Sabato sera

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Waking up to headlines

Filled with devastation againMy heart is brokenBut I keep going

Pantaloni neri, maglietta nera, tutto è nero. Possibile che io non riesca ad indossare nulla che contenga il nero e pensare di essere comunque figo?? Devo uscire via da questa bolla che la mia mente ha creato sul mio vestiario, ma non questa sera. Oggi è sabato e tra qualche minuto passera Namjoon per portarci a Muan, come tutti i sabati d'estate. Se non ci fossero stati gli esami avremmo iniziato molto prima ad andarci, ma eravamo tutti cosi impegnati a studiare, per nulla alla fine. Scendo in fretta le scale di casa mia e mia madre, sentendomi arrivare, si porta al termine di esse per potermi accogliere e aggiustarmi i capelli, come se fosse una specie di rito.

"Tieniti sempre vicino il telefono?" Mi raccomando alzandosi sulle punte per potermi aggiustare anche i capelli di dietro, nonostante non abbiano nulla di male i miei capelli. La differenza di altezza tra me e mia madre è già mostruosa cosi, mi immagino quanta fatica possa fare mio padre per lasciarle un semplice bacio sulla guancia la mattina.

"Perchè mai dovrei perdere di vista il mio telefono a Muan?" Ridacchio alla sua ridicola espressione ma carica di preoccupazione nei miei confronti ed afferro i soldi dalla sua mano, soldi che avrei speso in uno stupido biglietto di una stupida discoteca e in un cocktail carico di ghiaccio. Afferro il mio portafoglio dalla tasca dei pantaloni e vi ripongo dentro la banconota prima di uscire di casa per camminare verso il famoso punto d'incontro. Namjoon vive sulla cime della collinetta del nostro paese quindi il punto di incontro è la base di essa, come sempre. Mi tiro su il cappuccio della felpa nera mentre cammino lungo le strade silenziose di un sabato sera estivo, illuminate solo da alcuni lampioni riflettenti una luce gialla abbastanza fastidiosa. Scorgo i volti di quelli che dovrebbero essere i miei amici. Hoseok sta indossando dei ridicolissimi pantaloni di pelle insieme ad una maglietta bianca mentre armeggia col cellulare.

"Jeongguk io ho portato Jinsoul a casa e sono tornato qui ma sono comunque venuto in orario rispetto a te." Distoglie lo sguardo dal telefono e se lo ripone nella tasca dei pantaloni lanciandomi uno sguardo annoiato. "Grazie per averci degnato della tua presenza alla fine." 

"Oh di nulla." Sorrido forzatamente salutando anche gli altri con un cinque. Perchè deve sempre vantarsi di poter uscire liberamente con Jinsoul e accompagnarla a casa? Anche a me piacerebbe avere una ragazza ed uscire con lei il sabato sera ma nessuna mi calcola in questi due metri quadrati e quelle poche che hanno una leggera attrazione nei miei confronti sono dei casi umani assurdi, il tipo di ragazza che indossa le parigine color carne sotto le gonne sopra il ginocchio per andare al mercato domenicale. Batto il cinque a Yoongi, Jin, Jimin e.. lo sconosciuto?? Cosa ci fa qui?? Non abbiamo abbastanza spazio in macchina. "E lui?"

"Ho un nome." Sottolinea allontanandosi dal nostro cerchio che abbiamo creato coi nostri corpi. Ti chiamerei per nome se solo me lo ricordassi. Jimin mi afferra una spalla cercando di spiegarmi perchè se lo sono portato dietro, come uno di quei vetrini modificati dal mare, non te ne fai assolutamente nulla e sono inutili ma tremendamente belli da guardare.

"Taehyung è appena arrivato." Ah ecco come si chiama. Questo ragazzino si chiama Taehyung, probabilmente con uno spintone riuscire a fargli raggiungere Muan ma i suoi genitori hanno deciso di chiamarlo Taehyung. "Non possiamo non portarlo in discoteca insieme a noi."

"Perchè? Non ha niente di speciale quel posto."

"Madonna Guk, mi fai salire la depressione ogni volta che parli." Si lamenta Hoseok cingendo un braccio intorno a Jimin. "Taehyung sembra molto simpatico, perchè non dargli una possibilità?"

"Perchè siamo già troppi in macchina senza di lui, figuriamoci con lui. Non voglio che Namjoon abbia problemi a causa nostra." Possibile che nessuno di queste teste laccate abbia realizzato il dettaglio più importante.

"Posso mettermi nel cofano, sono bravo a piegarmi." E' seriamente qualcosa di cui andare fieri?

"Problema risolto!" Esulta Hoseok dandomi una pacca sulla spalla. "Basterà solo togliere quel coso in modo che tu possa respirare. Possiamo anche lasciarlo qui, nessuno verrà mai a rubarlo." Stranamente ha avuto una buona idea, devo riconoscerglielo.

"Jimin.." Lo richiamo vedendo l'auto di Namjoon scendere dalla collinetta. "E' nuovo il tuo apple watch?" Dico in fretta, ora che ho colto il coraggio per porre questa domanda non mi farò scappare l'occasione. Quei deficienti corrono incontro l'auto blu scura di Namjoon mentre Taehyung resta a dovuta distanza ad ascoltare ciò che abbiamo da dirci.

"E' un regalo, il mio premio per una scommessa." Risponde con un sorriso sulle labbra, ammirando l'apparecchio elettronico nero sul suo polso. Detta cosi combacia col racconto di Taehyung. Hoseok ci raggiunge per indurci a sbrigarci per andare a Muan. "Ho vinto contro questo coglione e adesso il suo apple watch nuovo è mio." Hoseok alza gli occhi al cielo al ricordo di avere perso, ora sono ancora più curioso di prima.

"Che scommessa?"

"Jimin ha scommesso il mio apple watch se avesse riuscito a farti macchiare le scarpe e non ci credo che ci sia realmente riuscito grazie a quello nuovo. Gli dobbiamo un favore, capisci?" Perchè solo nella mia testa questa situazione suonava tanto grave e invece loro la stanno ponendo come un semplice gioco?? 

"Voi avete scommesso sulle mie scarpe?"

"Andiamo Guk, non farla cosi grave e andiamo a divertirci." Urlano i due correndo verso i posti dell'auto. A quanto pare era tutto vero, che scemo che sono stato. Taehyung, ora che ho memorizzato il suo nome lo userò più spesso per non dimeticarmelo, si avvicina a me con le braccia incrociate. Porta una maglietta a maniche lunghe dove è possibile scorgere da una sua manica quella fascia bianca e blu. 

"Mi apri il cofano per favore?" Domanda con un tono da "Te-lo-avevo-detto" che potrebbe usare solo mia madre. Forse dovrei fargli le mie scuse. Corro dal lato di Namjoon a spiegargli in fretta la situazione e quel poveretto acconsente a lasciare il pezzo che separa il bagagliaio dai posti posteriori, giusto per permettergli di respirare lungo il viaggio che non sarà tanto lungo ma meglio non rischiare.

FUUBUTSUSHI | TAEKOOKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora