Bill. Chi sceglieresti, se dovessi avere una reale possibilità con entrambe?-
Lui continuò a guardarla per un po', gli occhi azzurri così vicini ai suoi, le labbra che le sfioravano il palmo. Beverly sentiva il cuore batterle all'impazzata nel petto, mai violento come in quel momento, perché sapeva in qualche modo che da quella risposta sarebbe dipeso tutto. Sarebbe dipesa la felicità di Rebecca. E sarebbe dipesa quella di Bill. Due delle persone cui più teneva al mondo.
E non avrebbe mai voluto essere quella che l'avrebbe rovinata.
Bill si distaccò, nel suo sguardo un acre miscuglio di sorpresa e rabbia.-Sceglierei comunque Rebecca.- Rispose, flebilmente.-Perché quello che provo per te è solo un effetto collaterale dei mesi che abbiamo passato insieme. La ferita è ancora fresca. Ma non potrei mai ricostruire sulle ceneri, Beverly.- Proseguì, più duramente, gli occhi ridotti a due fessure.
Lei tirò un sospiro di sollievo.-Oh, sono così contenta di sentirlo.- Rispose, mentre Bill continuava a rimbalzare da un'emozione all'altra, ogni istante più sconvolto.-Non ti amo, Bill.- Lo rassicurò, afferrandogli saldamente una spalla.-Volevo solo...-
-Mettermi alla prova?- Completò immediatamente lui, scuotendo il capo con un mezzo sorriso.-Mi hai fatto prendere un colpo.-
-Però adesso sai con chi vuoi stare per davvero. E lo so anch'io.- Gli strizzò l'occhio.-Per cui posso dirti senza ulteriori indugi che Rebecca è folle d'amore per te.-
Il cervello di Bill era ancora bloccato sulla tremenda situazione di qualche istante prima.-Non posso credere che tu mi abbia tirato un tale colpo mancino.- Disse, quasi tra sé.
Beverly lo scosse.-Hai sentito quello che ti ho detto? Rebecca è pazza di te!-
-Sì, sì, ho sentito! Non urlare, potrebbe sentirti!- Ribatté lui, alzando la voce a sua volta, e dopo un altro sguardo stavano ridacchiando entrambi come bambini alle prese con le prime cotte.
Beverly tentò di assumere un'espressione più seria.-Dico davvero, non lasciartela scappare.-
-Non lo farò.- Ci fu una scintilla vibrante nello sguardo di Bill, repentina e luminosa come una stella cadente, che compariva solo quando era estremamente sicuro di qualcosa.
Beverly era incredibilmente sollevata di vederlo così determinato a rendere felice Rebecca - e sè stesso, dopo aver sofferto così tanto.
Allungò una mano verso di lui, incerta, e Bill la tirò rapidamente in un abbraccio.
-Cavolo, se mi sei mancata.- Mormorò il giovane, il viso sprofondato nei suoi capelli rossi.
Beverly avvolse più saldamente le braccia attorno alla sua vita.-Ti voglio bene, Bill.-
Un bacio sulla fronte, poi:-Anch'io.-

White Lies - ReddieWhere stories live. Discover now