12. «Demoni»

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' S L E E P L E S Swithout you '

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' S L E E P L E S S
without you '

Attenzione: presenza di contenuti violenti.

"Forza Taehyung! Colpisci!" A urlare era Jimin, al centro del ring con stretto al petto il sacco da boxe nero pece. "Ancora! Più forte Tae!" Il corvino seguiva diligentemente gli ordini e continuava a massacrare il sacco pendente di fronte a sé come se non ci fosse un domani. Ansimava, era completamente fradicio di sudore e i suoi ricci scuri avevano l'aspetto di una massa informe e umida. Era passata una settimana da quando aveva distrutto il salone e Jimin lo aveva trovato a terra in quelle condizioni, tuttavia non avrebbe mai potuto immaginare di poter accettare una simile sciocchezza.

Era stato Jimin a spingerlo in quella direzione. Da domani inizi a fare boxe con me e non voglio storie. Gli aveva detto un giorno, mentre erano a cena.
Ultimamente Taehyung tendeva a dare sfogo alla sua rabbia fin troppo spesso e non poteva continuare così. Non quando c'era un mobile rotto da cambiare ogni tre giorni e aveva ripreso a non dormire la notte, comprese tutte quelle brutte abitudini che lo rendevano una persona diversa. O almeno, non quella che Jimin conosceva.

"Jim-ti prego," Il corvino era già esausto, sentiva il cuore in gola ma quelle mani le percepiva dappertutto, non più sul collo. Colpire quell'ammasso imbottito era rigenerante, non diceva il contrario. Tuttavia aveva bisogno di più, di andare oltre e Jimin l'aveva capito. Per questo aveva accantonato l'idea di continuare a fargli colpire un oggetto inanimato. E sempre per questo stava ricoprendo le proprie nocche con metri di bende, inforcando poi i guantoni. Li sbattè tra loro e assunse la posa d'attacco.

Taehyung era ripiegato su se stesso, i capelli fradici e gocciolanti bassi a ricoprirgli la fronte, il viso madido di sudore. Il labbro inferiore pressato a morte dagli incisivi e le mani imbottite dai guantoni sulle ginocchia. Necessitava di ossigeno, tuttavia suo fratello aveva ben altri piani in mente.

"In guardia, Tae." Gli ordinò conciso, cominciando a saltellare sul posto.
Il corvino fu dunque costretto a sollevare lo sguardo e non appena lo fece, rimase sbigottito.

A tratti divertito.

"Jimin, che cazzo fai?"

"È così tanto difficile da capire? Ti sto sfidando."

Taehyung ridacchiò e non prendendolo sul serio, prese a sciogliere i nodi che gli bloccavano i polsi.

"Non sto scherzando, Tae. Avvicinati e combatti." Jimin non appariva nemmeno lo stesso. Era diretto e deciso, faceva quasi paura ma Taehyung era diventato così strafottente da far irritare anche la persona più paziente che potesse esistere al mondo. Si stava incazzando parecchio, così si avvicinò come richiesto dal biondo e gli si parò di fronte quasi pavoneggiandosi.

Sleepless Without You | TaekookWhere stories live. Discover now