"Amici"

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Ghost, I see you standing there
D

on't turn away, I want you to stay
Ghost, what's your name? Why so surprised? I'm interested

Un rumore leggero ma quasi fastidioso interrompe il mio pisolino sulla spiaggia, per non parlare degli schiamazzi dei ragazzini alle mie spalle, cosi noiosi. Mi alzo col busto dalla mia sdraio rubata per la notte e sento la voce sottile di Taehyung colto alla sprovvista.

"Che c'è?" 

"Sento un rumore." Come fa a rivolgermi cosi tranquillamente la parola, non lo conosco minimamente eppure ha preso la sua sdraio e si è avvicinato a me, allontanandosi da tutti gli altri, questo ragazzino è visibilmente strano.

"Sono io, o meglio, le mie cuffie." Ridacchia avvicinandomi una cuffia. "Senti, sono sicuro che ti piacerà."

"come fai a dirlo?" Alzo un sopracciglio mettendomi quella cuffia in un orecchio.

"Oh io ho tanti difetti ma almeno ho un ottimo gusto musicale, di questo puoi esserne certo, e sono sicuro che la canzone ti piacerà." Il suo tono sembra quasi divertito dalla sua stessa affermazione mentre io mi metto comodo per cercare di addormentarmi di nuovo. Le mie orecchie vengono invase da una melodia elettronica ben diversa da quella che i gruppi musicali rilasciano ogni giorno e che fa ballare i miei "amici."

"Non capisco una sega di quello che dicono." Mi spazientisco cercando di decifrare l'accento stranissimo del cantante, ma sicuro migliore di alcuni ragazzi della mia scuola che hanno preso più di me all'esame finale.

"Non capisci l'inglese?"

"Ma per chi mi hai preso? Ha solo un accento strano il tizio.." La sua risata irrompe ancora come accompagnamento alle onde del mare.

"Perchè è australiano, li parlano tutti in modo strano, tipo i 5 Seconds Of Summer."

"E chi sono?" Silenzio.

"Io non ci parlo più con te, ritiro tutti i pensieri sul fatto che fossi il più figo di tutta la compagnia." Mi volto di scatto verso di lui.

"Davvero?" Per quale assurdo motivo IO ero il più figo in quel gruppo? Cioè, quel pensiero aveva sempre sfiorato la mia mente ma le zero attenzioni che le ragazze mi riservavano mi riportavano alla realtà e sentire quelle parole da un'altra persona, soprattutto di Seoul, che non è un dettaglio da poco, mi aveva colto alla sprovvista.

"Perchè mai dovrei mentire a un ragazzo sconosciuto?" La sua voce ha assunto una sfumatura ironica che mi porta a credere sempre di più alle sue parole. "Comunque la canzone si chiama Empty, nel caso tu voglia andarti a cercare il testo."

"Ti farò sapere.." Trattengo una piccola risatina cercando di non addormentarmi sotto il suono della canzone mista alle onde del mare..

02-07, Mokpa.

La voce di Lana Del Rey trasmessa dalle cuffiette dello sconosciuto viene rudemente interrotta dalla mia suoneria statica del telefono. Mi sono addormentato come un cretino.. Afferro il telefono dalla tasca dei miei pantaloni, è mia madre.

"Guk?? Si può sapere dove sei?? Sono le due del mattino!!" La voce di mia madre è un misto tra lo spavento e il sollievo, sicuramente avrà pensato il peggio non vedendomi tornare a casa. Mamma mi sono solo addormentato sulla spiaggia, niente di che, niente di nuovo. 

"Sto arrivando.." Biascico con la voce assonnata e chiudo la chiamata prendendomi la testa tra le mani, non ho le forze ora per litigare con lei. Mi volto, le sdraio sono tutte in ordine e completamente vuote, sono andati via tutti, o almeno, tutti tranne lo straniero. I suoi occhi sono fissi sulle stelle, intenti a scrutarle. E' stato sveglio per tutto questo tempo?

"Devi tornare a casa?" La sua voce è troppo bassa adesso, mette quasi paura. Il pensiero di essere rimasto solo con questo rovina-scarpe mi rende molto a disagio. Annuisco comunque alla sua domanda cercando di alzarmi dalla sdraio. Si alza a sua volta e non posso fare a meno di fare quella scomoda domanda.

"Sei rimasto qui per tutto questo tempo senza svegliarmi?" Chiedo rimettendo la sdraio al posto a cui appartiene. Lo sconosciuto alza le spalle abbassando lo sguardo.

"Mi dispiaceva svegliarti.. e poi nemmeno io volevo rimanere da solo in un posto che non conosco."

"Allora perchè non sei tornato a casa tua?" Il suo indice indica il cielo.

"Le stelle. Non le avevo mai viste cosi luminose e non riesco a fotografarle col mio telefono.. volevo immortalare il momento nella mia mente." Ogni sua parola suona sempre più ridicola al mio orecchio ma per qualche strano motivo voglio saperne di più, non ora però, ora non posso.

"Io me ne torno a casa." Lo supero ma sento anche i suoi passi dietro di me.. mica questo ragazzo ha in testa di seguirmi?? Magari a Seoul è una specie di usanza che quando si fa tardi si va a dormire a casa degli altri.. ho visto una cosa simile in un drama, devo cercare gentilmente di fargli capire che non può seguirmi. Aspetto che ci avviciniamo ancora un pò di più all'unico lampione che illumina fiocamente la spiaggia, in modo da guardarlo meglio e capire le sue intenzioni.

"Dove vai?" Sbotto quando lo sento realmente vicino a me. Questo ragazzo non mi piace, e non solo per le scarpe, ha qualcosa di strano, mi inquieta.

"A casa mia?? Cosa credi?" Il suo sguardo si acciglia, finalmente riesco a vederlo. Indossa ancora il maglioncino di questo pomeriggio e i suoi capelli sono leggermente schiacciati per colpa della sdraio. Se avessi i capelli lunghi come i suoi probabilmente anche i miei sarebbero nella stessa situazione. "Sono le due del mattino, dove dovrei andare?" Il suo tono risulta irritato. Alzo le spalle continuando a proseguire verso la mia strada.

"Sai almeno come fare per raggiungere casa tua? Sei arrivato oggi."

"Non mi serve una babysitter." Ma chi me l'ha fatto fare a rivolgere la parola a questo ragazzino viziato? "Ciao." Se ne sta andando realmente, la sua figura si confonde sempre di più con le ombre degli alberi in cui si sta avvicinando. Non sarò più gentile con nessuno in questo posto del cazzo. 

Ma guarda tu..

Non solo quel cretino non mi ha svegliato ma mi ha anche rimproverato perchè volevo indicargli la strada e aiutarlo a non perdersi. Ma che ragazzino insolente, non tutti sono cosi a Seoul, io lo so, solo lui è uscito male, effettivamente uno uscito bene non poteva mai passare le vacanze in questa città del cazzo.

FUUBUTSUSHI | TAEKOOKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora