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Finalmente la giornata è finita ed io sto tornando a casa. Tra me e Seonghwa c'era un silenzio assordante, dopo quello che è accaduto sta mattina, nessuno dei due parla all'altro. Mingi invece parlava continuamente e, da ciò che sembrava, persino Seonghwa si stava infastidendo.

Apro la porta di casa e vado verso la mia stanza. Oggi è il primo giorno di ripetizioni, che rottura di palle. Mio padre non vuole mai farsi i cazzi suoi, mi lascerà in pace prima o poi?

Inizio a togliere la cravatta e apro la porta della mia stanza, lanciando lo zaino sul mio letto. Chiudo la porta e accendo la luce, bloccandomi immediatamente con la mano ancora sull'interruttore e l'altra mano sui bottoni della camicia.

Fisso la persona davanti a me a bocca aperta, cosa ci fa lui qua?

Le parole mi si bloccano in gola, balbetto e lo fisso a bocca aperta. Ci fissiamo entrambi, ma poi distogliamo immediatamente lo sguardo «C-Che ci fai qua?» gli chiedo, imbarazzato e andando verso l'armadio.
«Quindi devo fare ripetizioni a te? Non mi aspettavo tu andassi così male» dice, dalla voce è chiaramente in imbarazzo anche lui.

«Non vado male, è solo che mi distraggo facilmente. So anche studiare da solo» dico, prendendo una maglia e dei pantaloni più comodi, per poi chiudere l'armadio e girarmi verso di lui.

«Sei arrabbiato?» alza un sopracciglio. Sospiro e lo ignoro, andando nel bagno unito alla mia stanza. Non chiudo a chiave, tanto devo solo cambiarmi, non devo farmi la doccia.

«Si, sei arrabbiato» mi volto, a petto nudo, vedendo Seonghwa appoggiato alla porta, poi mi giro immediatamente dalla parte opposta ignorandolo.

«La smetti di fissarmi mentre mi cambio?» dico, lasciando la maglia sul mobiletto e girandomi verso di lui.
Lui si avvicina a me «No, non la smetto, anche tu non hai smesso quando ho detto che ero a disagio» abbasso lo sguardo, in effetti ha ragione.

«Ora sei tu a sentirti a disagio?» si abbassa leggermente, però lo scanso e mi giro di nuovo, infilandomi velocemente la maglia, per poi cambiarmi anche i pantaloni. Il tutto davanti a lui, dannazione sono fottutamente rosso in questo momento. Quando ho fatto metto nei panni sporchi quello che indossavo precedentemente ed esco dal bagno.

Mi siedo sul mio letto, lui invece si siede sulla sedia dov'era prima, davanti la scrivania.
Inizia a guardare in giro e a cercare qualcosa «Che cerchi?» lui si rialza, ma sbatte la testa sotto la scrivania «Il mio libro...» dice, massaggiandosi la testa.

Mi alzo e vado verso di lui, preoccupato «Tutto ok?» chiedo, lui annuisce. «Perché quel libro è così importante per te? Non parla solo di scienze?» lo vedo leggermente arrossire, ma si volta subito tornando a cercarlo «Ho degli appunti, mi servono per gli esami» dice, poi si gira di nuovo verso di me.

Alzo un sopracciglio, lui avvicina una mano. Allontano la testa però la mano si posa sulla mia spalla e mi rialza la manica che mi scendeva «Non è troppo larga?» dice, io arrossisco e lo aiuto a cercare il libro.

«Eccolo!» dico, l'ho trovato per terra, sotto l'armadio. Mi abbasso per prenderlo, ma non ci arrivo, perciò mi alzo di nuovo. Sta volta si abbassa Seonghwa, ma neanche lui ci arriva. Si rialza e ci guardiamo «E ora?» chiede «Mh... Spostiamo l'armadio» dico, piazzandomi su un lato.

Lui annuisce e si piazza dall'altra parte. «1...2...3...» al tre solleviamo l'armadio e lo spostiamo, io scatto prima di Seonghwa per prendere il libro, poi mettiamo l'armadio a posto.

Faccio per passarglielo, ma salgo sul mio letto e tengo il libro in alto «Aish, smettila di giocare» dice, cercando di prenderlo, ma si arrende subito «Come, già ti sei arreso?» metto il broncio, abbassando il libro.

Lui lo afferra subito «Non vale!» mi lamento io, saltando sul letto per poi buttarmi. «Sapevo che ti saresti arreso se lo avessi fatto anche io» dice, sorridendo, poi poggia il libro sulla scrivania «Perché quel libro è tanto speciale?» gli chiedo «Perché me l'ha dato una persona speciale» dice lui, sedendosi sul letto di fianco a me.

Io sono allungato, lo guardo dal basso all'alto, scruto ogni angolo del suo corpo. La sua schiena dritta, il suo lungo collo ricoperto dalla sua pelle chiara, poi il suo volto, che mi fissa come sto facendo in questo momento io. I suoi capelli scuri che ricadono sul suo volto, i suoi fantastici occhi neri che di solito sembrano privi di sentimenti, ora sembrano avere un minimo di sentimento, che ancora non riesco a decifrare.

Poi il mio sguardo ricade sulle sue labbra, le sue labbra rosa e carnose...

Con una mossa veloce afferro il suo polso, tirandolo verso di me e facendo scontrare le sue labbra con le mie, dopo aver chiuso gli occhi.
E' un bacio lungo e dolce, il bacio che ho sempre desiderato dare a questo ragazzo.

Lui sposta la sua mano sulla mia testa e mi accarezza dolcemente, ricambiando il bacio. La mia mano lascia andare il suo polso, spostandosi sul suo volto, che accarezzo.

Apro lentamente gli occhi, lui fa lo stesso, mentre ci separiamo lentamente dal bacio lasciando che le nostre bocche si sfiorino «Credo... di dover andare» dice a bassa voce, distogliendo lo sguardo e alzandosi. Senza aggiungere nulla, lui prende le sue cose e va via. Io rimango sul mio letto, a pentirmi di ciò che ho appena fatto.

«Ok, sono nella merda» penso ad alta voce, mentre chiudo gli occhi ripensando alla fantastica sensazione delle sue labbra morbidissime contro le mie.

𝑪𝒍𝒂𝒔𝒔𝒎𝒂𝒕𝒆𝒔 ~ ||𝚂𝚎𝚘𝚗𝚐𝙹𝚘𝚘𝚗𝚐||•𝑅𝐸𝑀𝐴𝐾𝐸• Where stories live. Discover now