Caden's POV
"Credi l'abbia scritto io?" Blake mi guardò accigliato come se lo avessi personalmente gettato sotto un autobus. Cosa che avrei fatto. L'avrei fatto davvero, alla prima possibilità. "Pensi che ho voglia di mettermi contro di te mentre sono dietro delle sbarre del cazzo?"
"Sì," Dissi. "Non lo faresti?"
Lui rise e io chiusi in un pugno la mia mano destra, volendo ferirlo, sentire il suo labbro spaccarsi sotto il pugno che gli avrei scagliato in faccia.
"Beh, lo farei." Rispose. E quel bastardo avrebbe alzato le spalle se non fosse stato ancora legato sotto quelle corde. "Ma allo stesso tempo, fratello, penso che tu mi abbia scambiato per qualcuno a cui frega un cazzo della tua vita. A me non importa. Non mi ha mai importato."
Mi sedetti di fronte a lui, appoggiando gli avambracci sulle ginocchia sollevate. Lo stesso punto, mi resi conto troppo tardi, dove avevo trovato Skylar pochi giorni fa. Giorni fa. Dannati giorni fa.
"Fanculo." Strinsi i denti e poi guardai Blake. "Pensi che non sappia che merda stai organizzando anche se dietro quelle sbarre, solo per poter in qualche modo mettere le mani su quel disco di metallo?"
Niente aveva senso. Non avevo programmato di tenere Blake qui per settimane. Volevo solo risposte che lui non era disposto a dare. Era di nuovo un fottuto testardo che rovinava le cose.
Dio, quando avrei smesso io di rovinare le cose?
Blake alzò gli occhi al cielo, i polsi ruotavano sotto le corde come se stesse ancora sperando che si allentassero da soli.
"Voglio ancora le mie mani su quel disco di metallo." Disse. "Accidenti, su questo hai ragione. Ma, di sicuro non ero io, quindi puoi aprire queste maledette corde e lasciarmi respirare?"
"Vedo che stai respirando bene."
Tirò le corde ed era piuttosto soddisfacente: la sua rabbia. "Non capisco il senso di rapirmi!"
"Posso ancora stringerle un po' di più, Blake." Mi chinai un po' in avanti, indicando il suo stato piuttosto ripugnante. "Renderti la respirazione un po' più difficile, se è quello che preferisci."
Mi guardò torvo, la mascella che lavorava furiosamente e io sapevo, sapevo solo che qualunque cosa avrebbe detto dopo mi avrebbe fatto incazzare da morire.
"È triste, vero?" Lui sogghignò. "Sono almeno sette le persone che ti hanno lasciato, solo per quanto è incasinata la tua vita. Skylar ha finalmente fatto lo stesso?"
Mi trascinai una mano sul viso, inspirando lentamente. Non era così, mi dissi. Voleva solo che mi alzassi e lo picchiassi. Conoscevo Blake. A volte lo conoscevo più di quanto il bastardo conoscesse se stesso.
"Quante altre persone devono lasciarti prima che tu possa imparare, Caden?" Sibilò. "Quanti altri devono lasciarti prima che tu realizza che non è stato quella sottospecie di padre a rovinarti la vita?"
"Era anche tuo padre." Scrollai le spalle.
Mi ignorò, ma potevo vedere il modo in cui stringeva i pugni. "Non ti vengono gli incubi, pensando a tutte a quelle persone uccise con un colpo in mezzo agli occhi solo perché ha fatto lo sbaglio di conoscerti?"
Avrei riso se non fossi stato così stanco. Esausto. Erano passate ore, ore da quando stavo sprecando il mio tempo qui, osservando Blake che si contorceva tra le mie parole solo per irritarmi. Senza darmi le fottute risposte di cui avevo bisogno.
Incubi, pensai. Perché stavamo parlando di incubi?
"Sì, e potrò raccontarti tutto di loro quando sarai di nuovo dietro le sbarre," dissi. "Mi sembra un affare equo, no?"
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Lost Heart | ✔ (Italian Translation)
Teen FictionEra trascorso un anno, Skylar Anderson frequentava la Philadelphia College of Arts e non aveva più nulla di cui preoccuparsi, a parte appisolarsi tra una lezione e l'altra. E la relazione non cosi semplice con il suo ragazzo: Caden Miller. La relaz...