9.

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-"Allora, mettiamo bene in chiaro le cose"- iniziò Dimitri con uno sguardo serio e il tono ancora più severo che non si adattava per niente alla situazione -"Io posso solamente darti delle dritte e chiamare delle ragazze per farti restaurare fisicamente parlando, ma se non ci metti del tuo sarà tutto completamente inutile"-.

Una volta usciti dalla cucina, si erano diretti verso quella che ormai era diventata la sua stanza dove lei si era seduta sul fondo del letto matrimoniale sotto lo sguardo glaciale di Dimitri. Sembrava essersi calato nel ruolo di guru in quella missione possibilmente suicida che vedeva la ragazza esternare tutto il suo potenziale al ricevimento. Era la sua occasione e non l'avrebbe sprecata. Lo doveva a se stessa.

-"Prima regola"- alzò il dito indice con uno sguardio professionalmente serio -"Anche la più racchia delle racchie può avere una chance se ha la giusta attitude"-.

Thalia storse il naso contrariata da quella affermazione e le vennero in mente migliaia di modi per rispondere a tono ad una constatazione maschilista e incredibilmente superficiale, ma venne zittita con un cenno della mano.

-"Seconda regola"- continuò Dimitri alzando il dito medio -"Non esiste uomo sulla faccia della terra in grado di resistere ai tuoi occhioni, Bambi. Usali e non vergognarti di essere sensuale, non è un crimine. Ognuno ha le sue armi"-

Thalia aggrottò le sopracciglia davanti a quella seconda regola. Non esiste uomo sulla faccia della terra che possa resistere ai tuoi occhioni, Bambi. Quindi voleva dire che nemmeno lui lo era?

-"Ti ricordo che da vero cazzone ci ho provato con te le prime volte che ci siamo incontrati e non semetterò mai di scusarmi per come mi sono comportato"- ammise leggermente in imbarazzo grattandosi il collo, come ad aver colto il dilemma che le era balenato nella mente. Faceva tenerezza l'immagine di quell'uomo grande e grosso messo in imbarazzo, le guance arrossate sotto il leggero strato di barba bionda.

Oh sì, se lo ricordava ancora bene il modo brusco con cui l'aveva strattonata e le frasi sconce che le aveva rivolto al club. Aveva sentito la paura scavarle le interiora e gli occhi riempirsi di lacrime quando l'aveva afferrata, imponendole le sue mani pesanti sulla sua carne scoperta.

Ma in quel momento, davanti a lei, di quell'uomo che aveva conosciuto non c'era più traccia. Dimitri si stava rivelando l'unica persona realmente interessata nell'aiutarla a sopravvivere e ad adattarsi all'interno di quel nuovo mondo.

-"Non ti preoccupare, ci tengo alla vita e alla vita del mio bellissimo uccello"- ridacchiò tornando ad impugnare la sua spavalderia, indirizzandole un occhiolino e un sorriso sghembo -"A quanto pare mio fratello sembra avere un debole per te e, per quanto tu possa essere bella, la famiglia viene prima di qualsiasi altra cosa"-.

Thalia scosse la testa ridendo amaramente per quell'ultima affermazione ripensando al modo in cui si erano lasciati neanche un'ora prima.

L'aveva allontanata ancora una volta, mettendo un muro di freddezza tra di loro. Inoltre aveva specificato ancora una volta che non la voleva tra i piedi. Come poteva tutto ciò essere tradotto in un possibile debole nei suoi confronti? Impossibile.

-"Tuo fratello ha messo ben in chiaro il fatto di non volermi tra i piedi"- borbottò offesa guardando verso le punte dei suoi piedi intente a giocherellare con il bordo del tappeto.

Dimitri sospirò con un tono canzonatorio, guardandola quasi con commiserazione, beffandosi della sua ingenuità. Non si era resa conto di come Mikhail la divorava con lo sguardo? Di come gli si illuminavano gli occhi ogni volta che solamente veniva nominato il suo nome? Scosse la testa, liquidandola con un gesto della mano e alzò anche l'anulare continuando ad elencare le sue regole.

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