Ventotto

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Skylar's POV

Dormii in modo irrequieto tutta la notte, e tutto il mio sonno sembrava concentrare ogni sogno su Alex. Incubi fatti di tutti i tipi di orribili pensieri che il mio cervello avrebbe potuto evocare. Sangue e spari assordanti e io che perdevo tutto ciò che avevo sempre amato. Tutto quanto.

Mi svegliai con una leggera sospiro, sbattendo le palpebre e fissando il soffitto scuro per i primi minuti. Mi ci volle un po' per tornare alla realtà, sentire il soffice piumone scuro sopra di me e le lenzuola sotto di me. Tutto era completamente silenzioso nella stanza. Buio e silenzioso finché non sentii il letto sprofondare un po' accanto a me. Girando la testa, mi ci volle un momento per notare Caden seduto su un lato del letto, e sembrava completamente sveglio come non lo ero stato qualche secondo fa.

Fissando accigliata la sua schiena, mi sedetti lentamente e guardai le finestre. Fuori era ancora buio pesto, mi resi conto, e non sapevo che ora fosse o da quanto tempo fosse stato sveglio.

"Ehi," sussurrai.

Praticamente lo sentii irrigidirsi -allarmato? Non potevo dirlo bene- prima che il suo sguardo trovasse il mio.

"Perché non dormi?" Me lo chiese, e forse era solo il sonno che mi ostruiva il cervello in quel momento, ma avrei giurato di aver visto questo...strano conflitto di sensi solo nei suoi occhi. Una lotta che gli fece corrugare le sopracciglia.

"Perché non dormi?" Ritorsi a lui la domanda. I miei occhi sfrecciarono su qualcosa nella sua mano destra, leggermente nascosto dalla mia vista, ma non abbastanza per non riconoscerne l'inizio. Alzai lo sguardo verso di lui e lontano dalla familiare bottiglia di pillola arancione che aveva in mano. "Non riesci a dormire?"

Sembrava che ora evitasse il mio sguardo.

"Caden." Mi avvicinai di più a lui finché non potei sentire il suo braccio premere contro il mio. "Parlami."

Fissò il flacone delle pillole per un altro mezzo minuto prima di riporlo sul comodino. "Che cosa devo dirti?" Chiese piano.

"Qualcosa" Gli presi la mano. "Qualsiasi cosa."

Sembrò contemplare. "Non ho ancora trovato nulla in merito ad Alex."

"Non è quello che io...Sai che non è quello che intendevo."

Girò le nostre mani e intrecciò le nostre dita, avvicinandole a sé. Non potei fare a meno di notare lo stato completamente arruffato dei suoi capelli, che spuntavano in quasi tutte le direzioni, come se si fosse girato e girato cento volte prima di abbandonare definitivamente il sonno.

"Non riuscivi a dormire?" Ripetei e questa volta Caden annuì brevemente. "Perché non riesci?"

"Perché, Sky?" Emise una breve risata stanca. "Semplicemente a volte non riesco proprio."

Passò un attimo di silenzio e io distolsi lo sguardo, verso le nostre mani, sentendo il ticchettio delle lancette dell'orologio da parete.

"Ho fatto un brutto sogno su Alex," mormorai e mi sembrò un segreto quando le parole furono sussurrate così nella notte. "Era appeso a un ponte e... e c'era del sangue. Io c'ero, ma non stavo aiutando. E stranamente somigliava molto al Costa Bridge, ora che ci penso."

Caden rimase in silenzio, anche se sentii la sua presa sulla mia mano stringersi solo per un po'.

"Sono i sogni," chiesi, "che rendono più difficile dormire?"

Mi fece una scrollata di spalle altrettanto esausta. "Non lo so. Forse?" Fui io a tacere questa volta e forse funzionò poiché aggiunse, "Non è niente, Sky. Non preoccuparti. È sempre stato così."

Lost Heart | ✔ (Italian Translation)Where stories live. Discover now