CAPITOLO 19

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Era quasi l'ora di uscire ed io ero pronto fisicamente, ma non mentalmente. Non lo ero per niente.

Era quasi un'ora che me ne stavo davanti allo specchio, fermo, immobile, a fissare il mio riflesso, come se questo potesse darmi il coraggio per fare quello che mi ero preposto di fare.

Mi sembrava appena ieri di aver passato la notte a casa di Taehyung. Ogni volta che la mia mente vagava a quel momento sentivo le farfalle nello stomaco ed era come se fossi di nuovo sul suo letto con lui. Se chiudevo gli occhi mi sembrava di sentire ancora il suo respiro vicino al mio.

Ci aveva svegliato Jimin verso mezzogiorno. Era tornato a casa la mattina presto, ma aveva deciso di lasciarci dormire fino a tardi dato che le lezioni erano finite. Avevo pranzato con loro e poi me ne ero tornato in dormitorio. Qualche giorno più tardi sarei dovuto partire per tornare a Busan per passare le vacanze invernali con la mia famiglia.

Durante il pranzo parlammo dei nostri piani per le vacanze. Jimin disse che sarebbe rimasto nell'appartamento in quanto vicino alla sua scuola di danza. Aveva deciso di provare ininterrottamente fino alla Vigilia, quando sarebbe poi tornato a casa dai suoi genitori. Sia lui che Taehyung avevano frequentato le scuole superiori a Seoul, ma se i genitori di Jimin avevano deciso di trasferirsi fuori città una volta che questo aveva terminato le scuole, i genitori di Taehyung vivevano ancora a Seoul, ma dall'altra parte della città. Il rosso aveva ugualmente deciso di andare a vivere con il suo migliore amico vicino al polo universitario per evitarsi il traffico della metropoli ogni giorno.

Il loro appartamento non era di certo lussuoso, ma era posizionato in modo strategico per entrambi, e con il lavoro al Y Jimin poteva aiutare i suoi genitori a pagare per la prestigiosa scuola di danza che frequentava.

Ammiravo la costanza di spirito di Jimin ed ammiravo come quei due ragazzi si fossero trovati e fossero rimasti insieme per così tanti anni senza mai perdere l'affiatamento che contraddistingueva il loro rapporto. Da un lato ero geloso, non per il loro rapporto, perché in realtà io potevo dire di avere un qualcosa di simile con HaiRan, ma perché avrei voluto avere un rapporto speciale io con Taehyung.



"Jeon io tra poco esco, hai finito di preparati?" mi chiese JianPu.

Dopo la conversazione con Jimin non avevo avuto un vero e proprio confronto con P. Se non mi aveva detto chi fosse la ragazza in questione probabilmente era perché non si sentiva pronto. Però alla fine anche lui aveva capito che ero al corrente di tutto, sia perché conosceva Jimin fin troppo bene, sia perché quelle volte in cui Minso era venuta al dormitorio io me ne ero andato con una scusa poco credibile per lasciarli soli.

Alla fine era giusto così, avevo tutto il tempo del mondo per poterlo sfottere così come lui aveva preso in giro me nei mesi passati con Taehyung, anche se tra me e lui non c'era effettivamente ancora stato nulla, quindi non era proprio la stessa cosa.

"Sì hyung, tu va pure, io arrivo più tardi!" gli urlai di rimando dal bagno.

Poco dopo sentii la porta chiudersi, segno che P fosse effettivamente uscito. Mi ero lavato, vestito e pettinato. I capelli mi erano ormai cresciuti abbastanza da poterli raccogliere in un piccolo codino dietro alla testa per cui li avevo acconciati così. Avevo optato come sempre per un look molto semplice: pantaloni neri e camicia.

Era una camicia lucida blu scuro con scollo a V abbastanza profondo. Me l'aveva regalata HaiRan per Natale dicendo che avrei dovuto assolutamente indossarla per la festa di Capodanno.

Ero rimasto a Busan circa una settimana e poi ero tornato a Seoul giusto qualche giorno prima del 31 dicembre. In quegli ultimi giorni non avevo però ancora visto Taehyung che era invece rimasto a casa dei suoi fino a quel pomeriggio.



Cherry tea - TAEKOOKWhere stories live. Discover now