Primi rischi e dove trovarli

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"Allora Gin, piaciuta la sorpresa?" ghignò Draco. Subito dopo cena, tutti e quattro erano corsi fuori dalla Sala Grande e si erano rifugiati sulla Torre di Astronomia, dove avrebbero potuto godersi dei momenti da soli lontani da orecchie indiscrete.

"Cosa!? Tu... tu lo sapevi e non mi hai detto nulla?" sbarrò gli occhi Ginny. Appena terminò la frase, la rossa notò come Theo si coprì le orecchie con le mani e come Blaise sbarrò gli occhi. Quando Draco aprì bocca per parlare, egli fu subito interrotto da uno spintone di laise, che lo fece cadere a terra.

"Ma io dico, sei impazzito?" ruggì il biondo, il quale però non venne degnato neanche di uno sguardo da parte del compagno di Casa, che iniziò a spiegare tutto a Ginny. "Ti prego Gin, non è ovvio? Mio padre lavora al Ministero ed è molto amico del Ministro della Magia, il quale gli dice tutto, persino il nome della sua Puffola Pigmea" prese parola Blaise, scimmiottando la voce di Draco nell'ultima parte. Si guadagnò così un'occhiataccia da parte del biondo e una risata cristallina da parte della piccola Weasley.

Draco si ritrovò a pensare che avesse una bellissima risata, ma si destò subito scuotendo la testa e scacciando quel pensiero. Cosa gli era venuto in mente?

Passarono ancora dei minuti lì, nella loro bolla, poi decisero di andare ognuno per la propria strada. 

Quando i tre Serpeverde raggiunsero la loro Sala Comune notarono che sul divano di pelle vi erano sedute Pansy e Daphne, perciò, nonostante le proteste silenziose di Draco, decisero di avvicinarsi.

"Buonasera fanciulle" esclamò Blaise, ma, non ricevendo risposta, domandò:"A cosa devo questi musi lunghi?" "Dove eravate finiti? Vi abbiamo cercato dappertutto" rispose di rimando, piccata, Pansy. 

"Eravamo andati a fare un giro" rispose tranquillamente Theo. "E poi non credo siano affari tuoi" ringhiò Draco e fu a quelle parole che Pansy non ci vide più dalla rabbia. Si alzò velocemente dal divano, con Daphne che le tirava la manica. Aprì la bocca, ma da essa non uscì neanche un suono, così, stizzita, girò i tacchi e se ne andò, seguita subito dopo da Daphne

I tre ragazzi rimasero da soli, alla luce fioca delle candele, in silenzio, senza pensare che qualcuno li avesse potuti scoprire con Ginny. Anche se, in realtà, qualcuno li aveva visti.

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Ora che le prime due prove erano state svolte, tutti gli alunni delle tre scuole pensavano ormai solo al Ballo del Ceppo, e tutti i ragazzi si affrettavano a invitare le ragazze. Tranne Ron e Harry, che si erano tirati insieme troppo tardi. 

Fu solo quando Ron fece una figuraccia con Fleur che Harry si accorse di Ginny e le chiese di andare al ballo con lui. "Mi dispiace Harry" gli rispose lei "ma ci vado già con Neville". Ma la Rossa non aveva apprezzato l'invito di Harry e si lamentò di ciò con Demelza, mentre stavano andando alla Sala Grande per cena. 

"Ma ti rendi conto?" ruggì lei, idignata. "Non solo aspetta l'ultimo secondo, ma sono pure la sua seconda scelta!" "Te l'ho detto più volte Ginny: quel ragazzo non ti merita" sospirò Demelza, afflitta dalla tristezza della sua migliore amica. 

"Lo so, lo so, ma non posso farci niente! Mi piace da quando l'ho conosciuto e non so cosa fare per togliermelo dalla testa!"esclamò ancora la rossa. Demelza stava per dire qualcosa, ma fu interrotta da una voce maschile proveniente dietro di loro.

"Weasley" ghignò Draco "Piton ti cerca, mi ha chiesto di accompagnarti da lui... devi aver fatto proprio un bel macello con la tua pozione" continuò il biondo. "Bada a come parli Malfoy" si indispettì Ginny. "Frena quella lingua Weasley... non ti hanno insegnato come ci si comporta con qualcuno superiore a te?" continuò il battibecco Draco.

Ginny stava per ribattere, ma Demelza la fermò:"Ehi Ginny, non ne vale la pena. Vai con lui da Piton, io ti aspetto a cena". "Suvvia Weasley, non farti pregare. Ascolta la tua amichetta e vieni"sputò acido Malfoy. Ginny alzò gli occhi al cielo, sospirando, salutò Demelza e si diresse con Draco lungo il corridoio. 

Solo quando furono lontanti da occhi indiscreti Draco la prese per mano e, ridendo come dei bambini, corsero sulla Torre di Astronomia. "Allora Gin, cosa mi racconti? Non ci vediamo da un po'" iniziò Draco, ma non la lasciò rispondere che rincominciò a parlare:"Con chi andrai al ballo? Blaise voleva invitarti, ma poi io e Theo glielo abbiamo impedito. Si era dimenticato del fatto che non possiamo uscire allo scoperto" le spiegò il biondo.  "Andrò con Neville" rispose sorridendo Ginny. "Con Paciok? Per Salazar Gin, avresti potuto fare di meglio!" le disse Draco, guadagnandosi una sberla sulla nuca. E fu così che si persero via a parlare.

Nel frattempo Demelza stava diventando sempre più impaziente. Ginny era sparita da mezz'ora e di lei nemmeno l'ombra. Ma si preoccupò seriamente quando vide Piton entrare nella Sala Grande, senza Ginny e Malfoy al seguito. Allora si avvicinò al magico trio: magari loro, che erano arrivati puntualmente in ritardo, l'avevano vista. 

"Scusatemi" disse attirando su di sè l'attenzione dei tre "Voi avete visto Ginny?". Quando i tre fecero di no con la testa, le balenò nella mente il pensiero che quella di Malfoy fosse una trappola. Allora prese a correre fuori dalla Sala Grande, seguita dai gemelli, ai quali raccontò l'accaduto.

Iniziò a insospettirsi quando sia Fred che George cercarono di farle cambiare idea, di cambiare strada e di dirle che, qualora fosse stata in pericolo, Ginny avrebbe lanciato a Malfoy una maledizione, senza perdono se necessario.

Ginny stava ridendo con Draco, entrambi vicini e appoggiati alla ringhiera della Torre, quando sentì dei passi. E il suo cuore si fermò quando realizzò chi aveva davanti.

"Demelza" sussurrò


Solo io e teWhere stories live. Discover now