•14 - La verità può essere pericolosa.

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Accarezzo la sua guancia con il pollice, mentre dorme con la testa e le mani sul mio petto.
Respira regolarmente, con le labbra dischiuse e gli occhi grandi chiusi.
Sorrido automaticamente, guardandolo.

Sono felice che abbia smesso di fare domande e di indagare sul Red Bullet.
Almeno so che non è pericolo. Non deve avere niente a che fare con quello che è successo quel giorno, l'ho protetto perché sapevo di essere solo io il loro obiettivo.
Non deve essere in pericoloso a causa mia, quindi finché starà lontano dal Red Bullet, andrà tutto bene.

Probabilmente, sarei dovuto morire tra le macerie ma mi sono salvato e questo è stato un problema per loro.
Da quando è successo quel fatto, sono sulla loro lista nera e quando ci finisci puoi stare certo che faranno di tutto per mettere una croce accanto al tuo nome.

«Mh» mugola, sistemandosi meglio sul letto.
«Chaerin-ie...» sussurra, stringendo gli occhi.
Sospiro, guardando il soffitto. Sua sorella gli manca molto e ultimamente, sente di più la sua lontananza e questo lo fa soffrire.

Mi ha raccontato così tante belle cose sul rapporto che ha con lei, di lei e della sua famiglia. Per questo andremo a Miami, così potrà passare del tempo con la sua sorellina.

Apre piano gli occhi, così sorrido. «Ehi, ciao.»
«Ciao.»
Cerca di abituarsi alla luce del sole e mo guarda. «Che ore sono?»
«Le dieci» rispondo, toccando le sue ciocche scure, accarezzandogli i capelli.

«Vado al bagno» dice, alzandosi. Ridacchio, annuendo.
Prima che possa camminare, sgrana gli occhi e si siede. «Merda» sospira. «Cosa? Stai bene?»
Mi metto seduto sul letto.
«Io sì» dice. «Il mio culo un po' meno.»

Stringo le labbra. «Scusa, troppo forte?»
Assottiglia gli occhi e mi fa il dito medio, per poi alzarsi di nuovo. «Stronzo» dice, con un sorrisetto.
«Lo so che mi ami.»
Sospira, portando le braccia al petto.
«Già, che sfiga. Uno come me, finito con un coglione come te. Certo che il karma è proprio bastardo.»
«Puttanella» sibilo, divertito. «Sì, amore, lo sai che non è un'offesa.»

Mi manda un bacio volante, per poi andare verso il bagno.
Scuoto la testa, mentre mi metto i vestiti.
La nostra, è una relazione perfetta sotto ogni punto di vista: ci amiamo, facciamo dell'ottimo sesso e ci sfottiamo a vicenda.
Siamo perfetti insieme.

JUNGKOOK

Mi sciacquo il viso e torno in camera, per vestirmi.
Sento il mio cellulare squillare, così lo prendo e rispondo. «Sì?»
«Sono io, signor Kim.»

Sgrano gli occhi, deglutendo. Pessimo momento, ispettore Seo, pessimo momento.

«Buongiorno, mi scusi ma ora non posso parlare» dico.
Sento lo sguardo confuso di Taehyung su di me, ma cerco di ignorarlo anche se senza il minimo successo. «Capisco, possiamo vederci all'indirizzo che le ho mandato per messaggio alle undici e mezza?»
«Sì, ma certo, nessun problema. Buona giornata.»

Chiudo la chiamata e torno a respirare..
«Chi era?»
Mi lecco le labbra. «Mh?»
«Chi era al cellulare, Kookie.»
«Oh...sai...per il locale...il...il...il nuovo DJ.»

Aggrotta le sopracciglia. «Non credevo che avessimo bisogno di un nuovo DJ.»
«È per questo che tu tieni conto della burocrazia e io dell'organizzazione.»
Ridacchia, annuendo. «Giusto, allora poi dimmi com'è questo nuovo DJ.»
«Sicuro.»

[...]

Entro nel café e raggiungo l'ispettore Seo, per poi sedermi di fronte a lui. «Mi scusi per prima, ma avevo dei problemi» spiego.
«Nessun problema, volevo solo parlarle di questo individuo.»

ANGEL of DEATH 2                                                   City of Sins Where stories live. Discover now