Venticinque

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Skylar's POV

C'erano mazzi di rose, gigli e peonie fuori dal Marshall's Flower Patch, appoggiati al muro di cemento proprio accanto alle porte chiuse del negozio.

Rimasi dall'altra parte della strada, fissando le persone che passavano e lanciai un'occhiata alle porte a vetri. Alla minuscola foto incorniciata della signora Marshall che si trovava vicino a quegli stessi bouquet. Di cordiglio. Così tanti.

Infilai le mani nelle tasche della felpa con cappuccio di Caden e mi strinsi nelle spalle contro la brezza fresca.

Domani avrebbero celebrato una cerimonia funebre per la signora Marshed, o almeno questo era quello che avevo sentito dire da due passanti casuali mentre guardavano le porte chiuse del negozio con sguardi comprensivi. Mi chiesi per la quinta volta se forse avrei dovuto chiedere a Caden il suo telefono e chiamare Alex ormai. Anche i miei genitori. Era quasi pomeriggio e ancora non sapevo come stesse andando tutta la situazione con la polizia.

"Stai fissando, Anderson." Sentii una voce accanto a me e mi voltai quasi all'istante, sentendo la rigida tensione dissolversi dalle mie spalle. 

"Non stavo fissando, Caden," dissi e appoggiai delicatamente il mio braccio contro il suo. "E' solo che... ci sono un sacco di fiori, vedi."

Un braccio scivolò intorno alla mia vita e fui grata per il calore che accompagnò il suo tocco. "Ti ho portato qualcosa." Disse proprio mentre mi sistemava una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

Fu esattamente in quel momento che sentii qualcosa sfregare contro i miei stivali slacciati e avrei guaito se non avessi notato il familiare gatto marrone.

"Chicken!" esclamai e la presi in braccio, sorridendo mentre l'abbracciavo, e poi mi girai verso Caden. "Mi hai portato il Chicken!"

Una signora di passaggio mi rivolse uno sguardo interrogativo da oltre le spalle.

"Beh si." Un minuscolo solco si formò tra le sue sopracciglia prima che infilasse la mano in tasca e tirasse fuori un oggetto. "Ma intendevo questo quando ho detto che ti ho portato qualcosa."

Rifiutando di lasciare che Chicken andasse via dalle mie braccia --e la sensazione sembrava reciproca dato che ora stava facendo le fusa contro la mia felpa con cappuccio- feci un passo vicino a lui e alzai le sopracciglia verso il telefono che teneva in mano. Il mio telefono.

"E' morto?" gli chiesi, facendo una smorfia quando mi ricordai cosa gli era successo proprio la notte scorsa. "E perché non mi hai detto che saresti andato a casa mia?"

"Non nel tuo appartamento." DIsse. "Ho dovuto incontrare Adrian per dargli la chiavetta USB che mi hai dato, e c'era anche Alex. Con il tuo gatto."

La mia mascella si allentò per la sorpresa mentre fissavo.

"Avanti." Caden mi afferrò per il gomito e mi guidò nella direzione che portava oltre la strada. "Continuiamo a camminare".

"Che cosa?" Spalancai gli occhi. "Cosa vuoi dire che Alex era--Perché Alex era lì con Adrian? Aspetta un secondo. Era arrabbiato perché mi sono dimenticata di telefonargli?"

"Non sono rimasto abbastanza a lungo per ascoltare la storia della sua vita, Sky."

Aprii la bocca per dire qualcosa, ma Chicken decise di saltare fuori dalle mie braccia proprio in quel momento e preoccupai di assicurarmi che stesse camminando al mio fianco prima che riuscissi a guardare di nuovo Caden.

"Sì, ma devi sapere cosa ci faceva Alex lì." lo pressai, scrollando le spalle solo per collegare il mio braccio al suo. "Io non capisco. Non sono amici."

Lost Heart | ✔ (Italian Translation)Where stories live. Discover now