Capitolo 18.

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"Non cederò questa volta, Claudia. Ho intenzione di parlare"

"Di che cosa?" mi incuriosisco.

"Ci sono così tante cose che ancora non sappiamo l'uno dell'altra, ci siamo appena presentati!" riflette. "Mi piacerebbe conoscerti meglio"

"Anche a me piacerebbe conoscere meglio Lei...Te, cioè. Scusa" sorrido imbarazzata.

"Non ti preoccupare" sorride cordiale lui sedendosi. "Che cosa vuoi sapere? Sono un libro aperto!"

"Dunque... So che ti piace l'arte, dei tuoi genitori... Ma non mi hai mai detto che tipo di studente sei stato tu!" lo guardo.

Sorride, leggermente imbarazzato (diventa anche rosso in volto!).

"Ehm... Dipende! Al liceo ... Hai presente quel tipo di ragazzo simpatico, che però anche quando magari qualche volta esagera non puoi fargli niente perché ha un buon comportamento e non ha una materia sotto?"

"Ci avrei scommesso..." scuoto il capo divertita. "E le idee malsane della classe erano tue, però con quel fatto del comportamento e delle medie te la cavavi sempre"

Allarga le braccia con fare teatrale: "Bisogna sempre lasciarsi una porta aperta, la vita per ora mi ha insegnato anche questo!"

Sorrido.

"Tu invece? Mi è sembrato di capire che sei una studentessa modello!" si mette a braccia conserte.

"Io se una cosa mi piace ci metto il mille per mille, piuttosto non ci dormo la notte ma se dico che devo arrivare a un certo risultato ci arrivo. Costi quel che costi. Chiaramente nel rispetto delle regole" aggiungo poi.

"No, beh certo... È ammirevole questa cosa, complimenti... Attenta però a non ... Farti risucchiare troppo. Per esempio, oltre alla scuola che fai?"

Resto in silenzio.

"Curare mia sorella vale?" 

Mi guarda storto.

"No, dai, se voglio uscire esco... Però quando c'è da studiare, sapendo che ho anche delle difficoltà, magari non esco tutti i venerdì e sabati sera dell'anno!"

"Tu non molli... Mai." scuote la testa. "E questa è una cosa positiva, fino a un certo punto. Perché non ti riposi. Anche in matematica, io ti vedo: stacchi per due minuti, poi riprendi da capo. E non è che ne fai una. Tu rifai tutto!

Per carità, è il metodo migliore per avere dei risultati... Però diminuisci la quantità di roba...Di argomenti, scusami" si corregge. "Renderesti molto di più..."

"Lo farei anche, il problema è che non c'è il tempo per ridurre gli argomenti" Scuoto il capo. "L'ha visto anche Lei come vola il tempo! E le cose andranno solo ad intensificarsi! Se resto indietro, perdo l'anno"

"Non è vero" replica d'un fiato. "E poi, anche se dovesse succedere... E quindi? Non mi vuoi più vedere?" scherza.

"È anche perché vorrei vederti tutti i giorni, e ... Non lo so, magari... " divento rossa. "Provare a ... Costruire qualcosa. È... Per quello che sto correndo..." sussurro velocemente. "E poi sarebbe una soddisfazione per me, per voi Prof e per i miei vedere che ce l'ho fatta bene. Non crede?"

"Sicuramente, però ogni cosa ha il suo tempo" mi ripete.

Alzo gli occhi al cielo.

"Ancora con questa storia..."

"Eh... È così! È triste, fa rabbia, ma è la verità, Claudia" si avvicina. "Non puoi avere tutto subito. Ci riuscirai poche volte. E se cerchi di farcela sempre alla prima, prima o poi ti schianterai.

Romantic LoveWhere stories live. Discover now