Ops! Esta imagem não segue nossas diretrizes de conteúdo. Para continuar a publicação, tente removê-la ou carregar outra.
' S L E E P L E S S without you '
ANGOLO AUTRICE:
WELCOME BACK 🩵 Mi scuso tantissimo per il ritardo ma tra una cosa e l'altra non ho avuto modo di concentrarmi a dovere qui. Ho avuto un blocco dello scrittore piuttosto lungo ma sembra che si stia allontanando 👀 Ringrazio in anticipo chiunque sia ancora qui a sostenermi e soprattutto ad attendermi (so che da parte di un lettore non è semplice, per questo motivo sono sempre eternamente grata) 🩵
Premessa: Non sarà un capitolo poi così lungo e ricco di avvenimenti proprio perché mi serve che facciate un passo indietro. Qui scoprirete un po' di più sul passato/la vita parallela che conduce Taehyung e che nessuno sa.
Buona lettura ;)
Il vento freddo gli punzecchiò la pelle non appena scese dall'auto e si ritrovò a grattarsi la nuca infastidito. Taehyung detestava il proprio collo per ovvi motivi ma sentì l'impellente necessità di toccarlo. Tirò su con il naso per abitudine, non per altro, e si avviò a piedi per raggiungere quel posto di merda che aveva finalmente deciso di abbandonare. Voleva chiudere i ponti con quella vita, voleva cambiare esistenza e diventare qualcun altro. Così, le suole rumorose dei suoi anfibi pestavano l'asfalto sotto i suoi piedi stanchi, annunciando il suo arrivo sempre più prossimo all'interno del locale in cui era diretto.
Chiunque si voltava al suo passaggio; tante erano le occhiate di sfida o intrise di presunzione e gelosia che affollavano i volti di quella gente più o meno comune. Ma nessuno osava oltrepassare quella linea.
Dopotutto, Taehyung era di casa. E lo sapevano tutti, perfino chi entrava in quel luogo per la prima volta. Perché lui lasciava una scia dietro di sé e inevitabilmente ne rimanevano tutti soggiogati. Perché lui aveva quel potere che molti sognavano di possedere.
Il Deviant Club era uno dei locali notturni più rinomati di tutto il paese. Si palesava piuttosto semplicemente, incastrato tra altri negozi e botteghe, quasi mimetizzandosi tra le insegne stroboscopiche colorate al neon tutt'intorno. Era un posto per malati, giocatori e scommettitori accaniti, pervertiti, o semplicemente cercatori di svago per una notte. Altri gradivano solamente qualche buon drink elaborato con tanto di ombrellino di carta in cima, mentre Taehyung solitamente cercava pace, sollievo; qualcosa da mettere sotto il naso piuttosto che sotto i denti - e no, non si fa per dire.
Avrebbe voluto accendersi una sigaretta ma aveva dimenticato il pacchetto in macchina e non aveva proprio nessuna voglia di tornare indietro a recuperarlo. Decise di passare al piano B; ovvero trovare qualcuno a cui scroccarne una molto semplicemente, tuttavia la sua ricerca non iniziò nemmeno perché qualcuno lo interruppe.
