Otto

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Skylar's POV

"Chicken!" Gridai per la quinta volta -o forse la cinquantesima-, guardandomi intorno e verso la strada buia oltre casa mia. Ma non si udii nessun suono di movimento o miagolio sommesso con cui Chicken di solito rispondeva.

Era scappata. La mia gatta era scappata. Il solo pensiero era così assurdo che mi ci era voluto un po' per far sì che assorbissi il tutto mentalmente. Chicken non aveva mai fatto una cosa del genere prima. Non poteva essere solo... scappata!

"Oh Dio." Espirai, gli occhi sbarrati e il cuore che batteva all'impazzata. Gli unici rumori che riuscivo a distinguere in tutto il quartiere erano le deboli chiacchiere di casa mia. E questo era tutto.

Chicken era corsa dietro al tizio incappucciato, mi dissi. E poi continuai a ripeterlo fino a quando il terrore non si formò nel mio stomaco. E se... e se-

"Chicks," Sussurrai nella notte. "Chicks, per favore, vieni fuori. Ovunque tu sia. Chicken!"

Ma non c'era movimento dietro i cespugli. O vicino alle case del vicinato. C'era solo un silenzio tombale.

Inspirando profondamente, spinsi via alcune ciocche vaganti dal mio viso, le mie dita tremavano.

Avrebbe trovato la strada del ritorno. L'aveva sempre fatto. Lo faceva spesso quando era un cucciolo. Chicken era solita scappare e aggirarsi per la casa e poi tornava sempre.

Così aspettai lì per un minuto o due, mordendomi con ansia il labbro inferiore mentre mi guardavo intorno. Aspettai e aspettai ma non successe niente.

L'aveva presa. Il tizio incappucciato aveva preso la mia gatta.

Tornai di corsa in casa e nel momento in cui superai il nostro giardino, mia mamma iniziò a bombardarmi di domande.

"Skylar!" Era accigliata. "Dove caspita eri finita?" Doveva aver visto l'espressione allarmata sul mio viso dato che aggiunse con tono più calmo. "Cosa è successo?"

Chicken, pensai. Stava con me da quando ero una ragazzina. Era stata lì per me quando nessun altro c'era. Se le fosse successo qualcosa--

"È scappata." La mia voce da sola suonava sconvolta.

Mia madre sembrava confusa. "Chi è scappato?"

"La mia gatta! Chicken, mamma! È scappata e io ci ho provato... ho provato a cercarla ma non riesco a trovarla!" Probabilmente iniziai a divagare in modo stressante dato che lei si avvicinò e mi strinse il braccio. "Non riesco a trovarla, mamma."

Anche durante quello, mi ritrovai a lanciare costantemente sguardi oltre la recinzione, il punto in cui Chicken era scappata.

"Tornerà indietro." Disse mia madre, cosa che immaginai fosse il suo modo di fare rassicurandomi. Ma non avevo bisogno di rassicurazioni, avevo bisogno del mio gatto.

"Qualcuno l'ha presa." La guardai di nuovo, con gli occhi sbarrati. "C'era qualcuno... lei gli ha corso dietro."

Il cipiglio della mamma si fece più cupo alle mie parole. Ma prima che potesse dire altro, un'altra voce forte ci interruppe da lontano.

"Skylar! Ti sei perso tutto il divertimento! Emma è letteralmente caduta nel fuoco!" Era Sloane e avrei notato che fosse brilla se solo mi fossi preoccupata prestare attenzione.

Deglutii e tornai a guardare mia madre. Il groppo in gola era pesante. Non posso perdere Chicken, pensai. Non volevo pensare di perdere il mio gatto. Era là fuori da qualche parte. Tutto sola.

"Vieni!" Sloane apparì proprio accanto a me e iniziò a tirarmi verso il falò.

Lanciai a mia madre uno sguardo frettoloso e lei rispose con una confusa alzata di spalle. Confusa e preoccupata.

Lost Heart | ✔ (Italian Translation)Where stories live. Discover now