10.

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-"Sei sicuro che sia una buona idea?"- mormorò Lia passando una mano sui jeans che Dimitri le aveva fatto portatare una decina di minuti dopo essere uscito dalla stanza -"Forse sarebbe meglio chiedere a Mikhail"-.

L'idea di uscire nel mondo esterno la destabilizzava leggermente, soprattutto pensando alla situazione precaria in cui verteva la città in quegli ultimi giorni. Esporsi così tanto sarebbe stato un rischio per il quale sarebbe valsa la pena? Non tanto per lei quanto per la famiglia Petrov. Da quanto aveva potuto capire si erano messi contro gente con la quale era meglio non scherzare.

-"Misha avrà il suo bel da fare con gli irlandesi, sicuramente non si libererà di loro prima di cena e probabilmente poi li porterà a fare visita a qualche signorina in uno dei nostri club"- ridacchiò Dimitri premendo il pulsante dell'ascensore diretto al parcheggio privato del grattacielo in cui si trovava l'attico, giocherellando con le chiavi di una maserati tra le dita -"Abbiamo tutto il tempo per comprare un po' di vestiti della tua taglia, farti fare una ceretta dalla testa ai piedi e trovare un vestito per sabato sera, dato che mancano quarantotto ore e siamo ancora in alto mare"-.

Thalia annuì distratta, ancora ferma alla prima parte del discorso. Mikhail sarebbe davvero andato con un'altra donna dopo quello che avevano condiviso? Si diede mentalmente della stupida a quel pensiero. Alla fine, se per lei era una sorta di prima volta con un uomo definibile tale, per lui doveva essere stata una prassi quotidiana, nulla di rilevante. Il pensiero di Mikhail con una altra donna però era difficile da digerire. Immaginare le sue mani grandi e ruvide su un corpo che non fosse suo, la sua lingua bagnata e calda sui posti più intimi di un'altra donna, le dava un senso di nausa difficile da ignorare.

Purtroppo per lei non era nella posizione giusta per avanzare pretese di esclusività. Sicuramente le avrebbe riso in faccia e le avrebbe fatto presente il fatto che non fosse nessuno di abbastanza rilevante da potersi considerare l'unica donna a scaldare il suo letto. Era incredibilmente doloroso da metabolizzare ma la verità era quella.

-"A cosa stai pensando, Bambi?"- domandò Dimitri lanciandole un'occhiata attraverso lo specchio dell'ascensore, ormai quasi arrivati al piano interrato. Thalia esitò qualche secondo prima di parlare, incerta su come esprimersi su quello che le stava ronzando nel cervello, pungolando la sua gelosia.

-"Secondo te avrò mai qualche speranza di riuscirci?"- domandò incerta, guardandolo a sua volta attraverso i loro riflessi. Alle volte gli occhi così simili a quelli del fratello maggiore la destabilizzavano, facendole mancare il respiro.

-"A far venire un infarto a mio fratello?"- domandò ironico riferendosi alla sua presenza inaspettata al ricevimento -"Oh sicuramente, andrà su tutte le furie e farete del sano sesso punitivo su ogni superficie della villa"-.

Thalia arrossì vistosamente scuotendo la testa senza riuscire a trattenere una risata -"No, intendevo... se riuscirò mai ad essere l'unica per lui. Lo so di non essere particolarmente "esperta" e nemmeno chissà che meraviglia, però ce la metterei tutta se solo me ne desse la possibilità"- ammise ciondolando da un piede all'altro -"Oh mio Dio, credo sia una delle cose più patetiche che io abbia mai detto, cosa sto diventando?"- ridacchiò amaramente e si accinse ad uscire dall'ascensore una volta che arrivò al piano del parcheggio. Si stava mettendo a nudo davanti ad un'altra persona, esponendo i suoi desideri più intimi e privati che non pensava sarebbe mai stata in grado di fare. Non era abituata a confidarsi e sicuramente Dimitri era l'ultima persona con la quale si sarebbe aspettata di arrivare ad avere abbastanza confidenza per poterlo fare.

Dimitri rimase sorpreso da quella domanda e la seguì fuori dall'ascensore. Scosse la testa e le fece cenno di seguirlo verso una serie di macchine di lusso parcheggiate una dopo l'altra in tutto il loro splendore. All'interno del garage privato vi erano una decina di macchine sportive di ogni tipologia, lucide e ben disposte in due file ad ostentare la ricchezza dei proprietari.

ZARDove le storie prendono vita. Scoprilo ora