3.14 Hopefully

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La musica rendeva la stanza ancora più allegra e le luci dorate sembravano saltellare a ritmo con le note.

We all come back and as a matter of fact I know we're exactly where we're supposed to be...

Senza quasi rendersene conto, Phoenix si ritrovò suo malgrado a canticchiare quel motivetto che, in un primo momento, era riuscito solo a farlo brontolare. Se dieci anni prima gli avessero prospettato quella scena, di certo si sarebbe fatto una sonora risata: non era tipo da canzoncine di Natale e bastoncini di zucchero, lui!

D'altra parte, però, non era mai riuscito davvero a sottrarsi alle tradizioni. Gli piaceva, anche se tentava di negarlo, ogni stupida abitudine che profumava di casa. Così anche quell'anno aveva protestato un po', ma alla fine aveva portato in salotto un abete e tirato fuori dalla casetta degli attrezzi i polverosi scatoloni pieni di addobbi natalizi.

Charles scorrazzava da una parte all'altra della stanza, sfilando nastri da un pacco e seminandoli in giro non appena la sua attenzione veniva attirata da qualche nuovo gingillo. Grethe gli andava dietro, raccogliendo le pagliuzze brillanti come se avesse dovuto comporre un bouquet. Guardandoli giocare insieme con le decorazioni, Phoenix pensò che sarebbe stato disposto ad agghindare tutte le piante del giardino e ad ascoltare quella sfilza di canzoni ogni singolo giorno dell'anno, se quella fosse stata la garanzia per vederli sorridere.

Swan era tornata a Londra già da qualche settimana. Ad Ailleann mancava molto la sua presenza. A Phoenix, invece, mancava molto il suo norvegese che, per quanto elementare e arrugginito, era comunque stato sufficiente per stabilire un primo rapporto con la nuova arrivata.

Per tutto il tempo che era rimasta con loro avevano tentato cautamente di capire come i due bambini avessero rielaborato la vicenda. Charles non aveva parlato molto, né aveva mostrato particolare interesse nei confronti di quell'argomento che sembrava preoccupare tanto gli adulti. Dalla sua breve permanenza a Fulham aveva guadagnato un paio di giorni di febbre e un bel raffreddore ma, una volta guarito, sembrava tornato il bambino allegro e felice di sempre. Se solo Phoenix avesse avuto la certezza che quell'avventura non aveva lasciato segni permanenti su di lui, forse sarebbe riuscito finalmente a mettere una pietra sopra l'intera faccenda.

Ma non posso averla!

Avrebbe avuto quella risposta solo a distanza di molto tempo. Fino ad allora si sarebbe dovuto accontentare di fare ciò che fanno tutti i genitori: stare accanto a suo figlio e sperare che tutto andasse per il meglio.

E poi c'era lei, Grethe.

Dalle sue parole avevano appreso soltanto il suo nome e poche altre informazioni, troppo generiche per essere davvero utili. Se erano esistiti dei registri o dei documenti che la riguardavano, erano stati ridotti in cenere dall'incendio che aveva distrutto Fulham. Phoenix e Ailleann avevano concordato di provare in ogni modo a rintracciare la sua vera famiglia. Se non fossero riusciti in quella ricerca, allora l'avrebbero tenuta con loro. D'altra parte Charles, con l'innata disinvoltura dei bambini e ignorando del tutto le iniziali difficoltà di comunicazione, l'aveva immediatamente eletta sua complice e compagna di giochi, e lei gli aveva dimostrato la medesima apertura. Se non fossero stati tanto diversi nell'aspetto, chiunque avrebbe pensato che fossero fratello e sorella, mentre bisticciavano su come fosse meglio appendere le palline colorate ai rami dell'albero.

Phoenix rimase a guardarli per un po', mentre una sfilza di ricordi e di considerazioni si intrecciavano tra loro nella calma di quel momento. La sua pragmatica visione del mondo stentava ancora ad accettare l'esistenza di quel piano immateriale che sembrava modellare le loro vite, pur se ormai aveva smesso di metterlo in dubbio da anni. Tentava di adeguarsi alla filosofia di Eagle, metteva in pratica le formule di Raven, ma finiva sempre per oscillare, come Swan, tra due diversi opposti. Forse, nella loro naturale antitesi esisteva almeno quel punto di contatto.

Laminae [SEQUEL di OPERA]Where stories live. Discover now