Capitolo 31. Ancora Rumors

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"È oggi Pietro" Replica lei.

Il mio compagno sbianca.

"Se vuoi ti aiuto!" Mi propongo. "Il Prof dice che sono migliorata molto. Il mese scorso ho preso sette nell'ultima prova!"

"Tu?!" Mi guarda storto la mia migliore amica. "Fa vedere"

Ridendo, mostro il voto mentre la conversazione con Pietro cade e i rappresentanti continuano: "Noi stavamo pensando di porre alla loro attenzione la mole di studio quotidiana, chiedendogli... Di darsi una calmata" Ridacchia Ernesto. Parte così un applauso generale, a cui partecipa anche la sottoscritta.

"Io sono d'accordissimo con voi, raga" Prendo la parola. "Però dobbiamo trovare il modo giusto... Sennò risponderanno che siamo in quinta, abbiamo un esame, all'Università sarà peggio eccetera" Azzardo. "E comunque, c'è anche da dire che per evitare problemi la maggior parte dei Prof fa sempre scegliere a noi le date delle prove, quindi... Io proporrei di chiedere di spostarle a chi non ci ha lasciato scelta"

"Scienze? L'ha messa l'altro ieri per domani senza nemmeno avvisarci" Fa Giacomo.

"Esatto" Annuisco.

"Okay... E se non volesse?" Ci guarda il rappresentante.

"Sciopero!" Rispondo sorridendo.

La sua espressione muta: "Vuoi farci ammazzare?"

Ridiamo tutti.

In quarta abbiamo fatto uno sciopero durato una settimana intera perché nessun docente voleva spostare la verifica e noi ne avremmo avute ben diciotto (tra scritte e orali). Non ci siamo presentati in classe, mandando quotidianamente mail dove esprimevamo la nostra opinione in merito. Inutile dire che, quando tornammo, trovammo la Preside ad aspettarci, e quell'anno finimmo tutti con un voto di demerito in condotta, però poi ricominciammo a comportarci meglio, come fecero anche i Professori diventando più flessibili e venendoci un po' più in contro, con la promessa da parte nostra che cose di questo tipo non si sarebbero più verificate.

"Okay, scherzavo..." Torno sui miei passi. "Ci inventeremo qualcosa, ma almeno ci avremo provato!" Rifletto. "Sennò... Se proponessimo ai Prof di alternarsi? Voglio dire, se spiegano tutti nello stesso momento, mi pare ovvio che avremo le prove tutte insieme alla fine. Se noi, però, troviamo un modo per incastrare verifiche e spiegazioni..." Mi spiego meglio.

"Non staremmo attenti alle spiegazioni perché saremmo troppo occupati a ripassare o a studiare per conto nostro le materie delle prove" Fa Nunzio.

"E allora cosa proponi?" Lo guardo speranzosa. Lui si limita ad alzare le spalle.

"Niente raga! Le cose non cambiano. Se è sempre stato così, così rimarrà!"

Sempre così oggettivo questo ragazzo... Con la tendenza al pessimismo!

"Io non ci credo!" Mi metto a braccia conserte.

"Rivoluzionaria..." Sento la voce di Luca fuori dall'aula.

Mi avvicino, cercando di trattenere una risatina. Lo guardo e noto che lui invece sta sorridendo beatamente.

"Sì?" Lo guardo posandomi sullo stipite della porta.

"Cos'hai da borbottare adesso?" Sussurra avvicinandosi.

Sempre sorridendo, come sempre sfacciatamente gli rispondo: "Mi scusi Prof, sono cose dell'assemblea che Vi faremo sapere sicuramente tramite il verbale al termine delle due ore"

Lui, visibilmente stupito dal mio comportamento così formale, torna sui suoi passi e con lo stesso tono replica: "Va bene... È la prassi dopotutto!"

Annuisco, lui si sistema il ciuffo prima di salutarci guardandomi negli occhi, facendomi desiderare di saltargli addosso come quella volta durante i recuperi. Ma non lo faccio. Anzi, respiro.

Romantic LoveWhere stories live. Discover now