EMERGENCY

Capitolo 11

POV MEW

Non chiedetemi come sia riuscito a resistere a stare lontano da lui per un mese: perché è passato esattamente un mese da quando ho lasciato l'isola. È stato un mese un po' difficile e turbolento: al pronto soccorso i pazienti entravano e uscivano senza sosta; i turni erano infiniti, molto spesso ne ho dovuti fare anche due di fila tanto che appena mi fermavo un attimo mi addormentavo in piedi. In questo mese ho cercato di parlare con Gulf ma non ci siamo mai riusciti perché appena potevo, il mio cercapersone suonava e dovevo attaccare la chiamata improvvisamente...per fortuna nonna mi ha sempre tenuto aggiornato su tutto.
Dopo giorni infiniti, chiuso in ambiente sterile, sono finalmente a casa mia: sono seduto sulla piccola sdraio che ho fuori al mio balcone, godendomi del panorama che ho davanti, e il mio pensiero va subito a lui. Mi piacerebbe vedere questo tramonto insieme a lui, abbracciati qui fuori con una grande coperta che ci avvolge "driin driin" sento ed è il mio cellulare che squilla nel soggiorno: contro voglia, mi alzo e mi dirigo verso il suono "pronto?" dico "cos'è questa voce così spenta?" risponde la persona dall'alto lato del telefono "Gulf?" chiedo perché non ci posso ancora credere "diciamo che tua nonna non ha ancora sviluppato la capacità di cambiare voce AHAHA. Come stai?" chiede "molto ma molto stanco...ma tra due giorni avrò le ferie e correrò da te" dico "ecco io volevo parlare proprio di questo...non è che posso venire io da te? Avrei i mezzi giusti e sicuro per tornare, anche solo per pochi giorni.." sussurra "no! Non voglio che ti succeda qualcosa. È più sicuro che vengo io a Chang Gulf.." dico ma nel frattempo qualcuno bussa alla mia porta "chi cazzo è?"  penso "Gulf un attimo solo, stai in linea.." dico per poi dirigermi alla porta.
"si?" chiedo mentre apro la porta d'ingresso "quindi devo tornarmene indietro?" dice Gulf, che si trova a pochi millimetri da me.
È successo tutto all'improvviso: l'ho tirato verso di me e l'ho stretto in un forte abbraccio; lui è qui  con me, non è un sogno...ma dovrà spiegarmi tante cose questo monello!

POV GULF

Come la prenderà? Mi trovo fuori la porta di casa sua, in questo grande edificio di Bangkok: zia Linda, la nonnina mi hanno aiutato ad arrivare fino a qui. Sono molto nervoso, perché non so come la prenderà Mew: non riuscivo più a stare lontano da lui, non riuscivo ad aspettare le sue ferie così mi sono anticipato; non voglio essere più un codardo, non voglio mettere in pericolo la vita delle persone a me care solo perchè voglio vivere come un fuggitivo. Quindi mi sono dato coraggio e sono arrivato fino a qui, anche perché ho una cosa importante da dirgli: lo chiamo, per capire di che umore sia e sento che è molto stanco, ha la voce spenta e non come è stato in vacanza. Cerco di farlo ragionare, chiedendo se posso raggiungerlo io. Bangkok con le giuste sicurezze ma lui non ne vuole sapere, così decido di bussare alla sua porta "si" sento dall'altra parte della porta e il mio cuore batte all'impazzata, un altro po' e I esce fuori dal petto. Appena apre la Porta riesco a dire balbettando "quindi devo tornarmene indietro?".
Ed improvvisamente, in un secondo mi trovo tra le sue grandi braccia...quanto mi erano mancate! Voglio che anche lui senta quanto mi sia mancato, così porto le mie braccia sul suo collo e lo stringo forte a me, tra di noi nemmeno un foglio di carta riesce a passare in questo momento "tu...tu come ci sei arrivato qui? Come stai? Qualcuno ti ha seguito?" dice ponendomi domande a raffica "hey un attimo, ti rispondo a tutto...solo perché non entriamo?" chiedo: così Mew si stacca da me, prende la mia piccola valigia entra e si chiude la porta alle spalle.

"non riesco a staccarmi da te" sussurra al mio orecchio mentre mi abbraccia da dietro "e allora non farlo, anche perchè io non te lo permetterei. Oh, ma che bello!" esclamo mentre fisso il panorama avanti a me, per poi fiondarmi fuori al balcone e ammirare il tramonto che fa strada alla sera "era un mio sogno poterlo ammirare con qualcuno...e quel qualcuno adesso è proprio avanti a me, tra le mie braccia" sussurra Mew in un mio orecchio mentre mi ha ripreso tra le sue braccia. Rimaniamo non so per quanti minuti ad ammirare il tutto, fino a quando il mio stomaco non inizia a brontolare "qualcuno qui ha fame" dice Mew mentre sorride, ed il suono della sua risata è musica per le mie orecchie "giusto un pochino.." rispondo "tranquillo, vado a prepararti qualcosa. Preferisci qualcosa in particolare?" mi chiede mentre si trova di spalle e si dirige dentro. Lo afferro per un braccio e con la testa abbassata verso il pavimento sussurro "anche io mi sono innamorato di te": sono imbarazzatissimo, non riesco a guardalo negli occhi "perchè non mi guardi negli occhi? Inizio io dai...mi sono innamorato di te Gulf" dice mentre il mio viso è tra le sue mani e rivolto verso il suo "m-m-mi son-no innamorato di te Me-ew.." sussurro balbettando...lui non emette nessun suono, l'unica cosa che fa è eliminare la piccola distanza tra di noi e far combaciare le nostre labbra, in un bacio dolce e casto nel quale però riversiamo tutto l'amore che abbiamo l'uno per l'altro. 

"tra quanto dovrai andare a lavoro?" chiedo mentre sono seduto con la schiena appoggiata alla tastiera del letto e Mew è appoggiato sul mio ventre, dopo aver fatto l'amore, "alle 6 inizio il turno, quindi...tra circa tre ore. Spero che passeranno in fretta, così torno qui e passo le mie ferie insieme a te" dice mentre io continuo a passare la mia mano tra i suoi capelli "che ne dici se scappiamo da Bangkok per questi giorni?" mi chiede mentre si è messo a sedere al mio fianco "e dove vorresti andare?" chiedo "non so, basta che sto insieme a te" risponde ed io non posso che baciarlo "allora facciamo così, appena finisci il turno di lavoro e torni qui, ci mettiamo a cercare qualcosa ti va?" mugolo "perfetto, ora mi metto a dormire un pò..scusa" dice per poi riappoggiarsi di nuovo sul mio ventre e riposare. Vorrei che tutto questo durasse per sempre...