Sei

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Caden's Pov

Una reazione sorpresa era ciò che mi sarei aspettato.

Una terrorizzata, assolutamente no.

Forse fu per questo che rimasi un po' sbalordito quando Skylar una volta aperta la porta d'ingresso di casa sua e mi fissò con i suoi occhi così pieni di panico. Orrore, Paura.

Pensai che presentarsi qui senza annunciare fosse stata una mossa un po' stronza. Ma non abbastanza da farmi guardare in quel modo. Non sapevo nemmeno perché sembrasse così inorridita. Prima che potessi chiederglielo, o dire qualcosa in particolare, si avventò su di me.

"Woah." L'afferrai per la vita, barcollando un po' all'indietro. "Cristo, Sky--"

"Oh mio Dio, oh mio Dio, oh mio Dio." Sputò fuori, suonando molto sollevata, premendo il viso nell'incavo del mio collo.

"Sì, non mi aspettavo una reazione così entusiasta." La tirai un po' più vicino quando la sentii tremare. Il suo cuore batteva all'impazzata. "Che cosa diavolo sta succedendo?"

"C'era-- Oh Dio, Caden." Si allontanò altrettanto in fretta, afferrandomi per le spalle come se non stessi già prestando attenzione. Il castano dei suoi occhi sembrava proprio lo stesso del cielo di mezzanotte sopra. "Qualcuno era proprio qui! Stava-- lui-- stava suonando il campanello e bussando alla porta come in un modo assurdo!"

Mi accigliai un po', "Io ho suonato il campanello, Sky."

"Non eri tu." Scosse freneticamente la testa, guardando dietro di me e intorno al cortile. "Aveva--Aveva una felpa con un cappuccio nero. Tu non ne indossi nemmeno una. Era proprio qui, davanti alla porta, e Dio, ero terrorizzata!"

Lasciai che le sue parole venissero elaborate da me e, all'improvviso, avrei voluto dare un pugno a qualcosa. O a qualcuno. Invece, serrai semplicemente la mascella e cercai di non mostrarlo. Questo mi stava sfuggendo di mano, pensai. Non mi aspettavo--

"Non hai visto nessuno?" I suoi occhi saettarono dietro le mie spalle, e poi a sinistra come se si aspettasse che qualcuno sbucasse fuori dai cespugli.

"No," risposi, guidandola verso la porta. La sua presa sulle mie spalle non diminuì per niente, ma lasciò che la tirassi dentro. "L'ho appena trovata in giardino. Deve essere caduto dalla cassetta delle lettere."

Quando tirai fuori dalla tasca la piccola busta bianca, quella che avevo visto a terra proprio mentre venivo qui, Skylar impallidì un po'.

"Cosa c'è?" Le chiesi, spingendo la busta verso di lei.

Scosse la testa, i suoi occhi sbarrati ancora attaccati all'involucro bianco che avevo in mano. "Non... non la apro."

Mi accigliai. "Cosa sta succedendo, Sky?".

Ci vollero secoli finché alla fine distolse lo sguardo dalla busta che avevo in mano e mi guardò. Spaventata, sembrava ancora spaventata.

L'avvicinai a me non potendo farne a meno. Non avevo mai potuto farne a meno quando si trattava di lei. Non quando era stata via per così tanto tempo. L'abbracciai e le diedi un bacio dolce sui capelli.

"Non mi stai dicendo qualcosa."

Annuì solo dopo diversi secondi di silenzio, emettendo a leggero suono affermativo in fondo alla sua gola. 

Lasciai passare alcuni secondi  prima di emettere un sospiro. Certamente non era quello che mi sarei aspettato da stasera. 

"Bene allora." Chiusi la porta d'ingresso dietro di noi. "Parliamo."

••••

Skylar era stata quella che aveva parlato di più. Io avevo solo ascoltato. O almeno, ci avevo provato.

Lost Heart | ✔ (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora