Amare è come volare

Capitolo Tre: "Feel something"

<<Sono passati pochi giorni e giànon ne posso più>> sbuffa Andrea, sbattendo lievemente la sua fronte olivastra sul tavolo. Ad andrea non é mai piaciuta completamente la scuola, non le piace piú che altro perché deve svegliarsi presto ogni mattina. La conosco da quattro anni, abbiamo frequentato anche il biennio insieme. È cambiata tanto in questi anni, da una ragazza bassina con i capelli castani lunghi ricci ad una ragazza con i capelli corti - sopra le spalle - e neri. L'unica cosa che non è cambiata? La sua voglia di scuola.

Al primo anno del liceo abbiamo fatto subito amicizia e da lì non ci siamo più separate, alla fine del secondo anno ci eravamo promesse di non scegliere l'indirizzo semplicemente per seguire l'altra, così abbiamo fatto l'iscrizione al terzo anno in segreto, senza che nessuno delle due sapesse l'indirizzo e a settembre - dopo esserci sentite sempre durante le vacanze estive - ci siamo ritrovate nella stessa classe di scenografia, dove successivamente abbiamo incontrato Alma e Victoria. <<E' solo iniziata da due giorni e poi vedrai che quest'anno ci divertiamo>> la rassicuro sorridendo e facendo spuntare della confusione nei suoi occhi.
<<Con le sue innumerevoli crush e le cazzate alla fermata del bus>> tutti scoppiano a ridere mentre io lancio un'occhiataccia ad Alma cercando di non scoppiarle a ridere in faccia. <<Non mi dire che te la sei presa>> Vic si mette una mano davanti alla bocca fingendo stupore per poi scoppiare a ridere, fa cadere il drummino a terra e il suo viso si trasforma da uno sguardo sorridente ad un broncio adorabile.

<<Buongiorno donzelle belle, che si dice?>> Martino mi lascia un bacio nella guancia, scompiglia la frangia ad Alma, fa la linguaccia a Vic e pizzica la guancia ad Andrea - che ricambia con una faccia schifata. <<Cannetta di prima mattina?>> chiede Alma prima di fare un tiro. <<No - la guarda confuso prolungando la 'o'- ho solo fatto una colazione piena di zuccheri>> precisa prima di fare cenno al cameriere, accompagnando il gesto con una faccia che esprime subito il suo pensiero verso il cameriere. Alzo gli occhi al cielo prima di ascoltare una buona parte del discorso insensato di Victoria, sorrido quando inizia a balbettare perché non riesce a dire una parola e subito Martino ha la battuta pronta.
<<Riattacca il disco, Vic>> Vic bofonchia qualche imprecazione verso martino che scoppia a ridere. Tutti ridiamo e finalmente non pensiamo alle cinque ore di scuola che ci aspettano, non pensiamo nemmeno a controllare l'orario tanto siamo immersi nei nostri discorsi. Ad un certo punto Andrea inizia a parlare di libri, una cosa tira l'altra, che ci ritroviamo a parlare delle offerte alla La Feltrinelli e la mia esperienza nella libreria.

Inizio a raccontare alcuni aneddoti divertenti per poi perdermi con la descrizione di una scena piena di ilarità. <<Non potete capire>> alzo le mani davanti fermando gli ipotetici commenti che stavano per fare e ricevo la loro attenzione. <<Ieri è arrivata una signora, sulla sessantina, che fa "mia nipote mi ha mandato per comprarle la serie di "Kiss Me Like You Love Me", fin lì tutto okay. Vado a prendere tutti i libri e glieli porto, poi mi fa "vorrei comprarle altri libri, mi consiglia dei libri per delle bambine di otto anni?">> guardo bene i miei amici e scoppio a ridere quando ad Andrea per poco non cade la mascella per terra ed Alma spalanca gli occhi. Una nonnina che compra dei libri "spinti" ad una bambina di otto anni? in un'altra vita quella bambina sono palesemente io.

<<Vi giuro, io scioccata, volevo chiederle se era consapevole di cosa trattavano i libri ma molto probabilmente sarei apparsa impicciona, e poi avrei rovinato le fantasie di quella povera bambina.>> mi porto la mano davanti alla bocca mentre rido poggiano le spalle nello schienale. << Povera bambina? Quella diventerà un mostro quasi adorabile>> dichiara Andrea, con una faccia non ben convinta dalla parola "adorabile",con il supporto di Vic.