Capitolo 29.

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Il giorno seguente, l'orario è composto così: prima ora inglese, seconda arte, terza motoria, quarta storia, quinta e sesta mate e fisica. Anche se non uscirò alle quindici meno venti, vado a scuola in macchina perché le previsioni dicono che probabilmente pioverà ( non ho voglia di stare sotto la pioggia ad aspettare il pullman quando in realtà ho ben due mezzi che potrei usare!) e lo vedo entrare. Sorrido.

Parcheggio, prendo lo zaino ed esco.

Una volta in classe, il Prof entra qualche minuto dopo di me.

"Buongiorno ragazzi!"

"Buongiorno!" Rispondiamo.

Ha un elastico per capelli al polso appena sotto l'orologio. Di chi sarà? Ha un'altra?

<<Claudia, stai tranquilla. Ci sarà sicuramente una spiegazione logica. Adesso non badarci, ascolta la lezione>> Mi dico.

Cerco di seguire, di orendere appunti, eppure lo sguardo torna sempre lì.

Passo così mezz'ora della lezione a fissare quel legacapelli arancione fluo. (Che poi... Arancio fluo?! Lui, che sembra così discreto? Non lo so, ma la storia mi sta facendo andare fuori di testa!) Cercando di capire di chi possa essere, mentre nella mi mente si fanno strada diversi pensieri negativi.

Ha un'altra? E tutte quelle belle parole?

Non gli piaccio più? Cos'ho fatto? Cos'ho che non va?!

Il respiro inizia a farsi dapprima rado, poi ad accelerare. Incontro immediatamente lo sguardo preoccupato di Luca, che mi si avvicina.

"Manni... Claudia, che cos'hai?" Mi tende la mano. "Vieni, andiamo fuori un momento. Respiriamo un po' d'aria, e tutto tornerà a posto. Va bene?" Sembra tanto preoccupato. Adesso mi sento in colpa, ma questo non fa che agitarmi ancor di più e ad impedirmi la corretta respirazione.

In classe tutti cercano di tranquillizzarmi, di far sì che esca con lui. Mi alzo e lo seguo, mi prende per mano e non mi lascia un secondo. Continuo a guardare l'elastico, adesso in bella vista sulla mia spalla. Lui se ne accorge. Ritrae il braccio e lo guarda lo porta proprio davanti agli occhi, mentre con un sorriso esordisce: "Ti piace? È di mia sorella"

Sua sorella?!

Lo guardo spaesata.

"C- Cosa?" Farfuglio confusa.

"L'elastico per capelli che mi hai fissato per tutto il tempo da quando sono entrato, è di mia sorella" Scandisce guardandomi negli occhi. "Mi sono scordato di restituirglielo, mi aveva chiesto di tenerglielo mentre cercava chissà cosa in una delle vostre borse di Mary Poppins" Scherza per farmi ridere. "Che poi come facciate a riempire anche quelle che sembrano così grandi... Bah, lo sapete solo voi! E c'è di tutto, ma proprio di tutto! Mancava la piastra portatile a lei..."

"Ce l'ho nello zaino io" Rido dandogli corda.

Lui mi guarda stranito.

"Mi stai prendendo in giro?" Chiede con voce bassa.

"No" Scuoto il capo tidendo. "Libri, astuccio, diario, e mini piastra. Il caricatore tanto è quello che uso per il telefono: hanno lo stesso attacco! Così anche i capelli sono sempre perfetti! Se vuole, glie la posso prestare... E per Natale glie ne regalo una!" Continuo, anche per fargli vedere che è tutto okay.

"No, ti prego... " Alza le mani al cielo. "Tornando a noi..." Il suo sguardo si fa severo. "Hai avuto un attacco di panico... Per un elastico?! È un oggetto minuscolo! A chi importa di chi è, scusa? Tienilo se ci tieni" Me lo porge.

Mi rifiuto e faccio qualche passo indietro: "No, assolutamente. Come hai detto, è di tua sorella e io ti credo. Restituisciglielo o tienilo se vuoi, io non c'entro"

Romantic LoveWhere stories live. Discover now