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Manca pochissimo alla fine dell'ora, Seonghwa continua a stuzzicarmi facendomi eccitare.
Appena finirà l'ora, mi alzerò e mi allontanerò da lui, quindi ti prego stupida campana muoviti a suonare.

Batto nervosamente il piede a terra, mentre Seonghwa mi fissa da dietro, seduto sul suo banco. Stringo forte la matita fino a quando non si divide in due. «Sei piccoletto ma la forza non ti manca» dice, alzandosi.

Avvicina la mano per prendere la matita, io allontano subito la mia. Prendo un altro foglio, per calmarmi potrei mettermi a scrivere o disegnare qualcosa.

Appena prendo il foglio, però, mi taglio il dito «Ah, fogli di merda!» impreco anche contro i fogli ora, ma non capisco manco io perché sono così arrabbiato.
Forse sono arrabbiato con Seonghwa che mi sta stuzzicando? O magari con me stesso perché sto pensando cose strane.

Mi alzo, strappando dalle mani di Seonghwa la matita spezzata in due e andando a buttarla. Mi fermo a metà strada tra lui e il cestino e lo guardo.
Ho le lacrime agli occhi, sto di nuovo piangendo senza un motivo, e davanti a Seonghwa. Quanta sfiga devo avere in una giornata «Preferisco se torni a ignorarmi come prima» dico, asciugando le lacrime, lui mi guarda senza reazione.

La sua faccia è tornata com'era prima, ossia senza espressione. C'è un po' di sorpresa nel suo volto, ma proprio poca. La campanella finalmente suona, liberandomi da quell'ora. Esco dall'aula e corro in bagno.

Entro in un bagno a caso e mi asciugo le lacrime, stringo i denti e cerco di smettere di piangere, nel tentativo di non farmi sentire da Seonghwa che mi ha seguito.

«Smettila di piangere idiota del cazzo» mi dico da solo, tirandomi uno schiaffo. Se piango darò fastidio a qualcuno, quindi devo smettere.

Quando riesco a smettere, esco dal bagno. Seonghwa è appoggiato alla porta del bagno di fianco «Non seguirmi» dico a bassa voce, senza guardarlo.

Lui mi piace, mi piace da morire. Ero felice di essere da solo con lui, ero felice che lui mi stesse parlando, solo che... Non mi stava bene.
Ho il presentimento che mi stesse parlando solo perché gli facevo pena. Sa bene che lui mi piace, e so bene di non essere ricambiato.

Per questo motivo preferivo essere ignorato, così non dimostra il fatto che gli faccio pena.
Esco dai bagni e vado verso la classe, lui continua a seguirmi. Quando torniamo in classe, tutti gli altri sono già tornati. Parlano tra di loro, io e Seonghwa ci sediamo ai nostri posti.

«Bene, oggi si cambiano i posti» dice il professore, poi sbatte la mano sulla cattedra per ben due volte, portando il silenzio in classe.

Non sono interessato allo scambio di posti, non ho alcun amico in classe, quindi non mi fa differenza vicino a chi sto. L'importante è che non sia Mingi.

A quanto pare fanno la fila centrale e quella dalla parte della porta con due persone vicine, la mia fila dalla parte della finestra invece da tre.

Poso di nuovo il gomito sul banco e la mano sotto al mento, guardando fuori dalla finestra senza curarmi delle persone che si spostano con i loro banchi e le loro sedie. Prendo la bottiglia dell'acqua e la bevo, mi è venuta sete dopo aver mangiato un panino al prosciutto «Park Seonghwa e Song Mingi, spostatevi vicino a Kim Hongjoong» sputo immediatamente l'acqua di nuovo dentro la bottiglia e per poco non mi strozzo. Il problema principale è che io sto al centro tra le ultime due persone vicino al quale vorrei stare.

Ma si può essere così sfigati? Merda sarà una giornata molto lunga....

𝑪𝒍𝒂𝒔𝒔𝒎𝒂𝒕𝒆𝒔 ~ ||𝚂𝚎𝚘𝚗𝚐𝙹𝚘𝚘𝚗𝚐||•𝑅𝐸𝑀𝐴𝐾𝐸• Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora