Capitolo 19

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POV MEW

"MEW! MEW! Corri qui presto!" urla mia nonna "che succede?" chiedo mentre mi faccio strada nel piccolo salone della casa dietro al residence: appena varco la soglia, nel salone trovo sedute sul divano la nonna, zia Linda mentre il marito di quest'ultima si trova in piedi dietro di loro "allora? perchè tanto allarmismo?" chiedo mentre mi siedo al loro fianco e osservo il televisore avanti a noi. Un notiziario, trasmette un'ultima ora "gravissima sparatoria in un capannone, alla periferia di Bangkok...al momento non si sa molto, ma la notizia certa è che ci sono vittime e feriti gravi ed uno di questi due è il noto gangster Kanawut...vi terremo aggiornati su tutto continuamente" sento dire ma la mia testa è andata in blackout. Gulf mi aveva detto di aver escogitato una vendetta contro suo padre, ma mai avrei pensato che questo giorno era dietro l'angolo: erano passate solo due settimane, dal nostro incontro segreto in cui Gulf mi aveva promesso che avrebbe agito non prima di un mese, cosa è successo che ha portato a tutto questo? 

Mentre le immagini della polizia si fanno strada avanti ai miei occhi, dove si possono notare corpi ricoperti da teli, il mio pensiero fisso è lui "NO! GULF!" urlo mentre le lacrime iniziano a farsi strada sul mio viso "io devo tornare a Bangkok, devo trovare Gulf!" dico mentre mi alzo ma senza riuscire a muovermi, le mie gambe tremano "tesoro dove vai? è una tana per i lupi lì adesso" mi ammonisce nonna "non mi interessa, adesso basta!" urlo per poi uscire dalla sala e dirigermi nella mia stanza: organizzo un borsone in fretta e furia, scendo in garage e prendo la moto...così potrò arrivare il prima possibile in ospedale. Non so quante violazioni del codice stradale abbia violato, ma non me ne frega: arrivo all'ospedale dove lavoravo prima e per mia fortuna trovo il mio amico e collega Singto "hey che ci fai tu qui?" chiede "lui dov'è? so che lo hanno trasportato qui, è l'ospedale più vicino al luogo della sparatoria" rispondo in preda al panico più totale "Mew, che sta succedendo e di chi stai parlando?" continua a dire Singto "di Kanawut, il gangster ferito nella sparatoria di oggi" rispondo mentre i miei occhi continuano a vagare nella sala del pronto soccorso "qui non hanno portato assolutamente nessuno; tu adesso ti calmi mentre io faccio due telefonate...però poi tu dovrai darmi delle spiegazioni hai capito? aspetta qua, torno subito" mi dice per poi lasciarmi da solo. Saranno passati almeno 10 minuti e del mio amico ancora nessuna traccia e nel frattempo sugli schermi posti in sala d'attesa continuano a farsi strada le immagini del luogo della sparatoria: il mio cuore batte all'impazzata, le mani tremano come non mai, la mia mente è vuota "eccomi qui Mew" sento una voce, che mi riporta alla realtà "quindi? dov'è?" chiedo impaziente "su questo foglietto c'è l'indirizzo dell'ospedale dove quella persona si trova, ma ci sono tanti poliziotti. Per fortuna ho mio fratello che lavora lì e ti farà entrare come medico" dice mentre io già sono in piedi per andarmene ma Singto mi prende per un braccio "Mew...stai attento per favore" dice per poi lasciare la presa.

E' notte inoltrata quando sono di nuovo in sella alla mia moto, che dal Bangkok Hospital Medical Centre mi sta portando al Bangkok Phuket Hospital: il pronto soccorso sembra un campo di battaglia, lenzuola sporche di sangue sparse per terra, tutto il materiale medico sparso per la stanza; con il cuore in gola entro nella sala d'attesa "ti prego, fa che Gulf sia qui" penso mentre ad accogliermi c'è un infermiera "signore lei non può stare qui" mi dice mentre cerca di spingermi di nuovo fuori "sono un medico, mi ha mandato il dottor Singto...lei mi deve" cerco di dire ma vengo interrotto da un uomo sulla cinquantina "signorina lui sta con me, è il dottor Suppasit. Prego venga con me dottore" dice mentre mi fa strada nel suo ufficio. La rabbia si sta facendo sempre più strada dentro di me, essere gentile non mi porterà da nessuna parte quindi meglio fare il muso duro "dottore lui dov'è? Ho bisogno di saperlo" dico stringendo le mie mani a pugni, ai lati dei miei fianchi "calmo dottor Suppasit, questa sua rabbia non la porterà da nessuna parte; Kanawut si trova al piano superiore, protetto da due poliziotti. Si cambi, lo porterò da lui, ma avrà pochissimo tempo a sua disposizione mi raccomando" dice mentre mi lascia da solo nella stanza, per permettermi di cambiarmi. Dopo un tempo che sembrava infinito mi trovo fuori la stanza, osservo il fratello di Singto che con un cenno della testa mi intima di entrare: spinto dall'adrenalina entro e mi porto ai lati del suo letto e noto che Kanawut senior sta ancora dormendo a causa della forte anestesia "finalmente sei davanti ai miei occhi pezzo di merda" sussurro guardandolo "cosa dovrei fare con te? mi basta una fiala di un potente medicinale per eliminarti dalla faccia della terra" continuo a sussurrare ed improvvisamente lui apre gli occhi "sei libero di farlo ma così non troverai mai quella checca di mio figlio, quella nullità, quel..." mugola ma non lo faccio nemmeno finire di parlare che lo prendo di forza alzandolo leggermente dal letto "pezzo di merda, non ti permettere di parlare così di Gulf. Tu adesso mi dici dove sta, se non vuoi veramente morire per mano mia" dico a denti stretti talmente della rabbia che ho in circolo "coff...coff...devi vedere se è ancora vivo quando arriverai nella mia villa, perchè sicuro si è nascosto lì" dice ed io lo sbatto contro il lettino "tu spera che sia ancora vivo, perchè altrimenti giuro Kanawut ti verrò a trovare in galera e metterò fine alla tua vita con le mie mani" rispondo per poi uscire dalla stanza. 

In fretta e furia, riesco a prendere tutto il necessario per il primo soccorso, imposto il navigatore e mi avvio in fretta a furia alla destinazione "Gulf sto arrivando resisti" penso mentre sfreccio tra le vie notturne di Bangkok. Dopo una ventina di minuti eccomi arrivato alla grande villa Kanawut: è completamente al buio e avvolta in un silenzio tombale, non ci sono scagnozzi qui fuori quindi riesco ad entrare nel grande giardino e a portarmi davanti alla porta d'ingresso; batto pesantemente i pugni sopra la porta per cercare di richiamare l'attenzione di Gulf ma nulla così mi dirigo alla prima finestra che trovo e, mettendoci tutta la forza che ho, do un pugno alla finestra rompendola in mille pezzi. Nonostante stia perdendo sangue dalla mano, riesco ad arrampicarmi e oltrepassare la finestra al piano terra: è completamente buia la stanza, così prendo il cellulare, accendo la torcia e mi faccio strada nel grande salone. Ad un certo punto sento il caricatore di una pistola ricaricarsi "fermo lì" sento dire e in automatico la mia luce si porta verso il suono della voce "GULF!" urlo per poi rimanere fermo e in silenzio davanti alla scena che mi trovo avanti. 

EMERGENCYHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin