Capitolo 13.

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"Sicura?"

Annuisco.

"Che hai combinato?" chiede papà.

"Niente!" rido. "Ero indecisa per una cosa... È che... Ho trovato una foto su Insta, con una parte di citazione tratta da una serie tv iconica... E dovevo completarla, solo che... Non posso" sorrido.

"E perché?" domanda papi guardandomi poco convinto.

"Perché no" rispondo io.

"Eh ma perché? Questo stiamo cercando di capire" gli fa da spalla mamma.

"Qual è la cit?" fa invece mia sorella.

"California... Here we come!" canto.

"Who the hell are you? - Whoever you want me to be!" esclama immediatamente.

Rido.

"Esattamente! Solo che... Non penso sia riferita a quella... Era semplicemente una frase messa sotto al post, per la persona che sta ammirando... Ehm...Cioè... Guardando. Guardando la ... La foto"

"Che foto è?" chiede papà.

"Una foto, dove una persona che conosco guarda in camera e in descrizione ha una mezza citazione, che non può essere lasciata incompleta. Il problema è che non posso completarla io, anche se... Cavolo!" mi mordo il labbro inferiore, mentre mia sorella prende il cellulare.

"Io risponderei più al buonasera fossi in te... Però capisco che... I ruoli..." mi provoca Federica.

Io sono scioccata.

"Ascolta... Piantala! Te lo sto cercando di dire in maniera carina!" l'avverto, anche se con fare scherzoso.

Ridiamo.

"Cretina!" esclama. "So tutto io, non temere..."

"Eh... " sorrido facendo dondolare la testa.

"Chi non sa niente siamo noi. Spiegate?" si immischia mamma.

"Tra... Un...No" guardo la nana "Cinque/ sei anni. Sì, direi che è okay..." annuisco, lasciando mami e papi sconvolti.

"Non fare cazzate, per favore. Fai la seria" mi risponde papà.

"Sono lì per studiare adesso, e quello faccio" rispondo decisa guardandolo negli occhi.

"Però..." Oscilla la testa.

"Non è che posso solo studiare! Si presume che questi debbano essere gli anni migliori della mia vita! Se permetti, di due anni e mezzo non so nemmeno quanto tempo si possa salvare!" rido istericamente. "Certo che adesso, se ci penso, vado con i piedi di piombo"

"Stai tranquilla, lo sappiamo" mi abbraccia la mia sorellina. "Ti conosciamo, semplicemente... Non conosciamo ancora l'altra persona, e nemmeno tu alla fine, per cui... Veramente, piano. Niente film mentali... Fidati, fanno male" respira.

"Non sono loro a far male, non è mai sbagliato sognare. Mai. Illudersi - e illudere - sì però" aggiungo io. "Però okay!" torno sorridente. "Va tutto bene, come sempre. Siamo tutti okay, come sempre. Continuiamo a sorridere che la vita è meravigliosa!" esordisco sorridente.

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Il giorno dopo, mi ritrovo nel bagno della scuola in preda ad un attacco di panico, proprio perché era tutto okay. Quando mai lo dissi!

Mi guardo intorno e vedo tutto chiuso... La situazione peggiora. Ho bisogno di aria. Esco, continuando a respirare affannosamente.

In corridoio non c'è anima viva per fortuna.

Romantic LoveWhere stories live. Discover now