Capitolo 13

92 15 10
                                    

Sono viva, viva grazie a lui. Ha detto che ha trovato una soluzione anche se non so quale, peró la Moore aveva fatto ordinare di portarmi da Jusie e quindi è anche grazie a lei che sono viva, senza gli aflebo sarai morta. E sono proprio le buone persone che amo in questo posto, le persone pronte a salvarti, si, nel mio caso è proprio quando stai per buttarti che la vita ti manda qualcuno a salvarti.

Beh ormai a me era stato concesso di stare nella cella di Harry, avevano aggiunto un letto per me, ero felice di questo, potevo stare più tempo con lui, anche se la cosa è strana, come mai la Moore ha acconsentito? beh ora questo non mi importa anche se è molto strano ma voglio godermi il momento.

Il rumore della serratura mi fece alzare di scatto, e quando aprirono la porta un Harry con lividi sugli zigomi e labbro spaccato e con occhio violaceo si fece spazio nella stanza. "H-harry che ti è successo?" Mi fiondai verso di lui appena la guardia se ne andó.

"Nulla di che, ho per sbaglio urtato un paziente e siamo finiti per picchiarci" disse e io sospirai ferita "tranquilla lui è ridotto peggio". Sorrisi falsamente e lui se ne accorse e sospiró. "Non mi credi vero?" Domandó e io scossi la testa "dovresti Katie" sospiró frustrato. Annuì dandogli un piccolo 'okay'.

Si sdraió sul suo letto e io mi misi accanto, appoggiai la testa sul suo petto, che si alzava e si abbassava molto velocemente, stava pensando. Era bellissimo nonostante i segni che aveva in volto, guardava il soffitto grigiastro con sfumature giallastre, mentre io guardavo lui. "Credi che riusciremo mai a trovare un luogo dove io e te potremmo vivere uniti al di là dei suoni e del silenzio?" Dissi, ma poi ci ripensai abbassando la testa "oh no ho sbagliato, mi ero dimenticata che usciti da qui le nostre vite si dovranno dividere prima o poi". Lui spostó il suo sguardo dal soffitto a me, e mi fece un piccolo sorriso.

"Ora quelle parole non valgono più, e poi hai detto bene "prima o poi", per me prima o poi vogliono dire che ci staccheremo quando noi due saremo vecchi e seppelliti" sorrisi mi aveva dato un briciolo di speranza.

POV HARRY

"Se per baciarti dovessi poi andare all'inferno, lo farei. Così potró vantarmi con i diavoli di aver visto il paradiso senza mai entrarci" le dissi.

"Fallo Harry, ti prego fallo" mi pregó, e così feci, la baciai la baciai come non avevo mai fatto, le sue labbra dolci e un po' screpolate si muovevano con le mie fino a quando anche le nostre lingue danzarono insieme, quel momento era magico. Come fa una ragazza sconvolgerti la vita in così poco tempo? Lei c'è riuscita.

In pochi instanti mi trovai sopra di lei aiutandola a sbottonarsi l'uniforme, ma poi di scatto scesi dal letto lasciandola perplessa. "Harry?" Mi chiamó e io finalmente la guardai "perchè ti sei fermato? E te ne sei andato di scatto?" Mi chiese un po intimidita e diventando un po' rossa.

"Non voglio che la tua prima volta, sia qui, non voglio che la tua prima volta, sia in questo posto di merda, ma sopratutto non voglio che la tua prima volta sia con una persona così incasinata Katie, semplicemente voglio che la tua prima volta sia speciale" le dissi la pura e semplice verità, faceva male non averla mia.

POV KATIE

Non lo capisco. Un attimo prima fa tutto il ragazzo dolce con la voglia di baciarti e farti sognare, un minuto dopo è quel ragazzo pronto a farti soffrire, a spezzarti. "Hai pienamente ragione Harry, io non dovrei condividere nulla con te, ne i miei baci, ne la mia pelle, ne i miei sentimenti, e tanto meno il mio futuro ma sai che ti dico?" Gli andai avanti puntando il mio dito sul suo petto "io ho bisogno di te, mi fai sognare, e anche se molte volte mi fai piangere, soffrire, o perdo il mio sangue per te, io ci sono e ci saró sempre, perchè per quanto possa sembrare strano, tu" lo puntai ancora con il dito "t-tu mi completi" non mi resi conto di aver incominciato a piangere, mi faceva diventare così fragile.

E quello era il momento che mi allontanai da lui, e mi accasciai contro al muro con le ginocchia al petto e con la testa appoggiata su di essi, a piangere. Sentì una presenza, davanti a me, e chi poteva essere se non Harry? Mi mise una mano sulla testa ma io mi scansai "lasciami stare per favore, non voglio parlarti" lo dissi singhiozzando.

"Katie, lo faccio per te, per favore non rovinare tutto" parló, io lo guardai arrabbiata e triste.

"Ti rendi conto di quello che stai dicendo?" Risi istericamente "adesso sarei io quella che sta rovinando tutto? Oddio Harry ti prego, sei tu quello che sta rovinando tutto, sei tu quello che mi illudi dalla mattina alla sera, sei tu quello che mi fa soffrire e piangere, tu sei malato Harry, completamente malato" sputai.

"Non sei tu a parlare, la mia Katie non lo avrebbe mai detto, ma si hai ragione sono un fottutissimo malato mentale, mi dovrebbero fare un'elettroshock perchè la mia mia mente sta andando a puttane e poi ti ci metti anche tu a farmi scoppiare la testa con le tue scene da bambina solo perchè ti ho offerto una prima volta speciale ma no, tu vuoi la tua fottuta prima volta con un malato mentale" urló. "Ora per favore vattene, per il momento non ti voglio vedere" disse, le sue parole mi ferirono molto sopratutto la parte dell'elettroshock, lui non sa cosa si prova con quella macchina, rischiavo pure di morire e lui ci fa pure gli esempi, cercai di essere forte di nascondere i miei singhiozzi nei respiri, ma era tutto inutile. Chiamai la guardia, che arrivó dopo pochi secondi, gli spiegai che volevo cambiare cella ma non il perchè. La guardia mi mise manette sulle caviglie e polsi, ma prima di andarmene mi girai verso di lui.

"Grazie Harry, hai fatto un favore anche a me" gli sorrisi, anche lui avrà notato che quel sorriso non è come tutti gli altri, forse era spento, o forse stentava ad uscire, ma quando abbassai la testa feci un grande respiro e mi cadde anche una lacrima. Finalmente mi girai, e me ne andai in compagnia della guardia, i lontananza senti una botta e un urlo, ed ero sicura che era Harry che aveva tirato un pugno al muro, ma ero anche sicura che l'urlo non era per il dolore procurato dal muro, ma da tutta la rabbia e la tensione che c'era stata, lo conosco bene, fa così tutte le volte che si vuole liberare. E io rimango quella più ferita alla fine, quella a patire, tanto lui ha le sue sgualdrine uscito da qui, mentre io, beh io da sola in cerca di una meta. Non sopporto più questo posto, ma sopratutto non sopporto più i suoi sbalzi d'umore, ma lo amo per l'istinto protettivo che ha, lo amo perchè è anche lui a dimostrarlo, e beh delle volte amo anche il suo caratteraccio anche se molte volte ferisce, ma una cosa è certa: Odio e amo quel lunatico.

Ciaoo✋🏻 (scusate per gli errori eventuali nel capitolo)

Finalmente sono tornata, ho avuto per un po' il blocco dello scrittore, ma nonostante questo spero che il capitolo vi sia piaciuto, e ringrazio le persone che seguono la mia storia e che mi riempiono di complimenti, grazie mille💕

-Vero🌸

InnocentWhere stories live. Discover now