capitolo 4

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POV HARRY

Avevo appena sfondato il muro e Katie non se ne era neanche accorta e nemmeno il burbero, era troppo preso a fare stronzate. La prima cosa che mi venne in mente fu tirargli un forte pugno in pieno capo, che lo fece immediatamente girare.
Un suo pugno si stava facendo strada sulla mia faccia, ma lo schivai in tempo. Così presi io tutto il controllo della situazione, lo presi per l'uniforme e lo sbattei contro il muro, per poi spingerlo per terra e buttandomi a cavalcioni su di lui. Gli sferrai vari pugni, sulla mascella e sul naso, diciamo su tutto l'intero viso unto che si ritrovava. Vidi subito del sangue uscire in vari posti del suo viso, come: il naso, il labbro inferiore e il sopracciglio spaccato. Notai che anche le mie nocche erano sporche e rovinate dal sangue, con varie lacerazioni. Ma continuai a colpirlo.

"H-Harry così lo ucciderai!" mi urlò Katie ancora con le lacrime agli occhi. Non capisco il suo problema, non era quello il punto? ucciderlo?. Mi fermai comunque, alzandomi.

POV KATIE

Si alzò, e venne difronte a me. Io stavo ancora piangendo, spaventata da tutta la situazione presentata poco fa. Harry si pulì il sangue sulle nocche, sulla sua uniforme gia macchiata di sangue in vari punti. Portò le sue grandi mani sulle mie guance, per poi asciugare le mie lacrime, con i suoi pollici, mente io abbassai la testa timidamente e sicura di essere diventata rossa peggio di un peperone. Stupendomi, mi abbracciò. Era un abbraccio bisognoso, le sue mani erano circondate sulle mie spalle mentre io ero stretta al suo petto, sentendo ancora il suo cuore accellarato. Avevo bisogno anche io di quel abbraccio, caldo e affettuoso.

"Finché ci sarò io vicino a te, nessuno potrà toccarti, specialmente un uomo" mi sussurrò dalla abbraccio. Annuì in risposta e lui si staccò poco dopo per poi farmi un meraviglioso sorriso, mostrando le sue fossete. Ricambiai il sorriso timidamente, ma sconparve subito appena vidi delle guardie avvicinarsi a noi.
D'in pulso Harry si mise davanti a me facendomi da scudo, ma le guardie lo spinsero contro il muro e un grosso tonfo con dei mugolii di dolore, si fecero spazio nella cella.

La guardia mi tirò un fortissimo schiaffo, e un pugno sullo stomaco che mi fecero accasciare per terra, e le lacrime si presentarono sulle mie guance.
"Non toccatela!" urlò Harry. Ero un po delusa, perchè cinque minuti fa mi aveva fatto la promessa che non mi avrebbero mai piú toccato, ma adesso è stata infranta.

Non avevo il coraggio e le forze per tirarmi su, quelle guardie hanno due rocce al posto delle mani, mi hanno fatto troppo male. Vidi Harry picchiare le due guaridie e volevo fermarlo.
"H-Harry fermati! Finirai in grossi guai" dissi con voce strozzata e debole.

POV HARRY

Mi avvicinai immediatamente a lei. Era tutta dolorante e rannicchiata per terra, con la sua piccola mano sullo stomaco colpito. Mi accasciai per terra con lei e la tirai su, per poi appoggiarla contro il mio petto.
"Usciremo da qui te lo prometto" dissi in un sussurro.

"Harry, smettila di promettere cose, non si sa, se si possono mantenere, per favore smettila" mi disse. Rimasi un po scosso per la sua proposta, ma sapevo che aveva ragione, le avevo promesso che nessuno l'avrebbe toccata in mia presenza, ma eccola qui, rannicchiata sul mio petto, tutta dolorante. Annuí per accossentire alla sua proposta e lei mi rispose con debole 'grazie'.

Ed ecco che altre guardie compresa la Moore, invasero quel momento di pace. Mi presero con forza e presero anche lei. Non riusciva a camminare normalmente, era ancora tutta dolorante, e solo per colpa di quella stupida guardia che ha messo la mocciosa nella sua cella. Mi trascinarono via e pure a lei, lei soffocava i suoi singhiozzi con dei rumorosi respiri, ma sapevo che stava piangendo.

...

Ci portarono in quello che doveva essere l'ufficio della vecchia rugosa della direttrice. E mi legarosono con delle manette, alla gamba della scrivania, mentre a lei non le fecero nulla per fortuna ma sapevo di non poter cantar vittoria. Perchè subito dopo che le guardie uscirono dalla stanza, la Moore prese un frusta, e la tirò contro a katie facendola piegare per il dolore. "Lasciala!" urlai.

"Styles secondo te perchè ti ho fatto legare alla scrivania?" disse con il tono da smorfiosa da prendere a schiaffi, mentre io la guardavo con disprezzo "per farti assistere alla scena che vedrai tra poco" disse scagliando un forte colpo su Katie che gia piangeva, e subito mi ribellai contro le manette che mi procuravano tagli su i polsi. Slacciò i bottoncini che tutti avevamo dietro all'uniforme. Lei tremava, ma non si muoveva per il dolore. In men che non si dica, la colpi svariate volte sulla schiena, e lei urlava, urlava sempre piú forte, mentre io la guardavo tutta dolorante, con i segni sanguinanti e violacei che si stavano gia espandendo sulla sua bellissima pelle.

"Ti ho detto di lasciarla stronza!" ma lei ridacchiò soltando continuando a frustarla per tutta la sua schiena. "Dimmi che cazzo vuoi che ti dia in cambio ma lasciala stare" dissi con tono duro.

"Non voglio niente da te Styles, ma non mi piacciono certi conportamenti che hanno i miei pazienti" disse guardandomi "tipo il vostro, e dovevate pagare, solo che tu hai avuto piú fortuna" disse con un sorrisetto "guardi solo mentre lei sta soffrendo" fece rimbombare tutta la sua risata malefica per tutta quella topaia di stanza.

Mi preoccupai quando non sentí Katie piangere e singhiozzare, sentivo solo i suoi respiri affannati "Slegami!" mi dimenai contro le catene che mi tenevano legato alla scrivania, ma mi procurarono solo piú ferite di quel che avevo gia "devo vedere come sta, fammi slegare, giuro che quando saprò che sta bene, non la vedrò mai piú" che cazzo ho appena detto? Non dovrebbe fregarmene molto di lei, ma ha qualcosa di speciale.

"È molto interessante la tua proposta, caro Styles" disse avvicinandosi a me e io la guardai con ribrezzo "Guardieee!" urlò la vecchia.
Subito dopo le guardie entrarono con aria interrogativa
"Slegatelo" ordinò. Le guardie mi slegarono e la direttrice piú le guardie uscirono dalla stanza chiudendomi dentro.

Mi avvicinai alla ragazza accasciata per terra, con tutti i suoi lunghi capelli biondi, a coprirla. Era cosí bella. La presi tra le mie braccia, ma non reagiva al mio tocco e subito un immensa ondata di panico si impadroní di me.
"Katie per favore svegliati" perchè non potevo essere io quello frustato? Perchè lei doveva avere un corpo cosí fragile da non reagire a quei aggeggi infernali?

POV KATIE

Mi risvegliai tra le braccia di Harry che in quel momento era vicino a me. Il mio corpo non poteva sopportare ancora per molto il male che quella donna mi stava procurando, e quindi mi sono lasciara andare.
"H-harry, devi scappare, devi andartene da qui" dissi a lui chiudendo gli occhi.

"Col cazzo non ti lascio sola finchè non saprò che tu starai bene" disse sicuro e stringendomi ancora di piú a lui. In quel momento le sue braccia per me erano le cose piú belle di questo mondo. Mi sentivo protetta.

"Harry devi scappare e farti una nuova vita, una piú bella" dissi ma lui non mi ascoltò si limitò solo a scuotere la testa "perchè tutto questo interesse verso di me?" chiesi.

"P-perchè....

InnocentWhere stories live. Discover now