•17 - Dannazione.

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Park, aggrotta le sopracciglia. «Sei arrivato nel momento peggiore.»
«E non sono da solo.»

«Yoongi! Jimin!» Esclamo, appena puntano le pistole contro gli uomini. Taehyung fa lo stesso con Park. «Hai due secondi per togliergli le mani di dosso» sibila, tirando indietro la sicura. «O ti faccio saltare il cranio.»

Park fa per lasciarmi, ma poi afferra il mio polso, circonda la mia vita con un braccio e mi punta la pistola alla tempia.
Sgrano gli occhi. «Sarà lui a finire con la testa saltata se non abbassate le pistole.»

TAEHYUNG

«Portate fuori il biondino e l'altro.»
Yoongi mi rivolge un'occhiata e io annuisco, poi i due uomini li tirano fuori dalla stanza.

«Avanti, Taehyung, butta la pistola a terra.»
Tira indietro la sicura. «Okay, d'accordo.»
La metto a terra e deglutisco, tornando a guardarli.

Gli occhi di Jungkook, fissano i miei. Mi implorano di aiutarlo.
Park stringe le sue guance e avvicina il viso al suo collo.
Sgrano gli occhi, appena ci passa la lingua.

«Bastardo!»

So benissimo perché lo sta facendo, ma lui non centra niente in questa storia.
«Lascialo, lui non centra nulla» dico.
«Sì, hai ragione ma è dannatamente eccitante.»

Vedo il suo corpo tremare, mentre stringe le labbra, terrorizzato da quello che può accadere.
Non ho mai visto il suo viso così pieno di terrore e paura. Non l'ho mai visto tremare di fronte al pericolo.

Una lacrima riga la mia guancia e appena mi guarda, capisco.
Joo. Tutto questo, lui l'ha già vissuto con Joo ed è terrorizzato che possa finire come con lui.
Che possa venire...

«No, Kookie, no» dico subito. «Te lo giuro, non ti farà niente.»
Deglutisce, annuendo. «Il tuo uomo è proprio pazzo di te, bambolino.»
Stringo i denti, facendo un passo avanti.
«Non chiamarlo così, bastardo» sibilo.

Jungkook mi rivolge un'occhiata, per poi guardare verso il tavolo. «Pistola» mima con le labbra.
Lo guardo dritto negli occhi, per fargli intendere che ho capito.

«Lasciami, figlio di puttana» sbotta, tirandogli una gomitata nello stomaco.
Afferro la pistola, mentre lui lo fa inginocchiare, tirando i suoi capelli.

«Allora, Park, siamo abbastanza unici per essere la coppia dell'anno?»
Ridacchio. «Ehi, piccolo» dico, lanciandogli il pugnale che afferra portandolo alla sua gola.
«Te l'ho detto, nessuno scappa dall'angelo della morte. Soprattutto se è insieme al diavolo.»

Lega le sue mani e mi raggiunge. «Stai bene?»
Annuisce, sforzandomi un sorriso.
«Facciamo fuori questo stronzo.»
Tiro indietro la sicura della pistola e Park sgrana gli occhi. «Fermo!»
Roteo gli occhi e circondo la vita di Jungkook, che piega le labbra in un sorrisetto.

Stringe la mia giacca, mentre lo guarda.
«Nessuno tocca il mio fottuto angelo, stronzo.»
Guardo il mio ragazzo, che si lecca le labbra per poi baciarmi. Stringo il suo fianco, infilando la lingua nella sua bocca.
Apro gli occhi, guardando Park e poi, in due secondi premo il grilletto.

Si allontana e respira pesantemente, per poi appoggiare le mani sulle mie guance. Circondo la sua vita con le braccia, riprendendo fiato.
«Ho avuto paura» spiega. «Lo so» sussurro, infilando le dita tra i suoi capelli. «Ma adesso è tutto finito.»
«Speravo che arrivassi» dice, guardandomi negli occhi.

ANGEL of DEATH 2                                                   City of Sins Where stories live. Discover now