28.

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Come uno squalo davanti ad una preda sanguinante, Mikhail aveva dilatato le narici e sbarrato gli occhi non appena si era reso conto di quello che stava succedendo davanti a lui con un'espressione esterrefatta a deformagli i tratti del viso.

Thalia era rimasta nel giro di pochi secondi coperta unicamente da quel paio di slip in pizzo che si erano intravisti quando, ormai qualche ora prima, la felpa nera che ora giaceva a terra si era alzata a tal punto da lasciarle scoperta una buona porzione di pelle pallida.
Ed in quel momento, era praticamente nuda davanti ai suoi occhi increduli, con le iridi scure luccicanti di una frenesia palpabile e le gote arrossate. Una dea tentatrice talmente reale da sembrargli quasi un'estranea, e non più quella donna nel corpo da bambina con cui aveva iniziato a condividere il proprio letto e la propria vita in generale.
Eppure era proprio Thalia quell'angelo tentatore dal seno piccolo e dai fianchi torniti che se ne stava in piedi davanti a lui con addosso solamente un sorrisino furbo e un paio di slip in pizzo scuri.

Deglutì a vuoto cercando di ricomporsi e di tornare con i piedi a terra, ignorando l'erezione dolorosa che stava iniziando a scalpitare all'interno dei pantaloni eleganti e rendendosi conto che la sua Compagna era rimasta quasi completamente nuda nel bel mezzo del soggiorno della Villa, laddove chiunque avrebbe potuto vederla.
Vedere qualcosa che invece era solo ed unicamente riservato ai suoi occhi, qualcosa di troppo bello per essere concesso agli occhi indiscreti di chiunque.

Come prima cosa, Mikhail si affrettò a controllare che all'interno della stanza non vi fosse nessuno se non loro due e sentì le dita prudere per andare alla ricerca della pistola non appena si rese conto che due poveri malcapitati si trovavano all'entrata del soggiorno alle spalle di Thalia.
Due suoi uomini che aveva incaricato meno di ventiquattro ore prima di non perdere mai di vista quella ragazzina ficcanaso che sembrava essere una vera e propria calamita per i pericoli che altro non stavano facendo se non obbedire ad un suo ordine.

E quel comando che avevano svolto alla lettera, sperando probabilmente di ottenere il favore dello Zar, gli si stava ritorcendo contro in quel momento in cui si ritrovarono a fissare i propri piedi pur di non far ricadere lo sguardo sulla pelle fatta di porcellana di quella ragazzina che si era inaspettatamente spogliata davanti agli occhi di tutti.
E Mikhail sentì un leggero sentimento di sollievo scaldargli il petto quando fu consapevole del fatto che la lealtà nei suoi confronti da parte dei suoi uomini superava di gran lunga l'istinto primario che avrebbe portato chiunque altro uomo a riempirsi gli occhi di quello spettacolo che la sua compagna aveva deciso di mettere insieme inaspettatamente.

Bastò una semplice occhiata furente a farli dileguare nel minor tempo possibile, tenendo lo sguardo basso e fisso sui propri piedi, timorosi di perdere la vita a causa di un'occhiata di troppo a tutto quel ben di Dio esposto gratuitamente a pochi passi da loro.

Mikhail sentì i muscoli tendersi, imponendosi di non lasciare i suoi occhi liberi di scendere oltre il limite che la decenza gli imponeva. Eppure avrebbe voluto riempirsi gli occhi di quella giovane donna che, nonostante il rossore ad imporporarle le gote, aveva fatto qualcosa che andava ben al di là di quello che ci si sarebbe mai potuti aspettare da una come lei.

Dopo qualche secondo passato in silenzio a contemplarsi a vicenda, Thalia iniziò a sentire la sua già scarsa sicurezza venire meno, vacillando davanti a quella che le era sembrata un'idea intrigante ma che in quel momento altro non faceva che crearle un forte senso di disagio sotto allo sguardo attento dello Zar.
Cosa diavolo le era passato per la testa? Cosa credeva di ottenere rimanendo mezza nuda davanti a Mikhail?

E quel silenzio assordante sembrava gravarle sul petto tanto da farle mancare il fiato. Sentiva le gote bruciarle e il cuore scalpitarle all'interno della gola, tanto da farle venire meno il respiro.
Avrebbe dovuto rivestirsi? Perché non le diceva nulla?

ZARWhere stories live. Discover now