Il registratore

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Era un giorno di una lunga e noiosa estate quando io, Suzy e Michael decidemmo di andare in vacanza nella vecchia casa di mia nonna, piuttosto isolata in campagna, circondata da un boschetto fitto. Noi amavamo le "avventure", perciò non avevamo tanti problemi nel passare del tempo lì. Presa la decisione, preparammo i bagagli e il giorno dopo partimmo, accompagnati da mia madre con la sua macchina. Arrivati a destinazione, ci salutò e ci augurò buona fortuna.

La casa dall'esterno sembrava molto grande, aveva 4 finestre sulla facciata anteriore e un terrazzo sul tetto. Non ci viveva più nessuno e la pittura aveva assunto un color grigio sporco, con delle crepe sulle pareti. Aprii la porta della casa e la prima cosa che vidi fu un bellissimo quadro di mia nonna, di quand'era giovane. Dopo aver perlustrato la casa da cima a fondo scegliemmo una stanza al piano di sopra e sistemammo i bagagli. Io e Suzy eravamo nella vecchia stanza dei miei bisnonni, mentre Michael nella stanza di mia nonna.


Si era fatta sera e ci annoiavamo, così decidemmo di fare una specie di falò all'aperto. Non avevamo legna, così Michael decise di andare nel bosco e di cercare qualche ramo. Passò quasi mezz'ora e il nostro amico ancora non si faceva vedere. Preoccupate, dopo aver preso una torcia, ci dirigemmo verso il bosco, quando per la strada apparve Michael.

- Che cos'hai fatto per tutto questo tempo!? Eravamo preoccupate! - disse Suzy a Michael.

- Perchè non hai preso la legna? Bastava che prendevi qualche rametto...- aggiunsi.

- Ragazze, scusate. Ma non indovinereste mai cosa mi sia successo... Ho trovato un posto fighissimo! E' una vecchia villa abbandonata. Non sono riuscito ad aprire la porta così sono tornato indietro per prendere un'ascia o qualcosa di simile... Per caso da tua nonna c'è qualche oggetto che può esserci utile? - mi domandò Michael.

- Non lo so... - gli risposi.

- Non riesci neanche ad aprire una porta?! Ahahah! Ci penso io, femminuccia! Da che parte devo andare? -lo canzonò Suzy, ridendogli in faccia. 

- Ti ci porto io, vediamo che sai fare, maschiaccio! - fece Michael di rimando, con un tono di sfida.

Io non ero affatto d'accordo. - Non dovremmo entrare in case altrui anche se sono abbandonate, potremmo disturbare gli spiriti che vi ci abitano... "

- Non dovresti pensare a queste sciocchezze... E poi ci staremo per poco, non preoccuparti, andiamo! -disse Suzy, tranquillizzandomi. E finii per convincermi anch'io.

- Perfetto! Allora è deciso. Forza, seguitemi! - esclamò Michael mentre si incamminava per un sentiero.


Dopo venti minuti ancora non eravamo arrivati. Ormai si stava facendo notte.

- Quanto tempo ci vuole per arrivare a questo posto "fighissimo"?! Inizio a stancarmi. - si lamentò Suzy, nervosa.

Michael le rispose che eravamo quasi arrivati.

- Forse avremmo dovuto andarci di mattina. Non voglio fare la stessa fine che fanno i ragazzi nei film Horror. - dissi ad entrambi

Michael non perse l'occasione per rintuzzarmi. - Ormai è troppo tardi per ripensarci. Devi smetterla di vedere i film dell'orrore. Questa è la realtà. Non esistono i fantasmi, né tanto meno i mostri, perciò ora smettila e fai la seria.

-Sto facendo la seria. E poi, solo perché non ne hai mai visto uno non significa che non esistono! Dovresti saperlo, sei un cristiano dopo tutto. - ribattei.

- E se avessi ragione? Michael, sta' attento. Lo sai che nei film Horror i primi a morire sono proprio gli scettici? - ironizzò Suzy.

- Ma se nemmeno tu credi a queste cose!! - le rispose Michael.

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